davvero non lo so...
ma so che quando si toccano i bambini
è la fine di tutto.
Il preludio superato da un pezzo
ha i suoi riscontri e quando si sgozzano
i sogni dei piccoli,
non si può dormire, mangiare, bere,
vivere come se ancora giocassero nei cortili,
dormissero nelle culle
o in braccio alle loro mamme.
Quando si toccano i bambini
siamo già in pieno inferno,
tra le fiamme che non inceneriscono l'odio,
non fermano le mani armate
contro sguardi innocenti, puri,
ampi più dell'infinito.
Cosa importa sapere
se c'è vita su Marte,
se la luna non si è svelata del tutto,
quanti pianeti ci sono ancora da scoprire,
se il sole si spegnerà tra miliardi di anni,
se ora, dico ora,
non c'è un posto sicuro per un bambino,
non c'è conforto al suo pianto,
non c'è madre, padre, figlio,
non c'è il mondo che gira come dovrebbe...
Davvero non so dove stia il torto o la ragione,
ma quando si toccano i bambini
non c'è salvezza per nessuno,
non c'è un dio degno di questo nome,
nè preghiera, né canto da elevarsi al cielo,
non c'è cielo, terra, non c'è niente
che valga più la pena se non tornano i bambini...
i bambini
i bambini
i bambini
Vorrei non essere di questo mondo!
Francesca Stassi
Un grido che fa riflettere e chiama l'umanità a denudarsi da ogni impurità soffocante alimentata dalle manie aberranti e assolute che invocano il sopranaturale per distruggere le sue più sacre creature donate alla vita per proseguire con il suo destino.
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