domenica 22 novembre 2020

Potpourri

 


"Maestro, cosa si fa quando si è disperati?"
"Si inizia a camminare. In silenzio. In un bosco. In compagnia solo della propria disperazione. E si sta in ascolto dei simboli che giungono da ogni minuscola manifestazione della natura. Una pigna ti può raccontare tanto, come anche il sottile ago di un albero. La foresta è tutta lì per parlarti e rivelarti il segreto. Della tua disperazione."
"Non conosco il linguaggio della natura, come faccio a comprenderlo?"
"E' un linguaggio che è già dentro di te. Parlato dai tuoi nonni e dai nonni dei tuoi nonni e tramandato fino a te. Non con le parole. Attraverso i codici dell'anima che sono evidenti a tutti, ma che risultano essere troppo pericolosi. Per il nostro comodo vivere. Negarli, rifiutarli e deriderli sono modi per allontanare l'anima da noi. Vai nel fitto bosco, buio e umido, e proprio là parla alla tua disperazione come se fosse il tuo maestro interiore. E accogli senza riserve i consigli che ti arrivano."
"E se non sento nulla?"
"Il silenzio che sentirai è già di per sé uno dei più grandi insegnamenti. Vuol dire che è ora per te di rimanere nel vuoto. E di non ricercare altro. Abbuffati di mancanza e resisti alla tua voglia di riempirla. Inoltrati nel bosco oscuro di te stesso e accomodati su di un sasso a gustarti l'aria che respiri. Tutto quello che ti serve è già lì, su quel sasso. E nel tuo respiro. Sei un re e non te ne rendi conto. E' ora di indossarla quella corona. E di salire sul trono della tua vita. Da lì sopra comprenderai che ogni difficoltà, fatica o disperazione sono solo scalini in grado di portarti sempre più in alto. 
Nella conoscenza di te stesso."

Elena Bernabè

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