venerdì 15 luglio 2016

Le regole violate





(per chi ha la pazienza e la voglia di spendere 10 minuti del suo tempo a leggere questa nota, che dedico a coloro che vogliono il ritorno al primato delle regole, poche, ma precise e da fare rispettare)





In questi ultimi venti anni sono saltate molte regole che permettono alla società di funzionare con ordine.
Sono saltate, ad esempio nella strada, dove la percentuale di infrazioni è elevatissima (in pochi si fermano, la velocità è quasi sempre superiore ai limiti, si va contromano in bicicletta, si parcheggia in doppia fila...)
Sono saltate nella scuola, dove genitori immaturi non accettano i brutti voti dei figli e ne diventano i sindacalisti non richiesti e dannosi, dove la bocciatura meritata non viene praticata per paura di... reazioni e ricorsi al Tar...; nei rapporti civili per cui non si paga chi ci ha dato una prestazione (e lo Stato non dà un buon esempio in tal senso) sapendo che ci vorranno anni per avere una ingiunzione.
Sono saltate nella stessa sanità dove ormai oltre alla giusta denuncia di eventi gravi colposi si denuncia a prescindere sotto la spinta di studi legali affamati di parcelle e creando così le premesse per una medicina difensiva costosa e ritardante, mettendo in difficoltà le stesse case di riposo che certamente non hanno una organizzazione sanitaria paragonabile a quella di una lungodegenza ospedaliera.
Sono saltate nel lavoro dove, al di là dello stucchevole ed inutile dibattito sull'art. 18, la realtà vede ormai, in gran parte dei settori non protetti, dilagare precarietà, domeniche lavorative sempre più numerose anche in settori non essenziali, riposi saltati e stipendi ai limiti della sopravvivenza.
Sono saltate nella giustizia, sempre più lenta, perché è chiaro che se per ottenere ciò che mi spetta devo attendere anni, il cittadino sceglie altre strade. Sono saltate nelle famiglie, visto l'incredibile aumento delle separazioni, spesso legate all'intolleranza di fronte ai normali problemi quotidiani della convivenza nelle coppie giovani, ma ormai anche nelle coppie che hanno passato i 60 anni.
E sono saltate anche nella riproduzione (peraltro bassa in Italia) per cui adesso i figli si possono fare anche ricorrendo volontariamente all'eterologa, ovvero introducendo un terzo nella vita di coppia...
Sono saltate nella vita politica dove si confonde il ruolo pubblico destinato al bene comune, con l'acquisizione di privilegi personali, ormai anacronistici ed inaccettabili.
Mi permetto un paragone: se in sanità cala in modo significativo il tasso di copertura vaccinale della popolazione, il rischio che si riaffaccino patologie che si pensavano debellate da anni, riaffiora (è il caso della tbc), così nella società, se cala il tasso di copertura delle regole aumenta la presenza di comportamenti devianti, di bullismo, di violenza gratuita.
Non è un caso se sono sempre più numerosi gli adolescenti che presentano gravi disturbi del comportamento, se picchiano gli insegnanti, se nei fine settimana trasformano i locali pubblici in palestre di violenza gratuita.
Il disordine che vediamo si accompagna, quasi sempre, nella storia al disordine morale e non promette nulla di buono. A meno che la parte ancora sana delle nostre comunità (e spero vivamente sia la maggioranza), quella che è stata abituata a rispettare le regole non in modo acritico, ma per convinzione (e sa anche lottare per cambiare le regole che non vanno) non faccia sentire la sua voce, si organizzi e con grande determinazione, dico
CON GRANDE DETERMINAZIONE FACCIA SENTIRE LA SUA VOCE A CHI DEVE DECIDERE. E DEVE DECIDERE SOLO DI FAR RISPETTARE LE REGOLE O CREARNE DI NUOVE.
Senza regole, ovviamente, una società si affloscia e nessuno è più tutelato.
Alberto Leoni

14 commenti:

  1. Signor Leoni, mi vien da dire da che pulpito !
    Ebbene sì mi sembra che lei da più di vent'anni sia vicino alla politica e dalla sua posizione dirigenziale apicale avesse avuto ogni possibilità concreta per far sentire la sua voce forte che chiede a noi di fare, a noi che invece in qualità di lavoratori precari, a voucher, lavoratori della domenica, genitori immaturi e afflosciati e poveri in canna non abbiamo più voglia di fare.
    Abbiamo capito che ormai non ci resta che piangere....che di noi ci si ricorda solo quando ci viene richiesta la fiducia/voto e che le regole tanto richieste le dovremo rispettare solo noi in qualità di pori m...e.
    All'orizzonte vedo solo la sveglia puntata alle 4,15 come sempre. Fortuna ca gò un laoro i me dise, magari chi che xé in pensione con 20 ani de marchette, ma ormai schei e dignità sempre meno.
    Ma solo per curiosità, a chi dovrei rivolgermi con determinazione facendo sentire la mia voce?

    Cordialmente.

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  2. Elenco quasi completo di esperienze di vita quotidiana, quasi banale, a conoscenza di ciascuno di noi.
    Sono tanti i mali che affliggono l’Italia, e ognuno di noi può enunciarne altri ancora.
    Per esempio uno colossale, che Leoni stranamente non cita, è la voglia apparentemente sconsiderata di realizzare opere pubbliche dispendiose, inutili, o dannose per il comune cittadino (come l’A31, il ponte sullo Stretto di Messina, le olimpiadi di Roma, l’Espo), volte solo ad incrementare l’enorme debito dello Stato e spartirsi, tra pochi eletti, lucrose tangenti ed affari loschi.
    La causa di tutto questo, caratteristica comune dei paesi corrotti, non è la mancanza di regole, come afferma Leoni, anzi, le regole in Italia sono troppe e continuano ad aumentare quotidianamente.
    La illegalità, invece, è ampiamente diffusa e continua a crescere, perché sono state emanate leggi, in questi ultimi 25 anni, che favoriscono la trasgressione delle regole stesse.
    L’incertezza del diritto, cioè la depenalizzazione di tanti reati (come ad esempio il falso in bilancio), i continui condoni, gli indulti e gli sconti di pena (per esempio quando le pene sono inferiori a tre anni di carcere, ora non si finisce dentro), sono incisive cause che favoriscono la trasgressione, il venir meno del senso civico ed il formarsi della convinzione: “tanto si può fare quello che si vuole”

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  3. Voglio farvi un esempio che le regole non ci sono piu', o meglio vengono fatte solo ed esclusivamente per far cassa. La figlia di un mio amico tre mesi prese la multa dai signori vigili di Thiene perchè passò il semaforo con l'arancione che durava pochissimo, va beh sorvoliamo questo e accettiamo la multa per il soliti senso civico. La ragazza si reca dai vigili e paga 140 euro di sanzione e cinque punti della patente. La settimana scorsa si vede recapitare, tramite raccomandata, una multa di 210 euro. Leggendola e non capendo gli art. citati che sono stati violati si reca dai vigili di Thiene, da dove è partita la raccomandata. Risposta la multa si riferisce alla precedente, pagata regolarmente presso il comando dei vigili di Thiene, ma nel pagare si era dimenticata di scrivere il nome del conducente dell' autoveicolo. La ragazza logicamente pagò la nuova sanzione facendo presente ai vigili che per un'infrazione che poteva causare un incidente euro 140, mentre per una dimenticanza nel compilare il tagliando della multa 210 euro, lo stesso compilato davanti all' addetto di sportello. VIVA L'italiaa

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    1. Diglielo a Leoni che in questo caso le regole ci sono!

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  4. Come dire: da che pulpito? Da quello che cerca di indirizzare il gregge?

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    1. Caro anonimo delle 11:56, Leoni è l’esponente vicentino di rilievo di Italia Unica, partito politico creato dall’ex ministro del governo Monti, Corrado Passera, nel 2015.
      Italia Unica, nel panorama politico italiano, si colloca nel centrodestra e i suoi tratti si ispirano un po’ a una corrente di destra della vecchia DC.
      Il suo manifesto pubblicato nel post, mi ricorda gli interventi propri delle neonate Lega e Forza Italia, subito dopo gli scandali emersi per opera soprattutto del magistrato Di Pietro, nelle inchieste giudiziarie su Tangentopoli del 1992, malversazioni derivate dalla necessità di autofinanziamento illecito dei partiti.
      Tali interventi, ebbero grande influenza tra gli elettori italiani (cosidetto gregge) e decretarono la fine della prima repubblica.
      Della nascita della seconda repubblica, ne paghiamo ora le tristi conseguenze in termini di corruzione e di dissolutezza, così stranamente lamentati dal Leoni, dove le tangenti, non sono più per finanziare il partito di appartenenza, ma sono solo motivo di arricchimento illegale dei singoli malfattori.

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    2. Non venirmi a dire che i ladri della prima repubblica lo facevano per il partito, per piacere!
      NON LO FO PER PIACER MIO, MA PER FAR PIACERE A DIO!

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    3. ......per il partito, una piccola parte, il restante nelle loro tasche

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    4. Lasciamo stare Dio, per carità.
      I partiti della prima repubblica erano molto diversi dagli attuali, erano migliori.
      I deputati e i senatori erano obbligati a versare una percentuale della indennità di parlamentare al partito di appartenenza, che poteva essere, per la DC e il PC, di circa il 50% e per altri anche il 65%.
      Si può parlare sempre male della politica, ma va riconosciuto che allora si respirava un’aria diversa. Rumor, per esempio, nel 1969 si è dimesso da Presidente del Consiglio causa un sciopero generale: altrettanto non si può dire certo degli attuali politici, ben saldi al potere come le cozze agli scogli, che hanno accorciato pure, per farla franca, il periodo di prescrizione.

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    5. Lasciamo perdere...scandalo delle banane, Caproni, baby pensioni, mafia siciliana....

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    6. ... e tanti altri ancora.
      Una volta succedevano uno all'anno e il soldi erano in genere versati al partito, adesso capitano uno alla settimana e i soldi rimangono nelle tasche del mariolo di turno.
      Per quanto riguarda lo scaldalo delle baby pensioni (Rumor, Dpr 1092), che scatenava l'ilarità nell'intera Europa, era un modo sbagliato e disastroso di distribuzione del denaro e di lotta alla disoccupazione. Ora, invece, lavorano i vecchi, mentre i giovani li stanno a guardare con le mani in mano. Forse più giusto è ancora il sistema previdenziale privato, che da sempre corrisponde pensioni in relazione ai contributi versati e all'età (qualsiasi età), senza togliere nulla agli altri.

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  5. Voglio aggiornare il commento sopra riportato in quanto oggi, Corrado Passera, fondatore di Italia Unica e imputato nel processo per le morti da amianto fra gli ex operai Olivetti, è stato condannato a 23 mesi. L’Olivetti, purtroppo, utilizzava amianto nella fabbricazione di computer e cavi elettrici in anni successivi al 1992, anno in cui l’utilizzo di tale sostanza era stato tassativamente vietato, perché riconosciuto responsabile di malattie spesso mortali, quali i tumori.

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  6. Signor Leoni a proposito di regole violate ha fatto leggere al suo amico Passerà la sua lettera. Sicuramente farà appello, quel l'appello che non è stato concesso però ai poveri cristi che son morti di tumore.

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  7. Pur con i loro errori e le loro magagne, non è ragionevole paragonare i politici di una volta con gli attuali, troppe sono le differenze: il modo di parlare, la preparazione politica, i rapporti con gli elettori che li avevano votati attraverso le preferenze, ecc... Basta vedere qui nel Veneto cosa hanno combinato il questi ultimi 20 anni le amministrazioni di Galan e Zaia: Mose, Pedemontana, A31 Sud, Tangenziale di Mestre, tutte opere in cui durante la realizzazione i costi sono lievitati di troppe volte. Non parliamo poi del terzo ospedale dell’ULSS4, quello di Santorso. Una vergogna!

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