giovedì 10 novembre 2022

Comprendere meglio la lezione

La scuola, dopo la famiglia, è uno dei pilastri dove bambini e ragazzi, sono formati per la vita. Lo studio sui libri di tante materie, aumenta il bagaglio di sapere, arricchisce la cultura, si apprendono nozioni che aprono menti e cuori degli studenti. Nell’era del digitale, il libro rimane comunque il più importante strumento per studiare in dotazione dei ragazzi. A volte può capitare che, una lezione svolta sul “posto” dove si può vedere, ascoltare, toccare, diventa un veicolo per arrivare con più facilità alla comprensione di un argomento.

Grazie all’intuizione della professoressa Elisa Savio, i ragazzi della classe terza della Scuola Secondaria di primo grado di Valdastico, hanno potuto sperimentare una lezione particolare in una soleggiata mattina di ottobre. Nel contesto dell’argomento dell’emigrazione, la classe è andata al parco dell’Emigrante e percorrendolo, ha potuto scoprire quanto i singoli elementi possano raccontare. Le sagome delle persone, alcuni pezzi ferroviari, alcuni punti panoramici, le onde del mare, la grande sfera con colori diversi sta a significare il buio della partenza e il colore della speranza. Ogni elemento è stato accuratamente spiegato dall’insegnante e a fine percorso, sono state lette alcune poesie in dialetto, che raccontavano situazioni ed emozioni di chi doveva lasciare la valle.  Grazie alla gentilezza di una persona, è stato possibile entrare nella Cappellina dell’Emigrante per ammirare i disegni  dipinti sulle pareti; il lavoro è poi continuato fra i banchi di scuola, dove ogni studente ha scritto un testo inerente all’uscita. Credo che per la professoressa sia stato soddisfacente leggere gli scritti e trovare fra le righe, la comprensione delle cose spiegate e anche il valore del Parco dell’Emigrante, dapprima conosciuto dai ragazzi soltanto come parco giochi.  Conoscere per capire è una regola che vale per tante cose e sono certa che queste lezioni particolari siano più interessanti e proficue perché, il toccare con mano, arriva più facilmente alla mente e al cuore.

Lucia Marangoni Damari





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