venerdì 31 maggio 2024

Bisogno di…


“Ci devo fare pace…” Ormai è più di un anno che questa frase torna e ritorna alla mia mente e ogni qual volta i discorsi toccano l’argomento, la ferita si riapre. Fare pace con una persona richiede uno sforzo comune, ma rappacificarsi con qualcosa che ti ha lacerato il cuore, che ti ha toccato in ogni più piccola cellula del corpo, che ti ha sconvolto i pensieri, che ti ha ferito l’anima, questo è molto più impegnativo e difficile. Eppure, mi dicevo, ci dovrò arrivare, ma rimandavo sempre, evitavo il problema, ci giravo attorno, sembrava avessi un rifiuto totale e la volontà mancava... 

Per quattro anni ho affrontato le tante situazioni che giornalmente ho vissuto assieme a mia mamma nel tempo in cui è stata ospite in una casa di riposo; situazioni a volte talmente pesanti da logorarmi in tutto l’essere, ma le condizioni della mia famiglia non mi hanno permesso di agire diversamente. 

Prima del covid, andando ogni giorno e cercando in tutti i modi di essere presente, avevo la percezione di tenere sotto controllo la situazione, ma con la pandemia tutto è cambiato in peggio. 

Sono stati mesi, anzi anni, molto difficili, dove anche il semplice vedersi o toccarsi era diventato un sogno e quindi anche il controllare le piccole cose, avere per lei delle delicatezze, non era più possibile. 

La mia mamma è mancata un anno fa e il ricordo degli ultimi giorni, è una ferita che brucia sempre… Ho anche scritto una lettera alla direttrice, per spiegarle ciò che avevo vissuto con la preghiera che non succedesse più a nessuno, ma la risposta non è mai arrivata… Quindi io evitavo volutamente tutto quello che riguardava le case di riposo, non volevo che il pensiero mi toccasse e mi facesse ancora male, cercavo di salvaguardarmi. 

Poi un giorno una telefonata inaspettata: Marco, l’animatore della Casa di riposo di Valdastico, mi chiedeva se ero disposta ad andare per qualche mattina a leggere le mie poesie e i miei racconti. Se da una parte la richiesta mi ha fatto piacere, dall’altra ero restia, ma ho accettato pensando che forse quella era l’occasione per fare pace con quelle strutture. Così per tre lunedì mattina mi sono recata in Casa di Riposo e confesso che la prima volta non è stato semplice, anzi, vorrei dire che ho dovuto impegnarmi con tutta me stessa per scacciare dalla mente pensieri e dolori… Tre lunedì dove ho letto mie poesie e ho cercato di interagire con gli Ospiti presenti che hanno gradito questi miei interventi e si sono dimostrati interessati e partecipi. Il passo successivo, finita questa breve collaborazione, è stato quello di dedicare, ogni settimana, un’ora per fare compagnia agli anziani che lo desideravano.  Questo momento è stato chiamato “Filò” proprio per creare uno spazio dove chiacchierare insieme su un tema che, anche da una semplice lettura, poteva scaturire. Io con le mie letture e un’altra volontaria con il lavoro a ferri, cerchiamo in quell’ora di far compagnia e cambiare il corso della giornata agli ospiti. Mentre leggo o recito, in quei volti vedo il viso di mia mamma e così mi sembra di far qualcosa anche per lei e mi rassereno. Tra i volti e le voci sconosciute, riesco a superare ricordi dolorosi e lentamente ho fatto pace… non sento più quel rifiuto e quel muro che avevo eretto, si è sgretolato piano piano.  Così un venerdì, parlando del mese di maggio, di Maria, di rose, di mamme e leggendo poesie, è venuto a galla un grande bisogno che queste persone avvertono: la mancanza di un luogo dove ritrovare le immagini sacre a loro care, dove fermarsi un attimo in preghiera, dove trovare sollievo nei momenti di sconforto e di tristezza. Alcune si sono lamentate di questo vuoto chiedendoci come mai in una casa di riposo, non ci sono immagini sacre o un luogo dove pregarle. È pur vero che ogni tanto viene celebrata una S. Messa, ma viverla nel contesto di un ambiente adeguato, aiuta anche nel mettersi all’ascolto e partecipare con più coinvolgimento. Abbiamo raccontato che la cappellina c’era ed era anche bella, con le vetrate colorate e tutto il necessario, ma quando c’è stato il covid, per un’urgente necessità, sono state ricavate due stanze di degenza e quindi lo spazio per la chiesa è stato modificato. Ci hanno guardato incredule, dicendo che avrebbero piacere di entrarvi, ma ora non è proprio possibile accontentare questa semplice richiesta. Io credo che quelle due stanze siano state indispensabili in un momento tanto difficile, ma una volta passata l’emergenza bisognava ripristinare quello che era un luogo di preghiera e che ha un’importanza vitale per gli Ospiti della casa di riposo. Anche solo stare un attimo davanti al Crocefisso, o all’immagine di Maria, soffermandosi a dire una semplice preghiera, può essere fondamentale per questo periodo della loro vita. Credo che in una società che ha a cuore la “Persona”, l’attenzione più grande deva essere rivolta alle fasce più deboli, che sono i bambini e le famiglie, ma soprattutto gli anziani. A loro dovrebbero essere dedicate le attenzioni e le energie perché hanno bisogno di tutto, specialmente di tanti piccoli gesti, che possono fare la differenza in questa loro ultima fase di vita. Sicuramente ci saranno i motivi validi per non aver ancora ripristinato la cappellina, ma confido che chi ne ha il potere, possa al più presto porre rimedio a questa mancanza, rendendo agibile il luogo che è indispensabile e rende completa la struttura. Grazie a tanti volontari, ogni giorno della settimana ci sono attività varie: si cerca in ogni modo di rendere meno pesante il soggiorno di tanti ospiti e questa è una ricchezza e un dono  di grande valore. Vedere qualche sorriso, scambiare chiacchiere e opinioni, farsi raccontare della loro vita, rallegrarli con qualche battuta… non è molto, ma se ognuno dà mediante le proprie doti, anche quel poco, può diventare importante. 

Finalmente ho fatto pace, mi sono dovuta impegnare, ma la volontà di dare come posso qualcosa agli altri, ha preso il sopravvento e mi ha aiutato a superare le barriere che avevo eretto. Tutti noi abbiamo bisogno di qualcosa e spesso non riusciamo ad averla perché ci chiudiamo in noi stessi e non siamo capaci di guardare l’altro… Io, nel mio bisogno di rappacificarmi, ho trovato un altro modo per offrire quel poco di cui sono capace, per una buona causa e di questo sono contenta. Ringrazio Dio, perché nelle sue infinite vie, ogni tanto mi mostra la strada giusta da percorrere e nonostante ci siano sassi che intralciano il cammino, provo a superarli e a continuare sempre, ancora, fino a che mi sarà possibile.

Lucia Marangoni (Dàmari)

25/05/2024



Belfiore e Casotto

 

Chiesetta di Belfiore

Casotto alto e basso
foto di Michele Toldo

Un pezzo di Paesello dall'alto

foto di Michele Toldo

 

E anche Maggio se ne va...

E credo anche che in pochi lo rimpiangeranno...
Tutti gli anni che ho, non ho ricordi di un tempo simile. Maggio ha sempre rappresentato il passaggio tra primavera ed estate, temperature gradevoli, giardini fioriti, orti già produttivi, vestiario ridotto, programmi per le ferie ecc. però quest'anno lo si confondeva con novembre. Tante stufe ancora accese... "do stele da cavàr l'umidità... e magnare pì de gusto..." vestiario invernale ancora non riposto negli armadi e mi nel leto gò ancora i nissùi de fustagnèto...😊😊😊
Lo salutiamo con queste due meravigliose foto del Capitello della Torra, un tempo meta della chiusura del mese mariano. 
Chissà che rimanga sempre saldo almeno il rosaio ad abbellire questo angolo del nostro Paese. 


Le foto sono di Ennia Spagnolo


 

La vignetta


 

giovedì 30 maggio 2024

I consigli di Elettra


- Trigliceridi alti ? -


Per controllare la sanità del sistema circolatorio ed evitare accidenti cardiocircolatori spesso si controlla il valore del colesterolo presente nel sangue.

Ma guardare solo il valore del colesterolo è un approccio limitante. 

Anche i trigliceridi hanno la loro responsabilità nel creare problemi cardiocircolatori.

Quando il valore dei trigliceridi nel sangue è alto la prima cosa da fare è correggere la dieta.

Ma a volte anche in regime alimentare controllato i trigliceridi rimangono alti allora è da controllare un altro parametro.

Serve controllare la funzionalità tiroidea.

L'esame del valore del tsh può darci una risposta, ma a volte non rivela problemi perché l'ipotiroidismo è subclinico.

In questo caso integrare gli elementi per una buona funzionalità tiroidea è la mossa giusta priva di effetti collaterali. 

Zinco, selenio e iodio sono gli elementi indispensabili.

Ferro e vitamine B e D sono aiutanti.

Quando i trigliceridi sono alti, aiutare la tiroide può essere la risposta giusta per mantenere la salute.


(Gabriele Peroni - La Natura che Guarisce)


Elettra Erboristeria 

Cornedo Vicentino 

Concezione del tempo


È molto che aspetta?

Domandò una donna a un uomo anziano seduto accanto a lei alla fermata del bus. 

Sa, ho uno certa fretta, sto andando in vacanza e devo arrivare puntuale alla stazione altrimenti perderò il mio treno.

Bella la vacanza, non è vero?

Già, passi un anno intero ad aspettarla... Non vedevo l'ora che arrivasse questo giorno e finalmente eccomi qui. 

Poco fa mi ha chiesto qualcosa...

Esatto, le ho chiesto da quanto tempo sta aspettando.

Ah sì... beh... a dire il vero è una vita che aspetto. 

Ho atteso il bus per la vacanza, quello per il concerto del mio cantante preferito, quello che mi ha portato in ufficio ogni giorno fino alla tanto desiderata pensione, quello per andare a casa dei miei figli e nipoti per quei Natali e quelle feste di compleanno tanto sognate. 

Ho atteso centinaia di bus, ma poi sa cosa succede dopo?

Cosa?

Succede che non c'è più nulla da aspettare. 

Passiamo una vita intera a desiderare di fare scorrere più in fretta il tempo per far sì che le cose belle ci travolgano subito, che da lontane diventino vicine in un batter d'occhio. 

La verità è che anche nell'attesa c'è vita. Si guardi intorno. 

Tutto qui è vita: quel bar all'angolo, quei due gabbiani in volo, quel sole che sta tramontando, il nostro cuore che batte, il cielo, i nostri pensieri... e così dimentichiamo a volte di vivere il presente divorati dall'ansia del domani, finché quel domani arriva e allora vorresti riavvolgere il nastro, assaporare tutto al rallentatore perché ormai è tardi, non c'è più tempo".

Sa che c'è? Credo che prenderò il treno successivo. 

Che ne dice di accompagnarmi a vedere questo piccolo mondo?


~ Sabrina Ferri ~

Qualche consiglio utile









 


La vignetta


 

mercoledì 29 maggio 2024

Vipera dal corno con pargoletto😖😖😖


 

I consigli di Elettra


- Peso e società moderna - 

Ci portiamo appresso la media di 10 kg in più rispetto a 50 anni fa, ed è previsto un aumento di altri 10 kg entro il 2030.

Se ci guardiamo intorno in una piazza, le Persone in sovrappeso sono più numerose di quelle magre.

Come invertire questa tendenza ed evitare diabete e malattie al cuore o ictus?

Fare attenzione alla quantità di cibo che mangiamo e alla sua qualità (mangiamo troppo, troppo spesso, molte volte senza vera fame).

Ma non basta porre attenzione solo alla dieta, il cibo è una parte del problema, serve un approccio globale sulla qualità della vita.

Una vita soddisfacente, aiuta a non cercare nel cibo consolazione e senso di benessere.

Gli elementi che rendono la vita appagante sono: 

- Vivere relazioni intime appaganti 

- Possedere e coltivare una rete di amici

- Sentirsi parte di una comunità

- Coltivare la parte spirituale

- Imparare a gestire lo stress

- Muovere il corpo 

- Perseguire uno scopo

Quanti di questi elementi fanno parte della tua vita?

Quali vuoi migliorare?

L'importante non è da dove si parte, ma capire dove si è, e decidere di proseguire. 


Elettra Erboristeria 

Cornedo Vicentino

Una riflessione per gli ultrasessantenni






Dopo i sessant'anni...

È ora di usare il denaro che hai risparmiato. Usalo e goditelo. Non conservarlo solo per chi potrebbe non avere idea dei sacrifici che hai fatto per ottenerlo. Ricorda che non c'è niente di più pericoloso di un figlio o una nuora con grandi idee per il tuo capitale sudato.

Attenzione: anche questo è un brutto momento per gli investimenti, anche se sembra meraviglioso o a prova di idiozia. Portano solo problemi e preoccupazioni. Questo è il momento per te di goderti un po' di pace e tranquillità.

Smettila di preoccuparti della situazione finanziaria dei tuoi figli e nipoti, e non sentirti in colpa a spendere i tuoi soldi per te stesso. Ti sei preso cura di loro per molti anni, e hai insegnato loro quello che potevi. Hai dato loro un'istruzione, cibo, riparo e sostegno. Ora la responsabilità è loro di guadagnarsi i propri soldi.

Mantieni una vita sana, senza grandi sforzi fisici. Fai esercizio fisico moderato (come camminare tutti i giorni), mangia bene e dormi. È facile ammalarsi, e diventa più difficile restare in salute. Ecco perché bisogna mantenersi in forma ed essere consapevoli dei propri bisogni medici e fisici. Rimani in contatto con il tuo medico, fai gli esami anche quando ti senti bene. Resta informato.

Compra sempre i migliori articoli più belli per la tua dolce metà. L'obiettivo fondamentale è godersi i soldi con il partner. Un giorno a uno di voi mancherà l'altro, e il denaro non fornirà alcun conforto e allora godetevelo insieme.

Non stressarti per le piccole cose. Hai già superato così tante cose nella tua vita. Hai ricordi belli e brutti, ma l'importante è il presente. Non lasciare che il passato ti trascini giù e non lasciare che il futuro ti spaventi. Sentiti bene nel presente. Piccoli problemi saranno presto dimenticati.

Indipendentemente dall'età, tieni sempre vivo l'amore. Ama la tua metà, ama la vita, ama la tua famiglia, ama il tuo prossimo e ricorda: "Un uomo non è vecchio finché ha intelligenza e affetto. "

Sii orgoglioso, sia dentro che fuori. Non smettere di andare dal parrucchiere o dal barbiere, fatti le unghie, vai dal dermatologo e dal dentista, tieni i tuoi profumi e creme ben forniti. Quando sei ben mantenuto all'esterno, questo si intrufola, facendoti sentire orgoglioso e forte.

Non perdere di vista le tendenze della moda per la tua età, ma mantieni il tuo senso dello stile. Hai sviluppato il tuo senso di ciò che ti sta bene: mantienilo e sii orgoglioso. Fa parte di quello che sei.

Rimani sempre aggiornato. Leggi i giornali, guarda i notiziari. Vai online e leggi cosa dice la gente. Assicurati di avere un account e-mail attivo e prova a usare alcuni di quei social network. Rimarrai sorpreso di quali vecchi amici incontrerai.

Rispetta le giovani generazioni e le loro opinioni. Potranno non avere le tue stesse idee, ma sono il futuro e porteranno il mondo nella loro direzione. Date consigli, non critiche, e cercate di ricordare loro che la saggezza di ieri vale ancora oggi.

Non usare mai la frase: "ai miei tempi". Il tuo momento è ora. Finché sei vivo, fai parte di questo tempo.

Alcune persone abbracciano i loro anni d'oro, mentre altre diventano amareggiate e scontrose. La vita è troppo breve per sprecare i tuoi giorni su quest'ultima. Trascorri il tuo tempo con persone positive e allegre, ti contageranno e le tue giornate ti sembreranno migliori. Trascorrere il tempo con persone amareggiate ti farà sentire più vecchio e difficile starti vicino.

Non arrenderti alla tentazione di vivere con i tuoi figli o nipoti (se hai una scelta finanziaria, cioè). Certo, essere circondati dalla famiglia sembra fantastico, ma tutti abbiamo bisogno della nostra privacy. Loro hanno bisogno della loro e tu della tua e allora, fallo solo se senti di aver davvero bisogno di aiuto o non vuoi vivere da solo.

Non abbandonare i tuoi hobby. Se non ne hai, creane di nuovi. Puoi viaggiare, fare escursioni, cucinare, leggere, ballare. Puoi adottare un gatto o un cane, coltivare un giardino in cucina, giocare a carte, dama, scacchi, domino, golf.

Esci di casa, incontra persone che non vedi da un po', sperimenta qualcosa di nuovo (o qualcosa di vecchio). L'importante è uscire di casa ogni tanto. Andare nei musei, passeggiare in un parco. 

Parla con toni cortesi e cerca di non lamentarti o criticare troppo. Cerca di accettare le situazioni così come sono.

Dolori e disagio vanno di pari passo con l'invecchiamento. Cerca di non soffermarti su di loro, ma accettali come parte della vita.

Se qualcuno ti ha offeso, perdonalo. Se hai offeso qualcuno, chiedi scusa. Non trascinare con te il risentimento. Serve solo a renderti triste e amareggiato. Non importa chi aveva ragione. Qualcuno una volta ha detto: "Portare rancore è come prendere del veleno ed esporre l'altra persona a morire". Non prendere quel veleno. Perdona, dimentica e vai avanti con la tua vita.

Ridi. Prova a cacciar via le tue preoccupazioni. Ricorda, sei uno dei fortunati. Sei riuscito ad avere una vita abbastanza lunga. Molti non arrivano mai a questa età, non riescono mai a vivere una vita piena.

Cari ultrasessantenni... a questo punto della vita godetevi una vita serena!!! 

Prova ad essere felice.

_dal web_

Piatti di tempi più magri


A San Piero la ciamèmo "panà", già "Rentolà" i ghe dise "panada"... E' il semplice pancotto.

La base è grossomodo simile un po' in tutte le regioni. La differenza la fa solamente qualche "malizia" aggiuntiva, dipende dalle regioni. C'è chi aggiunge qualche ago di rosmarino, chi uova come a Valpegara, chi verdure.

E’ una ricetta semplicissima, antica, dei nostri vecchi, in tempi che il cibo era ancora sacro e non bisognava sprecarlo, men che meno gettarlo!

Si utilizzava il pane raffermo della settimana, lo si spezzettava un poco, mentre intanto si metteva dell’acqua o del brodo sul fuoco in una pentola.

Appena l’acqua alzava il bollore, vi si buttava dentro il pane e lo si lasciava "pipare" anche per un'ora.

Poi lo si condiva solo con poche gocce d’olio o un pezzettino di burro con l’aggiunta di un po’ di formaggio grattugiato.

La "panà" sarebbe un piatto da rivalutare, valido ancora oggi. Era il classico piatto serale dei miei Nonni, in alternativa al caffelatte. Ad una certa età avevano tutti poverini problemi di masticazione in quanto senza denti, nè dentiere... Ma non si preparava solamente per i vecchi senza denti, ma anche per i bambini e per tutta la famiglia, soprattutto per cena, nella fredda stagione, nelle serate buie e uggiose.


La vignetta


 

martedì 28 maggio 2024

Un dialogo un pochino imbarazzante



Ieri Virginia mi ha chiesto: 

"Papà, ma se tu e la mamma vi lasciate chi è che tiene due figlie e chi una?"

Ero in cucina che stavo affettando le cipolle, la domanda mi ha colto di sorpresa.

"In che senso, Virginia?", ho detto.

"Siamo tre sorelle", ha detto, "la terza sorella non potete mica dividerla a metà!"

Mi è venuto da ridere. Stavo per risponderle: "Non ti preoccupare, amore, la mamma ed io non ci lasceremo mai", ma non volevo mentirle, perché so che ogni relazione s'inventa ogni giorno, e il torto più grande che puoi fare a te stesso, e agli altri, è proprio quello di crederti invincibile.

"Virginia", ho detto, "se per caso la mamma ed io un giorno ci separassimo vi vedremmo tutte e tre, un po' io e un po' la mamma, non ti preoccupare."

"Ma in Mrs. Doubtfire il papà vedeva i bambini solo il sabato", ha detto.

"Virginia, certe volte quando due genitori si lasciano possono succedere delle cose", ho detto. "Magari non si sono lasciati bene, ma litigando. Ma la mamma ed io siamo stati sempre d'accordo che, se anche ci lasciassimo, voi verreste sempre prima di tutto. Hai capito? Sempre."

Mi ha fissato in silenzio.

"Papà", ha detto d'un tratto. "Ma l'amore può finire?"

Ci ho pensato un attimo prima di rispondere. 

"L'amore non finisce", ho detto, "sono le persone che cambiano."

"Le persone?", ha detto.

"Virginia", ho detto, "anche gli adulti crescono, sai? Tu adesso sei una bambina grande, sette anni fa eri una bambina piccola. Funziona un pochino così anche per le mamme e i papà. Io quando ho conosciuto la mamma ero una persona diversa, lo era anche lei. L'importante, quando due persone si amano, è riuscire a cambiare insieme o rispettare i cambiamenti dell'altro. I genitori, con i propri figli, fanno proprio quella cosa lì, invece fra loro certe volte non ci riescono. E' per quello che l'amore per i figli è l'unico che non finisce mai."

"Ma tu", ha detto, "quando hai incontrato la mamma, come hai fatto a sapere che era la mamma?"

"Non ho capito", ho detto.

"Come hai fatto a capire che volevi amarla?", ha detto.

"Ah, quello", ho detto. "L'ho capito dopo circa dieci minuti."

"E da cosa?", ha detto.

"Quando ci siamo incontrati la prima volta, si è sollevata i capelli dietro la nuca, sopra la testa, e si è fatta uno chignon senza neanche un elastico, solo annodandoli", ho detto.

"E allora?", ha detto.

"E allora lì ho capito che lei aveva disperatamente bisogno di un elastico", ho detto. "E io dei suoi capelli."

"E tu ce l'avevi, l'elastico?", ha detto.

"No", ho detto, "ma quando la mamma lo ha scoperto ormai mi voleva già bene."

"Papà!", ha detto, "ma allora l'hai imbrogliata."

"Forse un pochino", ho detto, "ma il punto è che la mamma è stata la prima che mi abbia mai fatto venire voglia di cercare un elastico, capisci che intendo?"

Mi ha guardato per qualche secondo.

"Tieni papà", mi ha detto, sfilandosi l'elastico che le teneva su i capelli. "Così tu e la mamma non vi lasciate."

Lei ha riso, io per fortuna stavo affettando le cipolle.


Questo brano è di Matteo Bussola, tratto dal suo libro "Notti in bianco, baci a colazione".



Chi ha tempo non aspetti tempo


Un giorno ti guarderai allo specchio e ti accorgerai di quei capelli bianchi e di quelle rughe sempre più marcate, dei tremolii e degli occhi ormai ridotti a una fessura.

Un giorno ti guarderai allo specchio e ti chiederai dove è finita la tua giovinezza e ti domanderai "come è possibile che sia già quasi finita?"
Un giorno ti guarderai allo specchio e ripenserai a tutti i momenti migliori e peggiori passati, sarai avvolta dai rimpianti e forse da qualche rimorso. Penserai a ciò che hai fatto di buono e a quello che avresti potuto fare in modo migliore, ai sogni realizzati e ai sogni mai raggiunti, alle persone che non hai mai più rivisto per una stupida presa di posizione, alle persone che hai amato e a quelle che se ne sono andate troppo presto per un crudele destino.
Un giorno ti guarderai allo specchio e penserai ai nonni che da piccola vedevi sempre vecchi e ti ricorderai di quando credevi che la vecchiaia fosse una cosa esclusiva dei nonni: "io sarò bambina per sempre" pensavi.
Un giorno ti guarderai allo specchio e pregherai di avere ancora altro tempo, pregherai per la felicità dei tuoi figli e dei tuoi nipoti.
Un giorno ti guarderai allo specchio e saprai che di tempo ne è rimasto poco e farai di tutto per non sprecare nemmeno un attimo di quel tempo residuo o forse ti limiterai ad aspettare, cercando di tenere lontana la paura.
Oggi non sai quando quel giorno arriverà e se sarai abbastanza fortunata da poterti vedere in quello specchio. Quindi l'unica cosa che puoi fare è guardarti allo specchio adesso e dirti :"io voglio vivere". Vivi adesso, vivi il tuo tempo, i tuoi spazi, i tuoi affetti, vivi ogni cosa e ama. Non si torna indietro, ogni istante è unico, ricordalo sempre.
~ Sabrina Ferri ~

I consigli di Elettra


- Stitichezza ostinata in anziani - 


Gli anziani soffrono spesso di stipsi.

L'appuntamento al bagno diventa un argomento dominante nelle conversazioni e angosciante se viene a mancare.

La stitichezza può essere data dal poco movimento, dalla carenza di acqua, dai medicinali e da un'alimentazione inadeguata.

Come aiutare le persone a noi care in questa fase della vita dove sono più fragili?

Preparare qualcosa da bere che sia gustoso con erbe aromatiche e proporre digestivi a fine pasto.

E recuperare un rimedio storico:

Il massaggio alla pancia e ai piedi  con olio essenziale di zenzero.

Miscela anti stitichezza:

Mescolare

2 gocce di zenzero, 2 gocce di camomilla romana in poco olio e massaggiare la pancia in senso orario.

Lo zenzero può essere usato anche per la stitichezza nei bambini.

Per bambini:

1 goccia di zenzero, 1 goccia di mandarino, massaggiare alla sera (è anche rilassante).


Eletta Erboristeria 

Cornedo Vicentino 

La vignetta


 

lunedì 27 maggio 2024

Destino? Sì - no - forse - speriamo...


Quando nasci ti danno un biglietto, indecifrabile, dentro il quale c’è scritto tutto il tuo avvenire. Le malattie, gli amori, il successo, l’insuccesso, gli incontri importanti, c’è scritto tutto lì. Anche il giorno e l’ora della tua morte. È nel ticket, è nel prezzo del biglietto. 

Io non capisco i miei amici quando cominciavano a diventare vecchi, cominciavano a diventare tristi. Perché... non lo sapevi che s’invecchia?

Cos’è? Una novità? Ti devi preparare a tutto, come ti prepari alla vita quando sei giovane. Devi prepararti alla fine della vita, quando sei vecchio, senza disperazione perché è naturale.

Era già scritto.

Andrea Camilleri

Personalmente fra il sì, il no, il forse, scelgo ancora "speriamo". 

Credo che solo una persona dalla fede inscalfibile sostenga al 100% quanto va sostenendo Camilleri, forse accetteremmo tutto meglio. 

Io è da una vita che, per quanti continui, quasi quotidiani interrogativi mi ponga... alla fine riesco solo a trovare la solita identica risposta che mi dò sempre: E' TUTTO UN MISTERO!!!

Da sperare che la morte lo dipani!

Il miele

 



Ci sono enzimi vivi nel miele.

Questi enzimi a contatto con un cucchiaio metallico, muoiono. Il modo migliore per mangiare il miele è con un cucchiaio di legno; se non ne trovi uno, usa un cucchiaio di plastica.

Il miele contiene una sostanza che aiuta il tuo cervello a lavorare meglio.

Il miele è uno dei rari cibi sulla terra che da solo può sostenere la vita umana.

Basta un cucchiaino di miele per sostenere la vita umana per 24 ore.

La propoli che producono le api, è uno dei più potenti antibiotici naturali.

Il miele non ha data di scadenza.

I corpi dei grandi imperatori del mondo venivano sepolti in bare d'oro e poi ricoperti di miele per evitare la putrefazione.

Il termine "luna di miele" deriva dal fatto che gli sposi hanno consumato il miele per la fertilità dopo il matrimonio.

Un'ape vive meno di 40 giorni, visita almeno 1000 fiori e produce meno di un cucchiaino di miele nella sua vita.

Una delle prime monete aveva un simbolo di ape sopra.

Profonda gratitudine all'umile APE! 

web

Primavera insolita


Col fredo chel fà

ciò no riva pi istà

semo  'ncora imbaretà

la borsa del'acqua 

la ze sempre chi tacà

te gela la crapa

e anca pi zò la pianta

dei pìe, co anca el fià

che scapa de boca

el va in nuvoleta

su in cielo de freta

a dir na preghiera

che ne porte 

na parte de primavera.

 _Francesco_

La vignetta


 

domenica 26 maggio 2024

Rinnovo direttivi Pro Loco




A livello Nazionale, nel mese di marzo 2024, si sono tenuti i rinnovi dei direttivi delle Pro Loco, con le votazioni, i cambi, i nuovi inserimenti. 

Anche nelle due Pro Loco del comune di Valdastico, si sono svolte le votazioni che hanno decretato il nuovo direttivo. Le singole mansioni sono poi state decise dallo stesso direttivo, in base a disponibilità e competenze in una riunione apposita. 

Credo sia superfluo dire quanto questi gruppi fanno per il nostro territorio, quanto siano importanti e abbiano bisogno dell’aiuto di molti e del sostegno di tutti. 

Che sia per le sagre Patronali o per le altre occasioni di festa, tante persone danno il loro contributo perché le cose possano funzionare bene e tutto si svolga nel migliore dei modi. 

Ogni volta che si rinnova un Direttivo, è doveroso ringraziare chi per anni ha cercato di fare del suo meglio per portare avanti un’associazione, che ha sempre più rigide regole e nuove linee da seguire, spesso molto impegnative per il Presidente e tutto il gruppo. 

Ogni volta che assisto a questi cambi, il mio pensiero va alle tante persone che si sono impegnate nella Pro Loco di Pedescala in quasi mezzo secolo di vita: tanti individui che con coraggio hanno tenuto in piedi e fatto crescere, una delle realtà  vitali per il nostro paese. 

A loro va il mio pensiero e il ringraziamento perché, se in questo nostro tempo possiamo contare su queste realtà, lo dobbiamo anche a chi prima di noi si è impegnato e quindi è giusto cercare di andare avanti. Ogni persona che ha fatto parte del Direttivo ha sempre cercato, nel modo in cui poteva, di lavorare per il bene del piccolo centro abitato, tenendo a mente che “Pro Loco”, significa “a favore del luogo, per il proprio territorio”. Per questo tanti sono stati e continuano a crescere, interventi mirati a dare aiuti alle famiglie, doni per i bambini, serate culturali, abbellimenti per il paese che interessano svariati campi. Tutto questo richiede sforzi e impegno, perché  i  progetti si possano avverare e diventare reali, c’è bisogno della collaborazione di tutti, c’è necessità  dell’impegno costante e dell’amore per il proprio paese che è il motore trainante. 

Quando poi il Direttivo è formato anche da un gruppo di giovani, c’è speranza per il futuro: nonostante i tanti problemi che possono esserci, i meno giovani danno l’esempio  di dedizione e passione, così che le nuove generazioni possano trarne un buon insegnamento e credo che questo valga per qualsiasi gruppo che si impegna per il bene comune. 

Alcune persone del Direttivo si sono ritirate volontariamente per problemi personali o per lasciare spazio a nuove entrate: al loro impegno e al lavoro svolto va un grande GRAZIE! 

Non posso esimermi dal ricordare tre persone di Pedescala che in questi ultimi due anni ci hanno lasciato, creando un vuoto difficile da colmare, ma lasciando anche il ricordo di un buon esempio. 

Un pensiero, una preghiera e un ringraziamento a Claudio, Mario e Renzo che hanno contribuito a far crescere la Pro Loco con le doti che possedevano, mettendo il loro tempo e la loro esperienza a disposizione della Comunità e che prematuramente hanno terminato la loro collaborazione… 

Ai nuovi Direttivi un augurio: sappiate andare oltre alle divergenze o alle incomprensioni, siate sinceri in quello che dite e giusti in quello che fate, cercando in tutti i modi possibili di lasciare delle impronte fatte di collaborazione, di impegno, di coinvolgimento, di serietà, di lavoro, di condivisione, di allegria e che il fine di ogni decisione che verrà presa, sia sempre e comunque il bene comune.  In ogni azione della vita, anche la più piccola, quello che conta è lasciare tracce che sanno di buono, di bene…, quindi…

BUON LAVORO A TUTTI!!

Lucia Marangoni (Dàmari)

Maggio 2024

La riflessione della Domenica


Per realizzare i propri obiettivi ci sono almeno tre passi fondamentali da fare:

Primo, è importante avere una chiara comprensione dei propri obiettivi, meglio se sono il frutto di una profonda riflessione e conoscenza di sé. 

Secondo, è necessario il coraggio di esprimere questi obiettivi, un atto che richiede una certa ‘audacia’ nel rivelare e condividere le proprie aspirazioni con gli altri, ma soprattutto verso se stessi.

Infine, la fase più decisiva: trasformare le parole in azioni. Questo richiede determinazione, resilienza e la volontà di affrontare anche le inevitabili sfide e ostacoli.

Solo attraverso la chiarezza di intenti, il coraggio e la determinazione del nostro agire, possiamo realmente raggiungere ciò che desideriamo più profondamente.

web



Quanto siamo complicati!!!

 La burocrazia italiana 

spiegata in vignetta.

Se è vero!!!


La vignetta


 

sabato 25 maggio 2024

Filosofia, cultura e...


Abbiamo toccato il fondo? Ieri leggevo un articolo in cui giulia de lellis, l’influencer che ha tenuto una «lezione» alla Bocconi di Milano, raccontava che per avere successo nella vita a una donna basta «essere bella» e saperci «fare». Al diavolo l’istruzione. 

Subito dopo, mi appare un video di un’altra tizia famosa che promuove dei fazzoletti con il suo marchio che costano venti euro a confezione e leggo migliaia, sì avere capito bene... migliaia, di commenti di persone che le chiedono dove poterli acquistare! 

E in quel momento ho pensato: ma che diavolo è successo alle persone? Ecco, vi ricordate la famosa tuta del pentimento della ferragni andata a ruba in ventiquattro ore? Qua non si tratta di superficialità e neanche di stupidità, ma è come se la gente fosse proprio rincretinita.

Ma c’è un’altra cosa che voglio dirvi, e probabilmente ad alcuni darà fastidio, ma voglio dirvela lo stesso. Perché vedete non ho potuto fare a meno di notare una cosa: la maggior parte delle idiozie, i peggiori articoli di gossip e di pettegolezzi riguardano quasi sempre le donne! E allora mi domando: ma è mai possibile che la stampa non voglia e non possa mai dar voce alle tante donne davvero capaci di questo paese? Che quando si parla di «donne di successo» si finisca sempre con il pescare a piene mani tra i modelli più vuoti e desolanti di sempre?

Si parla tanto di «femminismo» e poi le uniche donne a cui si dà voce vengono sempre dal mondo dello spettacolo e delle televisione!  

Ecco, avete mai sentito parlare di Fabiola Giannotti? Di Samantha Cristoforetti? Sono soltanto due donne, l’una alla guida del Cern di Ginevra, l’altra una delle poche astronauta tornata per la seconda volta nello spazio. Queste sono le donne di cui mi piacerebbe leggere! E che dire della Ortese, della Morante e della nostra meravigliosa Deledda? 

Ed è inutile parlare di patriarcato, e iniziare una sorta di guerra contro il genere maschile, che a me personalmente fa rabbrividire, se poi l’università più prestigiosa del paese invita una donna che ha fatto fortuna grazie a uomini e donne e che continua a far parlare di sé grazie alla propria idiozia. 

G. Middei

I consigli di Elettra


- Disturbi alla pancia e altro da frumento -


Mangiamo troppo frumento o il suo estratto, il glutine.

Ne mangiamo ad ogni pasto, direttamente sotto forma di pane, pasta, pizza, piadine, dolci, e anche in mille altri cibi perché usato come addensante, stabilizzante, emulsionante, legante.

Lo troviamo dentro: pane, pasta, dolci, brodo, maionese, salse, pizza, macinati, gelati, birra ecc.

A causa di questa presenza costante e continua molte persone sono diventate sensibili al glutine, hanno sviluppato una sindrome, la  gluten sensitivity.

La gluten sensivity non è celiachia, che è genetica.

La sindrome da gluten sensivity è un disturbo e si manifesta con disturbi come: 

Ipotiroidismo, reflusso, stanchezza, sonnolenza dopo pasto, dermatiti, stitichezza, depressione, peggioramento delle malattie mentali, disturbi al sistema nervoso, colon irritabile, problemi ovarici, artriti, pancia sempre gonfia.

Se sospetti una sensibilità al glutine, non c'è esame che possa confermarti questa cosa. Diventa più semplice fare un periodo a esclusione di glutine (e latticini)  e osservare come ci si sente.

Se stai bene:

Scegli pane fermentato lungamente (a pasta acida o pasta madre) durante la fermentazione le molecole di glutine vengono spezzate.

Usa più spesso polenta, riso, patate al posto delle pasta.

Anche una leggera diminuzione del glutine nella settimana porta benefici al corpo e alla salute.


Elettra Erboristeria 

Cornedo Vic.no

Proviamo a salvare capra e cavoli


Il taglio del prato è un massacro per gli esseri viventi  


Ma possiamo cambiare facilmente e lasciate che vi spieghi.

Il prato all'inglese non è più adatto ai nostri parchi e giardini. Anzi, lo è mai stato? Per mantenerlo verde, occorre molta acqua e per mantenerlo corto, bisogna utilizzare molta energia, sia essa petrolio o elettricità.

Ma c'è anche un altro modo.

Il vostro prato è un ecosistema a sé stante, sì, il vostro prato è un ecosistema a sé stante. Solo che non gli diamo il tempo di fare il suo lavoro.

L'erba ospita insetti, lucertole, rane e persino piccoli mammiferi. 

Però quando tagliamo il prato, tutte queste piccole creature vengono fatte a pezzi e le piante non possono fiorire, privando gli impollinatori di cibo. Di conseguenza, il prato diventa un deserto verde che si consuma non appena arriva l'estate.

Che cosa si può fare allora?

Procedere con uno falcio ragionato.

La rasatura integrata consiste nel tagliare alcuni prati meno spesso per mantenere l'erba alta.

L'idea è quella di creare piccoli sentieri e aree non falciate in tutto il giardino, per creare angoli bucolici intorno agli alberi o alle aiuole.

In questo modo si creeranno dei corridoi ecologici che aiuteranno gli animali del giardino a spostarsi da un nascondiglio all'altro.

È bello e creativo e mantiene il giardino verde, pieno di fiori e vivo.

Le piccole cose che fanno la differenza.

Alzate l'altezza del tosaerba a 10 cm per evitare di tagliare a filo del terreno. In questo modo si crea un nascondiglio per gli animali e si mantiene il prato umido, in modo che non si secchi tanto. 

Dovreste anche tagliare dall'interno verso l'esterno. In questo modo, gli animali possono fuggire senza rimanere intrappolati al centro dell'area tagliata.

Con queste tecniche, tutto il vicinato ammirerà il vostro giardino e funziona anche per i parchi pubblici.

Provare per credere.😊


~Dino Gagliardi-web~

Potenza del nome

[Gianni Spagnolo © 25A20] A ben pensarci, siamo circondati da molte cose che non conosciamo. Per meglio dire, le vediamo, magari anche frequ...