giovedì 10 novembre 2022

A31

 


“Persino gonfiando le cifre... per ripagare la Valdastico servirebbero 38 anni di traffico, Fugatti metta fine al suo show”, il Coordinamento chiede di cancellare l’opera

Il Coordinamento No A31 chiede di cancellare definitivamente la Valdastico: “A distanza di anni non conosciamo ancora il tracciato preciso, nel frattempo i costi salgono e si stima una cifra attorno ai 3,3 miliardi di euro”
tratto da ildolomiti
ROVERETO. A quanto pare il presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, è rimasto l’unico a difendere l’uscita a Rovereto della Valdastico. Sia le categorie economiche che la politica del Veneto hanno espresso non pochi dubbi circa questa soluzione che viene giudicata poco funzionale sia in termini di costi che di praticità. D’altro canto c’è chi, come il Coordinamento No Valdastico Nord-A31, l’opera proprio non la vorrebbe soprattutto per via dei gravissimi impatti ambientali che avrebbe sul territorio.
“Lo show di Fugatti deve finire” commenta Pietro Zanotti presidente di Ledro Inselberg, una delle quasi 40 realtà che compongono il Coordinamento che si batte contro la Valdastico. “A distanza di anni non conosciamo ancora il tracciato preciso e abbiamo già visto almeno 7 ipotesi, nel frattempo i costi salgono e si stima una cifra che si aggira attorno ai 3,3 miliardi di euro”.
Dal Coordinamento ricordano anche la sentenza in via definita del Consiglio di Stato che ne aveva azzerato l’iter, un passaggio che sembrava aver messo fuori gioco l’opera anche se la Giunta Fugatti è al lavoro per riproporla. Ad ogni modo gli ambientalisti chiedono di abbandonare definitivamente il progetto: “È inutile continuare a perdere tempo dietro a questa follia, meglio investire in soluzioni che incentivino davvero la mobilità sostenibile che di certo non può essere portata avanti realizzando strade per automobili”.
Duramente contestato anche lo studio commissionato dalla Provincia di Trento che dovrebbe giustificare la realizzazione dell’opera. “Non sono riusciti a portare elementi concreti a sostegno delle loro tesi – sottolinea Giuliana Speranza del Coordinamento No A31 – anche se per assurdo dovessimo ipotizzare degli introiti paragonabili a quelli dell’A22 (circa 87 milioni di euro l’anno) servirebbero 38 anni di traffico per coprire la spesa della Valdastico”. In questo caso il paragone è volutamente esagerato perché è evidente che l’A31, nel tratto fra Vicenza e il Trentino, non raggiungerebbe mai introiti simili a quelli dell’autostrada del Brennero.
Come se non bastasse gli eventuali cantieri della Valdastico dovrebbero tenere in considerazione gli aumenti legati ai costi di materie prime e carburanti. “Costi che farebbero lievitare enormemente la cifra necessaria per realizzare il prolungamento dell’A31 – chiosa Zanotti che conclude – ormai il bluff è stato svelato, la Valdastico è servita soltanto come propaganda elettorale e per allungare la concessione dell’A4”.
No Valdastico nord

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