giovedì 3 novembre 2022

MIX: di tutto un po'...


Tutti lo sanno, ma nessuno ve lo dice.

Le verità scomode non vanno d’accordo con la politica. Cosa dire alla gente per conquistarsi il loro favore? Semplice, nulla che desti preoccupazione, nulla che sia spiacevole udire. Glissare ed eludere le verità spiacevoli è da sempre lo sport preferito dei media. 

Sono mesi che sentiamo parlare di razionamenti. Qualcuno ogni tanto si è perfino azzardato a parlare di economia di guerra. Sono parole importanti, parole che abbiamo sentito tutti, ma cosa significano? Quali conseguenze avranno? Qualcuno ve lo ha detto? Qualcuno ne ha parlato? Perché nella lunga, infinita serie di grandiose promesse fatte al popolo durante la campagna elettorale, sia dalla destra, sia dalla sinistra, c’è stato un grande silenzio su questa questione. Parlare della guerra in Ucraina, del ruolo dell’Italia nella guerra in Ucraina, di quale prezzo avrebbe pagato il nostro paese con il perdurare delle ostilità, non era conveniente in fondo, non al fine di catturare voti.  

Economia di guerra significa povertà. Significa fabbriche e imprese che chiudono. Significa licenziamenti. Siamo stati la società del superfluo? Vero. Oggi però ci apprestiamo a diventare una società dove manca, dove mancherà l’essenziale. I beni primari. Quelli necessari alla sopravvivenza. Cibo, gas, luce. Ricordate queste parole? Fatti non foste per viver come bruti, ma per inseguir virtude e canoscenza? Il tempo libero, la cultura, le arti sono già un lusso per molti e presto lo diventeranno per tutti. Vivere per sopravvivere e mettere un piatto di pasta in tavola, ecco cosa significa davvero economia di guerra. 

Ma perché parlarne? Meglio commentare gli scandali delle celebrità e disquisire di chi occuperà tale poltrona in parlamento e perché. Non sia mai che si parli con onestà al popolo. Panem et circences, oggi come ieri le masse vanno distratte. Annebbiate. Indotte al torpore. 

G. Middei

1 commento:

  1. Ciò che più fa venire il voltastomaco, è che si sta facendo strame della NOSTRA COSTITUZIONE, su guida di un qualunque banchiere massone, premiato per averci trascinati in questo baratro. E che sa benissimo il progetto nascosto sotto l'allettante binomio EQUILIBRIO ECOLOGICO, quel binomio magico, che ci convince di essere bella cosa, ma che tradotto nei loro linguaggi, nasconde il vero significato. Tre miliardi e mezzo, entro il 2050, di persone, sulla terra. Perché, dai conteggi delle super "intelligenze artificiali", questo è il limite che porta in equilibrio il rigenerarsi delle risorse, con la vivibilità del pianeta, senza doverci preoccupare degli sprechi del consumismo, e degli inquinamenti conseguenti. Obbligare tutti a rispettare l'ambiente, a rispettare le leggi in materia, risulterebbe troppo oneroso, implicherebbe saper controllare il "nemico" concorrente in quella certa produzione... con relativi attriti che possono sfociare in guerre... Ma allo stesso tempo, per arrivare ad eliminare 4,5 miliardi di persone (Genocidio nascosto sotto l'allettante binomio EQUILIBRIO ECOLOGICO) servono guerre, pandemie, carestie, scrivono nei loro deliranti "libri". Per non parlare del programma di "digitalizzazione umana", che sta avanzando in parallelo, e che dovrebbe servire ad eliminare le coscienze, per non dover affrontare le rivolte, che sarebbero inevitabili, e mostrerebbero la faccia del GENOCIDIO.
    Li paghiamo per distruggerci!!!

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