venerdì 12 ottobre 2012

Festa alla malga Camporosà - 22-7-12





Negli ultimi decenni, fra le tante cose che sono cambiate nel nostro modo di vivere, è il fatto che in ogni casa  c’era la stalla e i bovini, con il loro latte, davano sostentamento alle famiglie. L’abbandono delle valli, i lavori nelle fabbriche e il nuovo modo di vivere, hanno fatto sì che lentamente, una stalla dopo l’altra, abbia  chiuso definitivamente; Ma le generazioni passate hanno sempre vissuto a contatto con gli  animali e nessuno si vergognava di avere le vacche: tutti o quasi le possedevano! Mi vien da sorridere quando sento certe espressioni schifate, quando si parla di queste cose o si passa vicino a una stalla; io che sono nata e cresciuta in una famiglia di contadini e allevatori, mi ritengo fortunata perché nonostante il duro lavoro che ho sperimentato e la passione che mi ha trasmesso mio papà, ho vissuto esperienze uniche che pochi della mia età hanno potuto sperimentare. Comunque sia, ogni paese della Valdastico aveva un “casélo”, segno della  quantità di latte che veniva lavorato. Ora, nel comune di Valdastico l’unica stalla ancora in attività è quella dei fratelli Giuseppe e Mirco Toldo situata a S. Pietro. Oltre ad avere questa unicità, hanno festeggiato quest’anno i 50 anni di attività in alpeggio, nella malga Camporosà situata nel comune di Rotzo. Se la vita è dura nella stalla  quando si è in valle, pensate in malga! Il lavoro non manca mai,  da giugno a settembre casàro e vacàri, rimangono in montagna, lavorano e si prendono cura della mandria con le difficoltà che si possono immaginare. Ma quest’estate, precisamente il 22 luglio, a Camporosà si è fatto gran festa per i 50 anni di alpeggio sempre con la famiglia Toldo; con la partecipazione delle Autorità dei Comuni di Rotzo e Valdastico, Guardie Forestali e tanti amici (circa 70 persone), arrivati per condividere questa importante tappa. Il sindaco di Valdastico, nel suo discorso si è espresso positivamente, lodando l’azienda che è l’unica della valle, per la volontà di continuare nonostante i tanti problemi che quotidianamente si devono risolvere. Detto così sembra semplice, ma bisognerebbe stare a contatto con questo tipo di azienda, dove non esiste sabato o domenica, né Natale, Pasqua o Capodanno, ogni giorno è un ripetersi di attività e di lavori negli orari  prestabiliti. È stata consegnata ai fratelli un campanaccio  ricordo, con dipinte le “casàre” della malga; dono ricevuto da parte dell’Amministrazione di Valdastico. Questo particolare oggetto sarà tenuto in bella mostra e guardato con orgoglio per il significato che porta con sè. I prodotti caseari che l’azienda produce, sono di ottima qualità e si possono trovare anche nel negozio di Alimentari di Arsiero, sempre gestito dai fratelli Toldo. La giornata, nonostante il tempo inclemente è trascorsa in allegria; le tante persone arrivate hanno potuto gustare il pranzo offerto dalla famiglia Toldo, rimanendo in compagnia e trascorrendo ore serene. Non ci si può astenere dal fare a Giuseppe, Mirco e alle loro famiglie un augurio: che possano proseguire nel loro lavoro con la passione che è stata loro tramandata  dal papà Benito, lavorando con dedizione, con volontà, anche se spesso ci sono difficoltà. Il loro esempio ci ricorda le nostre radici: anche se ora il lavoro dei campi e della stalla viene svolto meccanicamente, bisogna tenere  presente quanta più fatica hanno fatto i nostri padri, ma anche quanto amore e passione mettevano in ogni lavoro. L’Azienda Toldo è l’unica rimasta in valle; auguriamo di cuore che possa andare avanti con la sua attività sia a casa che in alpeggio per tanti anniancora!
                                                           Lucia Marangoni







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