I richiedenti asilo già arrivati a Pedemonte sono stati sistemati in una
struttura religiosa di Casotto, una piccola frazione conosciuta dalla
stampa veneta per la protesta di un paio d’anni fa per la Valdastico
Nord.
Pedemonte è un paese molto tranquillo, si trova al confine con il Trentino ed è naturale che ora non si faccia che parlare d’altro.
Pedemonte è un paese molto tranquillo, si trova al confine con il Trentino ed è naturale che ora non si faccia che parlare d’altro.
40
profughi sono un numero non indifferente in un luogo, dove in alcuni
momenti della giornata non senti volare una mosca. L’edificio di Casotto
è stato dato in affitto per la somma di 3mila euro al mese dalle suore
che gestiscono quell’immobile a tre piani, che è in buone condizioni e
che adesso verrà organizzato nell’accoglienza dalla ditta Dimensione
Impresa srl di Thiene.
Facendo due miseri conti, ma proprio alla buona, togliamo pure l'affitto, le bollette, le tasse, il cibo, l'igiene e le pulizie, la piccola diaria ai diretti interessati, rimane comunque una bella cifretta in mano a chi gestisce tutto l'ambaradan. Ecco, se durasse nel tempo, sarebbe una soluzione alle case chiuse della valle, uno investe nella ristrutturazione e fa l'affare del secolo. Sarebbe anche interessante sapere però (ma chi ci capisce un qualcosa?) per quanto durerà questa elargizione di fondi europei? Io penso a oltranza, ma mi chiedo pure come mai l'europa continua a obbligare a stringere ovunque e su questa voce c'è silenzio assoluto. Voi ne avete capito qualcosa?
RispondiEliminaPer i lettori che non conoscono il luogo, si tratta di inserire 40 profughi, di cui non si conosce la reale identità, le condizioni di salute e le azioni compiute, in un paesino, Casotto, di soli 160 abitanti. Casotto, pertanto, avrà ora una popolazione di 200 abitanti, di cui l’esatto 25% costituito da questi poveretti. Un forte shock per la tranquillità finora goduta dalla popolazione di Casotto, già penalizzata, suo malgrado, della mancanza dei servizi presenti in pianura!
RispondiEliminaMi sorgono, però, spontanee le seguenti domande elementari:
1 - Perché l’edificio ha il privilegio di non pagare l’IMU, come gli altri edifici del Comune di Pedemonte?
2 - Cosa intendono fare le autorità preposte, in particolare il sindaco, per sanare la situazione fiscale anomala?
3 – Si può ritenere completamente raggiunto l’obiettivo di “promozione turistica” e di “valorizzazione dei luoghi” propalato durante la campagna elettorale dall’amministrazione comunale in carica?
Brave le suore. Loro sanno cosa significa offrire ospitalità caritatevole secondo il vangelo.
RispondiEliminaQuesto è un argomento che scatenerà le solite polemiche già sentite in tutte le altre occasioni in cui i profughi (ma perché si chiamano profughi? Chiamiamoli pure immigrati, non è mica un’offesa, qui lo siamo stati un po’ tutti) vengono collocati in aree marginali dove la loro presenza, magari solo per questioni di statistica, uniformità di genere e vitalità ormonale, può creare problemi che in situazioni più diluite non ci sarebbero. Così ci sarà chi ci lucra, chi eserciterà la sua misericordia, chi avrà paura e chi se ne fregherà di tutto. Un marasma in cui tutti avranno le loro ragioni: ognuno le sue, però. Queste persone emigrano per trovare un futuro migliore e per poter LAVORARE e GUADAGNARE e sostenere gli estesi clan familiari che si sono indebitati fino al collo per finanziare la loro partenza. La storia la conosciamo benissimo: la nostra valle si è sostenuta per un secolo con le rimesse degli emigrati. Concentrarli in situazione di emarginazione territoriale e sociale a chi giova? E che sbocchi offre?
RispondiEliminaLe buone suorine esercitano la giubilare misericordia e gli insegnamenti magistrali;
I politici anestetizzano temporaneamente un problema finché non diventerà ulteriormente problematico;
I beceri populisti (usiamo questo termine di moda) sbraitano;
I sussiegosi democratici globalisti stigmatizzeranno lo sbraitamento dei populisti;
I TG ci diranno che le navi sono piene di donne incinte e bambini: quante sono le donne incinte e i bambini che arriveranno a Casotto?
Nessuno dirà pubblicamente che a queste persone dobbiamo assolutamente e sollecitamente dare un LAVORO e se non lo possiamo o vogliamo fare, meglio evitare l’ipocrisia di pratiche d’accoglienza raffazzonate e foriere di malcontento sociale e disadattamento. Il massimo dell’improvvisazione e dell’ignavia sta poi nel fatto che le comunità locali non vengono affatto coinvolte e tutto si riduce a burocratici criteri e pretesti privatistici.
Come dici Philo, il problema è il lavoro. Non ce ne per noi ,né è possibile per loro considerando che, da noi, non esiste il periodo stagionale, come ad esempio, la raccolta della frutta o altro. sarà un problema; Per ora mangiano e bevono in tranquillità, ma fino a quando ?
EliminaMMS non s'avventura solitamente i territori troppo seriosi o polemici, imperrocché ei coltiva la meditazione e il nascondimento. Tuttaviamente, avendo ei MS da impilare le legne sula teda ed essendo ei MS inabilitato a farlo, potrebbe ei MS usufruire dell'aiuto di questi vigorosi ed esotici giovanotti, pagando s'intende per l'incomodo? A chi deve rivolgersi MMS per questa costruttiva rihiesta?
RispondiEliminaAl sindaco ovviamente è si giovanotti che hanno voglia di farlo. Io don,ti consiglio, na stele per volta e pia pian pianin de fartelo. No volaria mai che cascasse xo la catasta.
Eliminabrave suore a ve in paradiso
RispondiEliminaL'edificio, secondo l'articolo pubblicato sul G.di V., è accatastato come convento e pertanto esonerato dal pagamento dell'IMU e della TASI. Speriamo che almeno paghi la TARI.
RispondiEliminaConsiderato che da luogo di culto è passato a luogo di lucro, si dovrebbe immediatamente riaccatastare e recuperare le imposte e tasse evase per almeno gli ultimi cinque anni da parte dell'ente locale. Le monache saranno molto felici di rispettare il dettato del loro principale: "Date a Cesare quel che è di Cesare".
Il riaccatastamento deve essere legittimamente preteso.
EliminaNon si può utilizzare un edificio per scopi diversi da quelli dichiarati originariamente al catasto. L'edificio da luogo di culto è diventato ora un mezzo di lucro.
Ghio rabbia?
EliminaRagazzi, ma stiamo scherzando??
RispondiEliminaInvece di capire se si può interpellare l'autorità comunale, se si riesce a fare un incontro con i responsabili della Cooperativa e capire chi sono questi baldi giovani, da dove vengono e quanto si fermeranno, invece di chiederci se ora Casotto (e limitrofi) sarà ancora un luogo sicuro e sereno, invece di chiedere garanzie che vengano rispettati l'ordine e la tranquillità del paese (per non finire tra qualche giorno, quando sicuramente i ragazzi saranno "stanchi di non far nulla", come Tonezza), invece di chiederci se sarà sempre possibile fare una passeggiata anche a tarda sera, o se sia possibile cercare di coinvolgerli in qualche lavoro socialmente utile, l'unica preoccupazione è chiedere che le suore paghino le tasse??? No, non ci siamo proprio!
Loro, effettivamente, da buone cristiane praticanti, hanno accolto l'appello del Papa, riguardo l'accoglienza.
Vediamo cosa possiamo fare noi di pratico e tutelante... Di sicuro non discutere in questa sede di IMU e TASI!!
Le suore, o meglio, la loro congregazione, non perseguono la strada tracciata dal Papa, in genere inascoltato soprattutto dal clero, soddisfano, invece, la bramosia di guadagno, alla pari di ex albergatori e simili.
EliminaIl nostro tranquillo paese, con 30 ultrasettantenni, su una popolazione complessiva di 160, è investito da un grosso problema di sicurezza: hai ragione di preoccuparti DXE per la sicurezza delle persone che, durante le ore buie, camminano lungo la strada da sole o che si recano di domenica sera sul luogo designato per il conferimento settimanale delle immondizie.
Il problema di sicurezza è rappresentato dal fatto che i poveretti, nel pieno vigore dato dalla giovane età, sono abbandonati a loro stessi: soddisfatte le loro naturali esigenze fisiologiche, non hanno altro da fare e stanno nell’ozio più assoluto.
Oltre che a trasferire il problema della “fraterna accoglienza” sulle spalle larghe delle pazienti popolazioni di montagna, cosa fanno coloro che ordinano di recuperare i migranti presso le coste libiche, appena essi s’imbarcano? Nulla!!!
Potrebbero organizzare momenti per la loro scolarizzazione, per la loro integrazione, per insegnare loro la nostra lingua, la nostra cultura, i nostri doveri e diritti.
Cosa fa il sindaco, oltre ad accettare con troppa rassegnazione la richiesta di accoglienza avanzata dalla prefettura?
Al riguardo l’art. 57, lettera c) del Codice di Procedura Penale dispone che: il sindaco dei comuni ove non abbia sede un ufficio della polizia di Stato, ovvero un comando dell'arma dei carabinieri, o della guardia di finanza è investito delle funzioni di “ufficiale di polizia giudiziaria”.
In tale veste il sindaco, tra le varie funzioni, ha il potere, valutate le esigenze di sicurezza della popolazione che rappresenta, di rifiutare la richiesta prefettizia, oppure di limitare il numero dei migranti all’1 o 2 % max.
Ma non ci si deve forse preoccupare pure della sicurezza degli occupanti?
Mi viene spontaneo di consigliare agli automobilisti di procedere a velocità moderata nel transitare davanti all’ex convento, infatti, dovendo affrontare una curva cieca in prossimità dell’ingresso dell’edificio stesso, potrebbero investire qualche sprovveduto migrante.
Inoltre, il fabbricato dato in uso ai migranti è a norma? È corredato dell’attestato di prestazione energetica? L’impianto elettrico è stato certificato da tecnico abilitato? L’impianto di riscaldamento è munito dell’obbligatorio libretto di manutenzione periodica? I locali sono dotati delle regolari uscite d’emergenza e della segnaletica relativa, considerati il numero e le caratteristiche peculiari degli occupanti? Tutti questi, ed altri ancora, dovrebbero essere i requisiti necessari per concedere il nulla osta comunale, che non può essere a mezzo di telefono, al soggiorno dei migranti presso l’ex convento.
Infine, per quanto riguarda l’IMU, la TASI e la TARI, trovo giusto che la congregazione delle Suore Francescane Elisabettine di Padova e la società Dimensione Impresa srl di Thiene le paghino, per quanto di loro competenza, alla pari dei cittadini di Casotto, ma non vorrei che le suddette entrate, valutabili tra i 5 e i 7 mila euro, siano il motivo principale della fraterna accoglienza.
Massa petolaggini!
EliminaDicci le tue, o sei sempre il solito che butta tutto in vacca.
EliminaMassa petolaggini anca par mì!
EliminaPurtroppissimamentemente a son sempre el soito, ça va sans dire!
EliminaLo scherzo è bello se dura poco. Nel proseguo lo scherzo diventa pesante per la sua insita arroganza.
EliminaMi meraviglio che col passare degli anni non hai imparato che il “clown”, o meglio il pagliaccio, ha sì funzione utile di allietare i deboli di spirito e di essere terapeutico per i depressi, ma può, pure, essere motivo di inutili perdite di tempo per quelli che hanno un po’ di cervello in testa.
Il “ça va sans dire” lo possono dire chi ti legge, non tu.
L’incredibile dissennato commento sottoriportato alle 17,40, è un’ulteriore prova che l’aria che respiri nel tuo eremo, in compagnia di stambecchi e di capre montane, non ti fa assolutamente bene.
Hai proprio ragione, mio caro, si vede proprio che la compagnia degli ungulati non giova alla mia maturazione. Tuttaviamente hai dimenticato l'animale più importante che mi tiene compagnia: il musso (cioè MMS)!
EliminaPerchè allora non menzioni l'asino?
EliminaAhahah.
Hai ragione anonimo 18:49 Mi chiedo perché si continua a pubblicare commenti di questo pagliaccio
EliminaMa mon cher, ... suvvia, ..non si può censurare un pagliaccio, sarebbe una contraddizione in termini.
EliminaDon io ti stimo e riconosco le tue eccellenti qualità però ogni tanto fai qualche scivolone che onestamente Non comprendo . Che dia il caldo ?! Dimostra a chi ti insulta le tue doti nascoste.
EliminaDon,perdona loro, perché non sanno quello che dicono!
EliminaIntanto le monache non lo fanno per spirito caritatevole ma con il compenso del Dio denaro.
RispondiEliminaCol cavolo che lo farebbero gratis.
Da fonti giornalistiche sappiamo che dieci di loro hanno dato la disponibilità per il volontariato nella manutenzione del verde. Gli altri invece presumo adotteranno lo stile di vita di Michelasso: mangiare, bere e andare a spasso.
Almeno potremo fare una bella squadra di calcio in Valle, anzi due con riserve.
RispondiEliminaNon ce l'ho con questi poveri cristi che chissà che vissuto si portano appresso e noi non abbiamo il diritto di giudicarli, ma il PROBLEMA c'è, ed è pure GROSSO!!!
RispondiEliminaTentano di sminuircelo o di nascondercelo, ma non ci riescono del tutto. Che poi ci sia chi ci “marcia” sull'argomento, oramai è cosa risaputa. All'inizio pensavo che “la cosa”, essendo dirompente, fosse scivolata di mano anche ai governi. Ora non lo credo più, perchè non credo che non ci sia un sistema per arginare il fenomeno o quantomeno gestirlo in tutt'altra maniera. C'è qualcosa di strano, di incomprensibile che aleggia e non ci è dato di metterlo a fuoco. Intravedo all'orizzonte scenari inquietanti e nemmeno tanto in là nel tempo. Riguardo a Casotto, ok per far sì che IMU-TASI-TARI siano versati o che lo stabile sia a norma per carità, spero che le Autorità competenti si attivino in merito, però, come dice anche il messaggio DXE, ben altri saranno i problemi primari, ad iniziare dalla sicurezza che, lo vogliate o meno, sarà messa a dura prova. Credo che questo problema non sia solo di Casotto, come non è solo di Casotto il problema del calcificio e dell'autostrada. Non so quale potrebbe essere la soluzione per una convivenza pacifica, NON certo quella sotto gli occhi di tutti! Ne vedremo delle belle, tempo al tempo!
Io consiglio alle signore di ogni età di evitare di viaggiare da sole ,specialmente al buio . Caspita, questi giovanotti sono giovani, in astinenza e digiuno da troppo tempo, riposati , con il testosterone anche sulla punta dei capelli, non possiamo non preoccuparci. Speriamo che si comportino bene.
RispondiEliminaTarè che se faranno il calcifico non ci saranno più problemi . Tempo due giorni e i baldi giovanotti saranno tutti cosparsi da una impalpabile cipria bianca che li renderà del tutto simili ai casotani del club delle “3 S” (ma facciamo anche 4S, valà, mettendoci pure il buon Gioska). Allora le signore potranno fare jogging a piacimento o spaparanzarsi giulive in riva all’Astico, senza tema alcuna. Epò, …dei, non è mica detto che un picco di ferormoni non giovi alla collettività tutta. A ve fissé tuti sul fato che l’ocasiòn fa l’omo ladro, ma me par che par le feneme no ghè mia proverbi che jute. Come ca la metèmo, ciò?
RispondiEliminaNon è vero, a Casotto ci sono pure la A, la B, la C, la F, la G, la L, la M, la O, la P e una quinta S. Aggiornati, insieme ai tuoi stambecchi e alle tue capre montane.
EliminaValà, belo, che quelle sono tutte lettere d'importazione, profughe anch'esse medesime stesse.
EliminaMi risulta che loro abbiano gli stessi diritti
EliminaVedi che sei tu il razzista.
Qui ventum seminabunt et turbinem metent.
Ahahah.
Cosa c’entra mai il razzismo? Ho solo evocato che i principianti per S sono lì da più tempo mentre i diversamente principianti paiono di più recente installazione. Nient’altro che un’allegoria di scopo. Se ho parlato male, mostra dov'è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?
EliminaMi scuso per il modo rude, ma in qualsiasi parte ti si prenda, fai sempre ridere. Sei ineguagliabile e di squisita simpatia nei tuoi tentativi di essere ilare e di rabbonire gli animi. Ottimo!
EliminaCiò vale anche per in nostro scambio di battute più sopra riportato.
Smettiamola di solfeggiare "ne vedremo...." e via de sto passo, auspicando che qualcosa accada. ...che poi accade davvero e "lo gh'è o Ito mì, a casa sti delinquenti. .." È il regime nostro che è marcio per primo, guardiamoci in valle... l'integrazione è inderogabile, come la cultura che, dimostriamo, manca
RispondiEliminaBelle parole cultura, integrazione, ma deve essere reciproca.Son pur sempre ospiti.Se uno dà ,qualcosa gli deve pur ritornare ed invece qui danno solo i casottani in termini di accoglienza obbligatoria e invece prendono solo le cooperative e le suorine. I valligiani ormai privi da decenni di una politica seria sia nazionale e peggio ancora locale son quelli che rimangono perennemente con il cerino in mano.
EliminaI baldi Giovani in questione sono stati visti da me medesimo al supermercato li vicino intenti a scegliere vino e liquori e sOno usciti con una borsetta degna dei migliori Bar ! Allora io mi chiedo... sono scappati dalla fame o dalla sete????
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