Qualche settimana fa non sono riuscita a commentare
l’articolo apparso su Thiene On Line riguardante la lettera inoltrata
al Premier Renzi dai sei sindaci contrari al completamento della
Valdastico Nord.
Non posso però esimermi dal farlo ora che i signori della Lega-Liga di Marano mi hanno dato l’imbeccata giusta.
Credo sia più che palese che i sindaci sono “vittime di un disegno
superiore”. Se non “vittime”, marionette abilmente manovrate, peggio
ancora, con il loro asservimento, sembrano essere complici di qualcuno
che cerca di far di tutto per chiudere il cerchio ad esclusivo suo
beneficio.
Coraggiosi questi sei sindaci che hanno deciso di muoversi contro
corrente dimostrando di non essere assoggettati al potere e di saper
ragionare con la loro testa.
Il discorso tecnico, economico, ambientale viene appena citato nella
lettera. Essi parlano di “decisioni prese senza coinvolgere tutti gli
attori, di discussione completamente evitata”. Qui si punta il faro su
uno dei diritti fondamentali che ultimamente sembra essere passato di
moda: il diritto alla parola e ad una decisione condivisa a livello
collettivo.
Sono passati due anni da quando ad Arsiero è stato presentato il
progetto preliminare della Valdastico Nord, ma le modalità non sono per
niente cambiate. Si sa, l’allora Presidente della Provincia di Vicenza,
nonché Presidente della Società Autostrade Schneck potè tranquillamente
evitare il dibattito, spegnere i microfoni per non dare spazio alle
domande dei presenti. In fondo, davanti a lui, la maggioranza di quelle
persone faceva parte di quella che lui ha definito “comunità Amish,
persone ignoranti, non dotate di capacità analitica” che non avrebbe
potuto capire la bontà di questa opera faraonica.
Il Presidente Schneck è talmente accecato dalla sete di potere, è
talmente smanioso di arrivare a ottenere questa concessione, che per la
Valdastico Nord si dimentica le buone maniere, continuando a dare ad
intendere che la decisione è univoca e che lui può parlare a nome di
tutti.
E’ successo cosi anche l’anno scorso, quando ha chiesto la delega ai
sindaci per parlare in loro vece a Roma (rappresentando il Presidente
della Provincia che pensa al bene dei cittadini, o il Presidente della
Società Autostrade che pensa alle tasche proprie?)
E quest’anno ci risiamo: l’esimio non ha visto l’ora, subito dopo le
elezioni, di planare sui sindaci appena insediati, alcuni freschi di
nomina, per chiedere loro di firmare una lettera affinchè la Valdastico
Nord venisse inserita come opera prioritaria nello “Sblocca Italia”
(lettera prestampata, uguale per tutti, inviata dalla mail della
Direzione Società Autostrade).
Quindi, cari signori della Liga/Lega, quando le decisioni si calano
dall’alto chiedendo solo una firma, quando ai primi cittadini, che ci
rappresentano, viene negata la possibilità di un confronto condiviso,
chi vuole può assecondare ed essere “vittima del sistema”, ma c’è anche
chi si sente in diritto e in dovere di denunciare un modus operandi che
deve finire.
Collegandomi alla bellissima frase citata dai sindaci - “non si
avvisano le rane quando si sta per drenare lo stagno - ci sentiamo tutti
un po’ rane oggi. Perché chi pensa ai propri interessi ha tutti i
vantaggi a lasciarci nell’ignoranza.
Un grazie, quindi, ai sindaci che hanno avuto altro da dire. E a lei,
Sindaco Moro, non molli! Rappresenta tanti comuni cittadini che si
battono per la trasparenza e il rispetto delle leggi.
Un ultimo pensiero: avrei voluto sottoscritta questa lettera anche
dai sindaci della “mia” vallata, invece qui, purtroppo, c’è solo l’eco
del silenzio….
Denise - Comitato NO Valdastico NOrd -