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Visualizzazione dei post da gennaio, 2025

Rompere il ciclo tossico della Famiglia

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Se vieni da una famiglia con problemi di alcolismo, spezza questo ciclo. Prendi la decisione che l’abuso di alcol non farà parte della tua vita e non verrà tramandato alle generazioni future. Se provieni da una famiglia in cui nessuno ha mai concluso gli studi, prendi in mano la situazione. Raggiungi il massimo livello educativo possibile e dimostra che il tuo albero genealogico può dare vita a un intellettuale. Se i matrimoni nella tua famiglia sono sempre falliti e quello dei tuoi genitori è stato una delusione, rompi questo schema. Crea un'unione solida e duratura, costruita sull'amore e sul rispetto. Se sei un uomo e hai visto tuo padre alzare le mani su tua madre, non perpetuare questa violenza. Diventa l'opposto: un marito che ama e protegge la propria moglie, come un vero uomo dovrebbe fare. Se provieni da una famiglia segnata dalla povertà, spezza questa catena. Lavora sodo, crea opportunità e porta la tua famiglia fuori dalla scarsità. Se il tuo cognome è associato...

Comunicazione

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Come avrete notato, da qualche giorno stiamo assestando la grafica del Blog per fare sì che la consultazione possa essere più semplice, chiara ed agevole. Per chi avesse qualche difficoltà metteremo a breve delle istruzioni specifiche. Con l'occasione informiamo che, a seguito di parecchie insistenze ricevute, abbiamo deciso di pubblicare ancora i messaggi anonimi, purché privi di:  Offese Polemiche  Politica La valutazione se pubblicare o meno resterà comunque a nostro insindacabile giudizio. Consigliamo di evitare commenti anonimi sulle epigrafi, dove capirete che non hanno evidentemente alcun senso. Grazie per la collaborazione.

Il tempo

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Il tempo è la risorsa più preziosa che abbiamo, e a differenza di altre, non possiamo accumularlo, fermarlo o recuperarlo una volta trascorso.  Questo significa che le scelte  di ogni giorno, anche quelle che possono sembrare insignificanti, raccontano molto di chi siamo e di cosa consideriamo veramente rilevante nella nostra vita.  Se trascorriamo i nostri giorni in attività che non ci migliorano o che non ci avvicinano ai nostri obiettivi, stiamo in qualche modo sminuendo il valore di quel tempo.  Al contrario, quando dedichiamo  il nostro tempo a ciò che ci fa crescere, che ci porta soddisfazione e che rispecchia i nostri valori e desideri più profondi, gli stiamo attribuendo un valore alto. Il tempo è un indicatore delle nostre priorità, e questa riflessione ci stimola a chiederci se lo stiamo davvero utilizzando per le cose che contano di più per noi.  web

Spignatare

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Fin ca son drio spignatàre,  penso e me vien sta ispirassiòn… Far da magnàre Ghe xe chi che se dà sempre da fare par far ben da magnàre, pensando a uno o a l’altro de la famèja i piati vien fora na meravèja! Far da magnàre deventa quasi na preghiera che no se dise de matina o de sera, ma quando che se xe drio trisàre de quela roba che se gà,  semo drio ringrassiare! E missiando e girando sora el fogo ogni volta se fa qualcosa de novo… parchè co se mete la passiòn, ogni ricèta la sorte proprio benòn! Quando el profumo impiena la cusìna che sia un dolse o na fritatìna, chi lo sente no gà più creansa e con gusto el se inpiena la pansa! Coi oci la se varda e dopo dentro al palato se gusta e te la mandi xò par el gargato... tuto el corpo el trova piassère e anca co la mente el pode godere! Far da magnare xè proprio na sodisfassiòn se no se vansa gnanca un bocòn, e co se vede la tola piena de gente la fadiga, proprio no la se sente! A tute le coghe che gira, missia e impasta, a quel...

Storiella

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Noi, già rotti, siamo indistruttibili.  Me lo diceva sempre il nonno, mentre lo osservavo preparare i suoi sabot all'alba. Quei vecchi zoccoli di legno, consumati da anni di risaie, erano come una seconda pelle per lui. Li teneva accanto al letto come reliquie, e ogni mattina compiva lo stesso rituale: prendeva una manciata di paglia fresca dal fienile, la sistemava con cura all'interno, modellandola con le dita fino a creare un nido per i suoi piedi provati dal tempo. "Vedi," mi diceva mentre infilava i piedi negli zoccoli malandati, "questi sabot hanno più storia di tutti i libri che tieni nello zaino." E rideva, con quella sua risata che sembrava il crepitio del legno nel camino.  Il rumore secco del legno sul terreno scandiva i suoi passi lungo gli argini delle risaie vercellesi, mentre io, bambino di dieci anni, cercavo di tenere il suo passo, affascinato dal ritmo di quel concerto rustico. Le crepe nel legno degli zoccoli erano come le rughe sul suo vi...

La paura di morire

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C'è qualcosa di peggiore della morte: la paura di morire. Per superare questa paura, ti invito a riflettere su come ti addormenti. Qualsiasi cosa tu provi, pensi o immagini, svanisce senza che te ne accorga, e ti immergi nel sonno profondo. Poi, all'improvviso, ti svegli, senza sapere quanto tempo sia passato: potrebbero essere minuti o molte ore. Per scoprirlo, devi guardare l'orologio. Ecco come arriva la morte: senza che tu te ne renda conto, ti immergi in una sorta di nulla. Se non esiste una vita dopo la morte, non sentirai alcun dolore, dissolto nella pace impersonale. Se invece c'è un'altra vita, appena chiuderai gli occhi per l'ultima volta, anche se fossero trascorsi mille anni, li riaprirai come se fosse passato un solo istante. Alejandro Jodorowsky

Dalla passività all'azione concreta

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Spesso ci si ritrova intrappolati nel “dovrei”, che porta con sé un senso di obbligo vago e sempre rimandato. Trasformare il “dovrei” in “devo” significa assumersi la responsabilità e iniziare a realizzare ciò che per noi è importante. Allo stesso modo, il “vorrei” esprime un desiderio incerto, una speranza senza impegno. Passando da “vorrei” a “voglio”, affermiamo una volontà decisa e iniziamo a lavorare attivamente per ottenere ciò che desideriamo. Infine, abbandonare il “prima o poi” per agire “adesso” è essenziale per prendere in mano la nostra vita e uscire dalla condizione di incertezza. web

Leonardo Buonaterra all'Auditorium di Piovene Rocchette

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Viaggio tra i cantautori / Auditorium Comunale Piovene Rocchette Marcello Grandesso - fisarmonica Marco Ronzani - sax soprano Luca Nardon - percussioni Leonardo Buonaterra - voce, chitarra Rispettiamo il percorso indicato dai pilastri della canzone d’autore italiana, ma l’idea predominante è quella di aprire nuove porte. Siamo musicisti con identità diverse e questo aiuta a mescolare sonorità. Il nostro omaggio a; Franco Battiato, Claudio Lolli, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Gianmaria Testa, Fabrizio De Andrè, Massimo Bubola, Bobo Rondelli. E brani originali che nascono da racconti e biografie; Jack Kerouac, Mario Rigoni Stern, Handy Holzer, Giuseppe Catozzella, Bruno Centomo. CLICCA QUI

La vignetta

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Lupo a Lavarone😳

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Una marcia in più

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Essere una persona che si accorge di tutto, con tutti i sensi sviluppati compreso il sesto, fa di te un essere umano destinato a soffrire.  Cogliere sfumature dal tono della voce, da un battito di ciglia, da un movimento corporeo, percepire se una parola detta in un certo contesto si traduce in sarcasmo o in ironia, se dietro a un complimento che si suppone sia sincero si nasconde invece una nota di falsità o di invidia, purtroppo o per fortuna ti rende capace di capire cose che spesso sarebbe meglio rimanessero nel limbo dell’incertezza o tra ciò che sarebbe meglio non sapere.  Spesso invidio chi non possiede questa peculiarità. (Web)

Girovagando

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  Il passo internazionale “Los Libertadores”, conosciuto anche come Cristo Redentore, è una delle rotte più spettacolari che collegano l'Argentina e il Cile attraverso la Cordigliera delle Ande. Situato a oltre 3.200 metri sul livello del mare, questo corridoio è fondamentale per connettere la città di Mendoza, in Argentina, con la regione cilena di Valparaíso. Rinomato per i suoi panorami mozzafiato di montagne innevate e per la strada tortuosa, il passo è particolarmente famoso sul lato cileno, dove si trovano 29 tornanti stretti, noti come “Los Caracoles”. Durante l'inverno, le forti nevicate possono causare chiusure temporanee, mentre in estate la rotta è molto frequentata sia da turisti che da trasportatori. Inoltre, il tunnel di quasi 3 km rappresenta un capolavoro ingegneristico che consente di attraversare le imponenti cime andine. web

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Avvisi funebri (FC)

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I consigli di Elettra

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- Una 'verdura' buona per tutto -  È nata moltissimi anni fa rispetto a noi, ma molto più tardi dei dinosauri. Ha deciso che doveva sfidare i bei fiori colorati e ha deciso di profumare in ogni sua parte, radici, stelo, infiorescenza, semi. Voleva copiare la brezza di primavera e ha costruito foglioline così leggere e sottili da sembrare velluto. È la pianta di Finocchio. Nelle sue 'condutture' ha concentrato oli profumati e molecole preziose e noi, nati tanti anni dopo, possiamo apprezzare in infuso, pietanza, gocce curative, vini medicati, oli essenziali. Poche piante profumano in ogni parte, la produzione degli aromi è un affare complesso e dispendioso per le piante e di solito si concentrano su una parte: fiori o semi, ma il finocchio sfida le regole e si riveste di un dolce aroma. I semi (frutti secchi) in infuso ci aiutano a digerire bene. E utile in caso di: - gonfiore a fine pasto a causa di una digestione lenta  - meteorismo addominale  - carenza di succhi gast...

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Locanda Speranza Lastebasse

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Essere "Faro"

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Il faro è un simbolo di stabilità e orientamento che emette luce  in modo continuo, a prescindere dalle condizioni esterne, per aiutare i naviganti a trovare la loro rotta sicura.  Pensare a sé stessi come a un faro è riconoscere il proprio potenziale, senza vanità, per offrire supporto e speranza a chiunque ne abbia bisogno. Essere un faro, non implica necessariamente dover fare grandi gesti. Spesso, basta semplicemente essere presenti e porsi in ascolto. In un mondo caratterizzato da incertezze e difficoltà, sapere  che qualcuno è disponibile e affidabile può fare la differenza per chi è alla ricerca di una direzione. Ricorda, la luce del faro non giudica chi la cerca, né sceglie a chi mostrarsi. Allo stesso modo, dovremmo sforzarci di essere una presenza costante e positiva per gli altri, offrendo loro il nostro sostegno in modo semplice e senza ostentarlo. web

La Frase

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Calligrafia in pericolo

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L'allarme degli insegnanti Ma ce ne accorgiamo solamente ora? Negli ultimi anni, la calligrafia ha subito un drastico declino nelle scuole, suscitando preoccupazione tra educatori e genitori. Ma la domanda che più mi sovviene è: come può un buon insegnante non aver tenuto in considerazione l'importanza della calligrafia, applicando al contrario criteri rigorosi che la escludono? La calligrafia non è solo una forma di scrittura, ma è la base dell'insegnamento stesso. La scrittura a mano stimola l'emisfero destro del cervello, quello associato alla fantasia e alla creatività. Negare ai bambini l'opportunità di sviluppare questa abilità significa privarli di una parte fondamentale del loro potenziale creativo. Un insegnante che omette di insegnare la calligrafia per anni può realmente essere considerato un buon educatore per i nostri figli? È proprio un buon insegnante perché ha omesso che in un'epoca in cui la tecnologia domina, è essenziale ricordare che la calli...

I consigli di Elettra

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- Flatulenza? - Gas che ed esce da sotto c he è diverso da meteorismo che invece parla di aria che va verso l'alto. Due problemi ben diversi! Il primo è causato da una digestione non corretta nell'ultima parte  dell'intestino: il colon. Qui batteri benefici degradano verdure, amidi e frutta. Meteorismo invece è quel gonfiore che dilata l'addome e spinge la pancia in avanti, dilata lo stomaco e fa a volte ruttare.  Questo disturbo è dato da un problema allo stomaco e alla digestione, preparazione dei cibi. Per il meteorismo e per la flatulenza ci viene in aiuto il finocchio,  che stimola la digestione e attiva il colon. Per il meteorismo serve anche controllare la vitamina B. Un infuso di gusto amabile che sviluppa un effetto tonico sullo stomaco, aiuta a digerire, toglie l'aria e aiuta l'intestino è così composta: Alloro Finocchio Angelica  Rosmarino  Perché la salute dello stomaco e dell'intestino si riflette sulla salute di tutto il corpo. Eletta Erboriste...

La vignetta

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A che serve studiare?

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Ricordo ancora la domanda che fece il professore di filosofia il primo giorno di liceo: - A che serve studiare? Chi sa rispondere? - A crescer bene. - A diventare brave persone. Niente, il professore scuoteva la testa, finchè disse:  A evadere dal carcere. L’ignoranza è un carcere. Perchè là dentro non capisci e non sai che fare. In questi cinque anni dobbiamo organizzare la più grande evasione del secolo. Non sarà facile, vi vogliono stupidi, ma se scavalcate il muro dell’ignoranza poi capirete senza dover chiedere aiuto. E sarà difficile ingannarvi. Chi ci sta? Mi è tornato in mente quell’episodio indelebile leggendo che solo un ragazzo su venti capisce un testo. E penso agli altri diciannove, che faticano ad evadere e rischiano l’ergastolo dell’ignoranza. Uno Stato democratico deve salvarli perchè è giusto.  E perchè il rischio poi è immenso:  l e menti deboli chiedono l’uomo forte. Corrado Augias

Come cambiano i tempi!

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  Ve la ricordate la tipica sala da pranzo degli anni sessanta/settanta, sempre chiusa a chiave, pulita in modo maniacale e inavvicinabile e intoccabile per noi bambini?  Nella cristalliera a sinistra trovavano posto i servizi buoni da tavola: piatti, bicchieri di cristallo, coppe, vassoi d'argento, servizi da thè, statuine varie.  A destra la specchiera, con i cassetti delle posate da cerimonia e nei ripiani inferiori tovaglie da tavola e tovaglioli, ricamati e non, da usare solo per le grandi occasioni.  Al centro la tavola con il piano di marmo o di cristallo.  In casa mia fu usata raramente: per fidanzamenti, cresime, comunioni o per ospiti di riguardo.  Mai, neanche una volta, per un pranzo o una cena in famiglia, per quello c'era la cucina.  E questo penso che fosse la regola in ogni famiglia.  Domenico Noviello-web

Da meditare

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Non credete a quelli che vi dicono che questa è la fotografia dell’anno! So che ne avrete già lette e sentite di tutti i colori, questa foto ha fatto letteralmente il giro del mondo. Ma c'è una cosa che voglio dirvi. Perché il problema non è tanto se elon musk abbia fatto o no il saluto romano, ma il vero problema è un altro. Tanto per farvi capire chi è questo signore, musk ha affermato che: «ogni cosa è lecita» in nome del denaro e del successo. E «purché se ne parli». Ha detto pubblicamente, e l’ha detto chiaro e tondo, che al mondo serve una cosa e una cosa soltanto:  più «tecnologia», al diavolo sanità ed istruzione. Ha dato degli imbecilli a miliardi di persone, a tutti quelli che si preoccupano di cose obsolete come sentimenti ed emozioni, perché il mondo si divide in chi ha i soldi e chi non vale nulla. «La verità è che se non sei abbastanza ricco da prenderti cura di te, non sarai felice».  musk è anche l’uomo che verrà ricordato per aver dato vita a uno dei più grand...

Curiosità - Palmira -

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  La straordinaria ascesa e la tragica caduta di Palmira: un centro commerciale nel deserto antico. Nascosta tra le sabbie siriane, a circa 200 km da Damasco, sorge l’antica città di Palmira, un vero gioiello di storia. Conosciuta originariamente come Tadmur, divenne “Palmira”, la “città delle palme”, grazie ai Romani nel I secolo d.C. La sua posizione strategica la rese un nodo cruciale per i mercanti che attraversavano le rotte commerciali tra il Mediterraneo e l’Eufrate. Da semplice oasi, si trasformò in una vivace metropoli, lasciando un’impronta indelebile nella storia. Storia antica - web 

Non si guarisce mai dalla propria infanzia

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Nel bene e nel male non si guarisce mai dalla propria infanzia. Mi sembra lo abbia detto Zerocalcare. Per fortuna non guarirò mai dal bisogno di accarezzare un cane, dal respirare aria frizzante dietro la sciarpa stretta sul viso, dal desiderio di camminare nel bosco nei primi giorni di febbraio ascoltando foglie ed erba ghiacciate scricchiolare sotto i piedi e aspettando di vedere  bianchi bucaneve che spuntano. Non guarirò mai dalla piacevolezza di leggere un libro accarezzata dal sole d'inverno dietro una finestra, dal piacere nell'osservare e ascoltare un fuoco di legna scoppiettante, dalla piacevolezza  di camminare e di andare in bicicletta. Non guarirò mai dalla letizia di vedere una tavola preparata per tanti commensali e dal trambusto di essere tante Persone in una stanza. Non guarirò dal bisogno di studiare e imparare per comprendere il mondo e le relazioni, per trovare una scusa o un motivo ai comportamenti. Non guarirò dal desiderio di chiacchierare, ascoltare una ...

I consigli di Elettra

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- Perché serve fare la scarpetta - Niente è più godurioso di fare la scarpetta a fine pasto. Che sia il sugo dell'insalata, o di un'altra pietanza, la scarpetta sembra essere la pratica poco elegante, ma goduriosa che molti amano. Eppure c'è un fondo di verità salutare nelle nostre 'voglie'. La scarpetta si riesce a fare solo se i grassi contenuti nel pasto sono così abbondanti da scendere e accumularsi in basso. Questa quantità, specie se il grasso o l'olio è di qualità, è ottima e salutare, perché? Perché il grasso: - rallenta l'assorbimento degli zuccheri,  e quindi aiuta a modulare la glicemia che se alta crea infiammazione. - è indispensabile per creare e trasportare ormoni. - è indispensabile per assorbire vitamine liposolubili, che altrimenti perdiamo, che sono le vit:  A-D-E-K. - serve per nutrire il sistema nervoso e tutti i rivestimenti dei nervi (la guaina mielinica). È finita l'era del definire il grasso pericoloso e deleterio. Assunto nella ...

Curiosità

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  Il Grande colonnato di Apamea in Siria si estendeva per quasi 2 chilometri, uno dei colonnati più lunghi del mondo antico.  Originariamente costruito durante l'Impero seleucide, fu poi ricostruito dopo un devastante terremoto nel 115 d.C. Le colonne imponenti, alte 9 metri e larghe quasi 1 metro, sorgevano su basi quadrate e presentavano disegni sia semplici che a spirale.

La ripropongo perché mi piace troppo🤣🤣🤣🤣🤣

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La schiavitù moderna

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La schiavitù moderna è un capolavoro di efficienza. Nessun padrone ti frusta, sei tu stesso a tenere il ritmo. “Devo lavorare per pagare l’affitto!”, dici, come se fosse una scoperta geniale. La tua libertà si misura in giorni di ferie, ma tranquillo, puoi scegliere tra Ibiza e un weekend al centro commerciale. I nuovi padroni non urlano ordini: li trovi nelle pubblicità. “Comprare è vivere!”, ti sussurrano mentre sventolano l’ultimo smartphone. Peccato che il tuo stipendio non basti, ma niente paura! Ecco la carta di credito che ti trasforma da semplice povero a povero con stile. Non sei più una persona, sei un dato. L’algoritmo sa tutto di te: cosa compri, cosa mangi, chi ami e chi odi. Ti conosce meglio di tua madre, ma almeno lei non ti bombardava di pubblicità personalizzate mentre cercavi di dormire. Ogni click è una scelta, dicono, ma tutte portano a un carrello pieno e un conto vuoto. E poi c’è il lavoro. Ah, il lavoro, quella nobile occupazione che un tempo era sinonimo di dig...

Forse ha ragione il bradipo...

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  Con i suoi movimenti lenti, col suo fare pigro, col suo rifletterci cento volte prima di decidere se alzare un braccio oppure no. Sì, temo abbia ragione lui, che noi ormai corriamo così forte che abbiamo anche smesso di capire perché lo facciamo.  Crediamo di goderci le nostre passioni mentre ci ingozziamo di dolciumi, saranno caramelle tutte le cose belle che ci succedono, ma... non saranno troppe?  Non è che il ritmo lo abbiamo alzato un po' troppo?  Va bene che facciamo quello che ci piace, (anche se non sempre si può), ma cosa ci stiamo perdendo per inseguire così forte la nostra meta?  C'era un bambino che voleva donarci un fiore di campo e noi non ce ne siamo nemmeno accorti.... c'era una vecchietta con una storia pronta da raccontarci e la marmellata fatta in casa, ma noi dovevamo lavorare, lavorare, lavorare e correre per dimostrare, dimostrare, dimostrare... A lui, sull'albero, conta solo del suo frutto e se è troppo duro per finire di mangiarlo, prim...

Sti Romani...

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  Le incredibili costruzioni antisismiche dell’Antica Roma! I Romani erano dei veri maestri dell’ingegneria e questa tecnica lo dimostra!  Utilizzavano grappe di metallo a doppia coda di rondine per unire i blocchi di pietra nelle loro maestose costruzioni, garantendo stabilità e resistenza. Inizialmente, scolpivano incavi su misura nelle pietre, successivamente riempiti con piombo fuso per fissare grappe di ferro prefabbricate. Questo metodo non solo collegava i blocchi, ma permetteva agli edifici di resistere ai terremoti e agli assestamenti del terreno. Un livello di competenza ingegneristica straordinario che ha permesso a molte delle loro opere di resistere per secoli! Storia che passione

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Parole onte

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                            [Gianni Spagnolo © 25A15] Capita che anche il significato delle parole cambi col tempo, così come cambiamo noi, invecchiando e mutando sembianze. Parole che perdono l’accezione iniziale acquisendone altre, oppure abbandonate perché non più adatte a rendere il concetto. Talvolta perché troppo ancorate a mondi che si vogliono dimenticare, o che hanno sensi che urtano la sensibilità moderna. Prendiamo p.e. la parola: cesso , che rende un concetto semplice e d’immediata comprensione, ma che è stata rimossa dalla parlata corrente perché ritenuta troppo volgare. In verità, cesso avrebbe un’etimologia antica e nobile. Viene dal latino recedere/recessum , che significa allontanarsi, appartarsi, ritirarsi in un luogo discosto; al pari del corrispondente tedesco Abort. Appunto come accadeva nella perduta civiltà rurale, dove il cesso era piazzato discosto dalle abitazioni, relegato in prossim...