Tutti sono utili e nessuno è indispensabile. Quante volte lo abbiamo sentito dire?
Questa frase è inesatta, l’ho imparato nel corso degli anni alla guida della mia azienda.
Tutti chi? I dipendenti? E cosa vuol dire “utile” o “indispensabile”?
Molti imprenditori ritengono che i loro collaboratori siano tutti sostituibili e che si possa sempre assumere qualcun altro per rimpiazzarli.
Questo è un convincimento errato e danneggia l’intera azienda.
Si può sostituire un ruolo, non una persona. Si tratta di risorse completamente diverse.
Ogni lavoratore è necessario, utile ed indispensabile perché un soggetto unico, con caratteristiche particolari atte ad arricchire il contesto aziendale e le persone con le quali lavora.
Un bravo collaboratore, oltre a conoscere a fondo sistemi, prodotti e processi della propria società, ha anche rapporti di fiducia con clienti e colleghi.
Ed i rapporti di fiducia richiedono anni per essere costruiti.
Inoltre numerose ricerche dimostrano che un solido rapporto di fiducia sul posto di lavoro tra manager e collaboratori è determinante per creare ambienti lavorativi ottimali ed alti livelli di performance aumentando la produttività e diminuendo i costi.
Questi sono i veri motivi perché si debba creare un legame indissolubile, senza pensare che la stessa cosa possa essere svolta allo stesso modo da chiunque.
Quindi è l’unicità del singolo lavoratore la vera qualità indispensabile ed insostituibile.
Pensiamoci.
Quando si perde un buon dipendente, si perde parte della propria cultura.
Giuseppe Falco-web
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