In ogni stagione dell’anno, camminare in mezzo alla natura, fra sentieri e strade sterrate è sempre stupendo. Ogni periodo ha il suo particolare fascino, ha i suoi colori, i suoni, i sapori che sono a disposizione di tutti, sono sempre gratuiti, ma preziosi per chi sa coglierne le più piccole espressioni.
A me personalmente, piacciono i colori dell’autunno, meraviglia di tonalità, che vanno dal verde chiaro e scuro, al rosso, al marrone, al giallo.
Create da un sapiente pittore, che con il suo magico pennello sa trasformare con varie sfumature, un paesaggio che lentamente si prepara all’arrivo della stagione fredda. Mi riempio gli occhi, anche se so che presto arriverà l’inverno, queste tinte sanno infondere in tutta me stessa serenità e pace.
Così, ogni qual volta ho un po’ di tempo a disposizione, anche poche ore, vado a camminare fra boschi e sentieri; quando faccio ritorno mi sento piacevolmente rilassata e ricaricata.
Domenica pomeriggio, 3 ottobre, decido di fare quattro passi e scelgo come meta la località Pria di Arsiero. E’ un luogo caratteristico, dove d’estate è un brulicare di persone; c’è chi prende il sole, chi fa tuffi e bagni, chi si riposa all’ombra della rigogliosa vegetazione. Nella bella stagione sembra una località balneare, molto frequentata, piena di frastuono, ma ai primi mutamenti di temperatura, cambia completamente e torna ad essere il luogo tranquillo e un po’ isolato di sempre.
Così camminando arrivo sulle sponde del torrente: godo in pieno del gorgoglio dell’acqua, non è proprio una bella giornata, ma la temperatura è mite e si sta bene.
Il paesaggio è dello stesso incanto di sempre, i grandi massi, le gole dove il lavoro di millenni dell’acqua ha fatto strane sculture, le piccole spiagge che cambiano ad ogni “brentana”, i prati… Non c’è quasi nessuno, tutto è tranquillo, l’acqua segue il suo abituale corso, il suo solito cammino, incurante di ciò che sta intorno; ora che la stagione delle pesca si è conclusa, niente può turbare le trote che popolano queste acque, le osservo mentre velocemente si muovono fra i sassi.
Arrivo sul ponte, guardo in basso dove l’acqua è più alta, mi accorgo che c’è la boa di segnalazione dei sub, in questo punto sono soliti immergersi per esplorare il fondale, ma anche per far visita a un Cristo di ferro con le braccia semiaperte (della grandezza di 50 cm .) che è stato posto in una piccola cavità rocciosa fra queste acque azzurro-verdi. In questa vasca naturale l’acqua ha una profondità di 8 metri circa, ma varia ogni volta che il torrente subisce delle modifiche a causa delle condizioni atmosferiche. Questi luoghi sono molto gettonati dagli amanti delle immersioni, specialmente nella vasca superiore, sotto al “Dente”, dove ci sono meravigliose insenatur,e ancor più spettacolari se vengono esplorate in notturna, per non parlare dei vari pesci che si possono ammirare nel loro ambiente naturale.
Ma torniamo sopra il ponte…Sulla spiaggetta adiacente al “bojo” vedo due persone, una delle quali si sta rivestendo; penso che deve essere appena uscito dall’acqua dopo aver finito la sua esplorazione.
Intanto le bollicine che compaiono sul pelo dell’acqua, sotto di me, mi indicano che c’è un sub che sta arrivando. Lo seguo con lo sguardo, mentre prende la boa e la trascina piano verso riva. Ora sicuramente hanno finito, ma spostando lo sguardo, vedo il ragazzo che prima si era rivestito, sta entrando in acqua, jeans e maglione nero, si bagna completamente e poi… esce!!! Penso che non sia tutto a posto!!!
Mi allontano e scendo sul bordo del torrente, mi siedo su di un grande sasso e mi gusto questi momenti di tranquillità. Il sole ha fatto capolino, si sta bene, ma continuo a pensare che non è certo la stagione per un bagno alla Pria, l’acqua qui è gelida anche in luglio e agosto, quando le giornate sono di fuoco!
Un grande masso mi copre la visuale dei ragazzi, quello con la muta da sub è ancora in acqua, sento gli altri due che parlano allegramente. Non faccio più caso a loro, mi diverto a tirare i sassi nell’acqua chiara, penso che a volte sarebbe bello poter buttare anche i pensieri e le preoccupazioni e vederli andar via, portati dalla corrente…Ma questo non è possibile, ogni giorno si deve affrontare tutto quello che la vita ci riserva...
Ad un tratto, qualcosa mi distoglie dai miei pensieri, mi giro e resto a bocca aperta…
Il ragazzo che aveva fatto il bagno completamente vestito, ora indossa solo un costume (gli slip) è a piedi nudi, con un telo bianco cinto sui fianchi e con un’estremità avvolta intorno a un braccio. Lo vedo entrare in acqua con passo deciso ma con movenze leggere, ha un fisico atletico, abbronzato e ben fatto, i capelli castani lunghi e ondulati, il viso scarno e la barba appena pronunciata (mi dispiace di non vedere il colore degli occhi) insomma, proprio un bel ragazzo!!! Per un attimo, la situazione e il paesaggio circostante mi fanno pensare al battesimo di Gesù nelle acque del Giordano… Mi viene da sorridere, a volte vedo in alcune situazioni cose impensabili… Tutto questo mi incuriosisce molto, così salgo velocemente sulle rocce sopra al “bojo”, per vedere meglio e provare a capire..
Vederlo immergersi mi fa venire i brividi…per il freddo, ma anche per l’emozione di questo momento, c’è nell’aria qualcosa di speciale, quasi mistico…
Il sub, intanto, è a qualche metro di distanza dal ragazzo, in mano tiene un oggetto, ma non riesco a comprendere; poi la scena successiva mi sorprende e mi affascina totalmente… Il ragazzo con il drappo bianco cita frasi del Vangelo…poi lentamente si immerge completamente tenendo le braccia aperte…e il sub lo fotografa sott’acqua…I lunghi capelli vengono dolcemente accarezzati dall’acqua e il telo disegna intorno alla figura contorni fluttuanti, stupendi, favolosi, incantevoli…
Sembra il Signore degli Abissi! Pochi secondi, poi il giovane riemerge e nuota fino alle rocce vicine; il costume di scena si è staccato dal corpo e quindi deve uscire dall’acqua per rimetterlo a posto. Non è cosa facile, tanto più che ora sente di più il freddo…Si chiede come facessero gli antichi a cingersi in modo corretto e stabile; sott’acqua però è difficile per un indumento messo in modo così precario, rimanere a posto. Io seguo tutti i passaggi, lui mi guarda, prendo coraggio e gli chiedo se tutta questa scena gli potesse servire per fare qualche provino cinematografico, gli dico anche che lo trovo perfetto per la parte che sta cercando di interpretare. Lui mi sorride dolcemente, ma non risponde…Il suo deve essere un qualcosa di personale, magari una sfida, una scommessa, un modo per mettersi alla prova o per mettersi in mostra… Chissà!!!
Prima di immergersi nuovamente, dice fra sé: Se Dio esiste, stavolta sono fregato!
Sorrido e penso che Dio non può certo arrabbiarsi per queste cose, c’è tanto di peggio a questo mondo! Altri due scatti sott’acqua, la scena è sempre la stessa, potrei cercare cento aggettivi, ma di sicuro non riuscirei a spiegare…
Altre persone sono arrivate, alcuni scattano foto, mi dispiace di non avere con me la macchina fotografica per immortalare questo momento, difficile da credere, se non si vede…Per un attimo mi sento come se fossi in un altro posto, in un altro tempo, indietro di quasi 2000 anni…Ora i due stanno uscendo, vedo di spalle un Gesù del 2004, che con un’interpretazione perfetta, oltre per la postura del corpo anche per la dizione, con le braccia aperte guardando verso il cielo dice: In verità, in verità vi dico... che ho un freddo cane, se non mi vesto subito mi viene un accidenti!
Fotografo con la mente questa scena, annoto sull’agenda che ho sempre con me, giorno, ora e ...avvenimento, certa che non me ne dimenticherò! Non mi scorderò che il 3 ottobre 2004, alle 14,30, ho assistito a una scena insolita, rara, straordinaria! E visto che questo è anche il giorno del mio compleanno, posso dire di essere stata al posto giusto, nel momento giusto per ricevere un regalo inaspettato, arrivato chissà da dove…
Mi avvio verso casa, ma non mi tolgo dalla mente ciò che ho visto, così decido di raccontare questo fatto curioso, di far “vedere” attraverso i miei occhi anche ad altre persone, di trasmettere le sensazioni, ma anche le più piccole sfumature di questo episodio. Così, rivedendo questo fatto, pur non sapendone le motivazioni, (non le saprò mai) penso che ai giorni nostri, dove spesso fra i giovani c’è noia e monotonia, vicende come questa, possono solo essere viste in modo positivo e venga dato loro il valore che si meritano…Credo che ci siano ancora tante persone che hanno fantasia, creatività, capacità e voglia di esprimersi.
Così, con questi pensieri, posso solo dire : Il mondo è bello perché è vario!
Lucia Marangoni
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