Tutti conosciamo il noto proverbio “Santa Bibiana quaranta dì e na setimana”, fra i più diffusi e radicati nella tradizione popolare e contadina, un tempo considerato un infallibile pronostico per il tempo invernale. Esiste però anche un’altra versione, molto meno in uso della precedente, che riprende il proverbio tal quale aggiungendo un perentorio “ma se Santa Barbara no ghe consente, Santa Bibiana no ghe pode gnente” (se Santa Barbara non da il proprio consenso, Santa Bibiana non può farci niente). Quindi se il 4 dicembre (Santa Barbara) avremo lo stesso tempo meteorologico del 2 dicembre (Santa Bibiana) la previsione sarà confermata in pieno, altrimenti tutto sfuma nell’incertezza. Quest’anno abbiamo avuto una sintonia piena fra le due Sante: il 2 dicembre la neve è caduta fin da prima dell’alba ed è proseguita per tutta la mattinata, mentre il 4 dicembre è nevicato per tutta la mattinata, trasformandosi solo nel pomeriggio in pioggia battente. Quindi Santa Barbara ha confermato le previsioni della sua consorella, togliendo ogni dubbio interpretativo. Avremo, quindi, neve o brutto tempo fino ad oltre metà gennaio? Possiamo starne certi, anche perché con i Santi, tanto più se lavorano in coppia, c’è poco da scherzare. Solo un dubbio mi rimane: alla sera del 4 dicembre il cielo si è riempito del rombo forte e persistente di un tuono pervenuto da ponente. E’ il suono che accompagna e caratterizza i temporali estivi ed è molto raro udirlo in dicembre. Sarà stato il grido di avvertimento delle due Sante che a voci riunite volevano avvertirci che stavolta si fa sul serio e che dobbiamo prepararci ad un duro inverno? O volevano invece farci capire che in un mondo così sconvolto nemmeno loro, che pure hanno capacità e possibilità, riescono più a pronosticare il tempo?
(da Biblioteca civica Rotzo)
Un pensiero per Valpegara.
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