La voglia di una boccata d'aria fresca ci ha portate all'Ossario del Pasubio (da tempo che non andavo) e poi giù al laghetto dei Poiani per un po' di relax. La diga Spéccheri, sapevo che c'era, ma non l'avevo mai vista. Un repentino annuvolamento ci ha fatto poi decidere per visitare la Campana dei Caduti di Rovereto che la mia amica non aveva mai visto.
La ricordavo vagamente per averla visitata tanti e tanti anni fa durante una gita organizzata dalla parrocchia. Da allora tanti i cambiamenti apportati che hanno reso questo luogo ancora più interessante e degno di meditazione. Non abbiamo potuto attendere le 21.30 per poter ascoltare i 100 rintocchi.
Carla
Qui di seguito un po' di storia copiata da www.visitrovereto.it
A Rovereto la campana della pace
in memoria dei caduti di tutte le guerre.
Fusa con il bronzo dei cannoni delle nazioni
partecipanti alla Prima guerra mondiale, è la campana più grande del
mondo che suoni a distesa.
Ogni sera al tramonto i suoi cento rintocchi
sono un monito di pace universale.
Nata da un’idea di don Antonio Rossaro, la Campana dei Caduti di Rovereto venne fusa a Trento nel 1924 con il bronzo dei cannoni delle nazioni partecipanti alla Prima guerra mondiale. Battezzata con il nome di Maria Dolens, fu collocata sul torrione Malipiero del Castello di Rovereto.
La Campana, rifusa a Verona nel 1939 tornò a Rovereto esattamente un
anno dopo. Nel 1960, in seguito ad una grave e irreparabile incrinatura,
Maria Dolens venne rifusa presso le fonderie Capanni a Castelnovo Né
Monti (Reggio Emilia). L’attuale bronzo benedetto da Papa Paolo VI,
venne collocato sul colle di Miravalle il 4 novembre 1965, da dove domina tuttora la città di Rovereto.
Nella zona museale si trova una mostra fotografica permanente e un breve video sulla storia della Campana dei Caduti.
Con una piacevole passeggiata nel bosco, dal colle di Miravalle si può raggiungere il Sacrario Monumentale di Castel Dante, che conserva le spoglie di ventimila soldati.
Nessun commento:
Posta un commento