mercoledì 11 ottobre 2023

Filosofia, cultura e...


«Io sono un uomo antico, che ha letto i classici, che ha raccolto l’uva nella vigna, che ha contemplato il sorgere o il calare del sole sui campi.» Pasolini aveva ragione. 

Neanche a me piacciono questi tempi moderni. Ne detesto la fretta, il frastuono, la volgarità. 
Detesto le grandi folle, i centri commerciali che costringono la gente a dannarsi l’anima per comprare cose di cui non hanno bisogno. 
Ma soprattutto detesto il “fare”. Sempre, in ogni momento la società di oggi ci esorta a fare qualcosa. 

Fermatevi. Fermatevi per qualche istante. Spegnete la televisione, dimenticatevi dei telegiornali, della politica, non pensate ai giornali e ai loro inutili allarmismi, non pensate ai vostri impegni, alle preoccupazioni per il lavoro e per il futuro, non pensate a niente di tutto questo! Rallentate. Guardate ciò che vi sta davanti: un cielo, un albero, un giardino, il mare. 

Fate vostra la dolcezza del silenzio, la dolcezza della solitudine. 

Io quando sono a Roma in inverno, vado a camminare sulla spiaggia. C’era uno scrittore, che diceva che il «mare è lo specchio dell’anima, andiamo da lui quando ne abbiamo bisogno.» Il mare d’inverno è ancora più bello. Non ci sono folle, rumori, confusione e mentre cammini, hai come l’impressione che appartenga a te, a te soltanto. Ascolto il suono delle onde che si infrangono contro la battigia. Il vento che sussurra. Guardo il cielo infinito, alto, immenso. E mi domando cosa ci sia là, dove il cielo si perde nel mare, oltre l’orizzonte. Vengo qui per pensare. Per ritrovare chi sono. Per vivere una vita segreta, libera da “servaggi, obblighi o catene”. Oggi vi auguro di trovare un luogo speciale che vi faccia vibrare l’anima, ma soprattutto vi auguro di avere il tempo per ritrovarvi. 



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