venerdì 5 ottobre 2012

L'alba dei miei ricordi 4)




       Per quest'anno dobbiamo abitare ai Lucca, si entra  da un balconcino che guarda sul centro della Contrà, di sopra c'è una porta che dà direttamente sui prati dietro la casa e questo è il mio rifugio personale.
la contrà dei sòcoli
Abbiamo anche la luce e l'acqua in casa, che belle comodità! Terminata l'esplorazione corro subito fuori e mi siedo sul gradino del Capitello ad osservare tutto quello che succede, ad ascoltare le voci melodiose della parlata dialettale, così dolce e rassicurante e intanto imparo anch'io.
Mi sento ben accolta ed amata da queste persone così diverse dagli abitanti della città, persino due fratelli molto anziani che abitano accanto a noi mi rivolgono sempre la parola e mi trattano da persona importante.        
Spesso durante l'ora del riposino pomeridiano, quando il lavatoio è completamente libero, noi bambini ci divertiamo un mondo a fare la gara di salto da un lato all'altro: vince chi resiste più a lungo senza cadere nell'acqua e in questo la Mirta è bravissima!


E' quasi ora di merenda, corro in casa a prepararmi na bela ciòpa de pan e buro e mentre me la sto gustando, sento in lontananza un rumore di catene.
Sono i cavallari che tornano dalla Singela, di lì a poco passeranno di qua, m
i appoggio alla muretta di sasso davanti alla fontana perchè non mi voglio perdere lo spettacolo. 
La sera, dopo cena, si può rimanere fuori fino a tardi. Il gruppo dei miei amici si allarga  ed io posso partecipare a giochi più maschili, è una lotta continua per il possesso di biglie e tollini e quando Moreno e Daniele si coalizzano contro di me, non posso manco reagire perchè sono più piccoli.
Meno male che poi ci mettiamo a giocare a spussa e le grida dei bambini di tutte le età riempiono la Valle di gioia, ma non mancano i dolori: come quando la Gelinda, camminando in retromarcia e impegnata a cojonàre il resto del gruppo, è caduta dall'apertura del fienile e si è rotta tutti i denti davanti; oppure quando Nico, cercando lo zucchero sulla mensola sopra el seciàro, con la testa girata verso la porta perchè preoccupato di venire cuccato, ha infilato la mano nel barattolo dell'olà provvedendo a farsi una "lavanda gastrica casalinga".
Purtroppo quest'estate così divertente finisce più presto del solito, ma sono sicura che porterò nel mio cuore il suo ricordo per lungo tempo...



Floriana  Ferrarini

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