(di Renzo Cappozzo)
Ormai siete rimasti in pochi a tornare come le rondini
I vostri figli non vi seguono più, la loro terra è un'altra.
Non sanno cos'è una valigia di cartone con pochi stracci,
molti sogni e quella sirena che suonava…
La nave che si staccava dalla terra strappandovi i colori della giovinezza.
Quanto sudore, quante umiliazioni e lacrime
e i ricordi che non ti lasciavano dormire.
La sposa scriveva, la tua vecchia pregava
e quella canzone bella e triste di Tajoli,
ti portava un po’ d'Italia e tanta nostalgia…
Immagini che sfumano dentro le stagioni,
ma tu torna, torna ancora perchè questa è la tua terra.
Guarda la tua vecchia casa anche se non c'è più,
esiste, è lì dentro il tuo cuore…
Entra nella tua chiesa, porta un fiore a quelle croci.
Perchè tu appartieni alla terra
dove sono sepolti i tuoi cari.
Gira ancora per il tuo Paese, qualcuno ti riconoscerà
La sposa scriveva, la tua vecchia pregava
e quella canzone bella e triste di Tajoli,
ti portava un po’ d'Italia e tanta nostalgia…
Immagini che sfumano dentro le stagioni,
ma tu torna, torna ancora perchè questa è la tua terra.
Guarda la tua vecchia casa anche se non c'è più,
esiste, è lì dentro il tuo cuore…
Entra nella tua chiesa, porta un fiore a quelle croci.
Perchè tu appartieni alla terra
dove sono sepolti i tuoi cari.
Gira ancora per il tuo Paese, qualcuno ti riconoscerà
e se un vecchio ti parlerà dei tuoi,
l'emozione ti chiuderà la gola.
Se puoi, ogni tanto, torna dove sei nato.
l'emozione ti chiuderà la gola.
Se puoi, ogni tanto, torna dove sei nato.
Ringraziamo Mario Lorenzi “galo” oriundo dalla Contrà Costa, ma da anni Emigrante a Ginevra, che ci ha chiesto che venisse pubblicata nel Blog e noi lo facciamo con immenso piacere e ne condividiamo le emozioni che suscita)
bellissima...
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