Dicono che sono coincidenze, ma la verità è che nulla accade per caso.
Ogni persona vive “coincidenze”
nella propria vita, a volte curiose, a volte così importanti che
possono cambiare il nostro destino.
Ad ognuno di voi sarà capitata
una casualità che sembrava così improbabile da definirla magica,
come se ci fossero collegamenti tra eventi, persone o informazioni
attraverso fili invisibili che possiamo intravedere solo a volte.
Sicuramente vi sarà capitato che
un libro, uno spot pubblicitario o una canzone risponda a quella
domanda a cui cercavate risposta. Vi sarà successo di pensare di
chiamare una persona e proprio in quel momento di ricevere la sua
telefonata, avrete avuto un incontro inaspettato in un luogo
inaspettato o vi sarà successo di aver trovato la persona giusta
al momento giusto… Questa non è casualità, ma sincronicità, uno
degli aspetti più enigmatici e sorprendenti di questo universo.
Tutto intorno a noi è permeato
di messaggi sottili che a causa della mancanza di attenzione, passano
inosservati ai nostri occhi, non riusciamo a riconoscerli, percepirli
ed apprezzarli.
Quasi fossimo personaggi di un
intreccio, incontriamo spesso la persona o le persone che dobbiamo
incontrare. In momenti di crisi o di grande apertura entra in scena
per caso un personaggio che diventa per noi una delle figure
principali nella storia della nostra esistenza: un coniuge, il nostro
migliore amico, l’amore della nostra vita. In altri momenti, quando
siamo soddisfatti di noi e della nostra esistenza, si manifestano dei
legami che, quasi si trattasse di una forza della natura, sembravano
destinati a emergere. In altri momenti ancora, quando per paura o per
egoismo ci estraniamo dal mondo, gli eventi sincronistici attivano
rapporti che ci circondano con insistenza, ossessivamente,
l’impossibilità di ignorare del tutto i nostri legami con gli
altri. Quando si verificano eventi simili percepiamo più
profondamente la storia che stiamo vivendo, la storia che dice: tu
non sei solo.
Quando noi decidiamo di modellare
la nostra vita sulla base di quello che sappiamo di noi, decidendo
l’intreccio come se fossimo uno scrittore, ci dimentichiamo che, di
noi, sappiamo solo una parte della storia: ci sfugge tutto quello che
è inconsapevole. Ed è l’inconscio che modella la nostra storia.
A tutti prima o poi capita di
vivere una coincidenza incredibile capace di modificare almeno in
parte il corso dell’esistenza: sono quelli che Jung definiva
“eventi sincronistici”, fenomeni in grado di cambiare l’immagine
che abbiamo di noi stessi, il nostro modo di vedere il mondo, di
aprirci nuove prospettive.
Un evento sincronistico,
riflettendo uno stato d’animo interiore, spesso riesce a indicarci
la direzione per noi più giusta.
Imparando a considerare la nostra
vita un racconto dotato di coerenza interna, dove niente succede
senza ragione, potremo imparare a sfruttare le coincidenze per
comprendere meglio noi stessi e per dare alla nostra esistenza
maggiore pienezza.
L’atteggiamento in grado di
creare un evento “sincronistico”, e un lieto fine per la storia
della nostra carriera, è quello che tiene in equilibrio gli aspetti
materiali e non materiali delle nostre motivazioni professionali,
facendo delle nostre attività un modo conscio di affermare chi siamo
e quali siano le cose che riteniamo importanti.
Se la nostra vita è una storia,
come tutte le storie, è composta di vari capitoli. A volte soltanto
una simbolica sovrapposizione tra l’interno e l’esterno, in forma
di coincidenza significativa, è in grado di fornire la scintilla
psicologica necessaria a voltare pagina e iniziare un nuovo episodio
della vicenda che dobbiamo vivere.
Anche nei momenti più bui può verificarsi un evento sincronistico che ci aiuta a trasformare
l’oscurità in un’esperienza di rinascita e di continuità,
dandoci un’ulteriore occasione di ricordare e di dire chi siamo.
Lo psicologo Carl G. Jung è
stato colui che ha coniato il termine sincronicità, facendo
riferimento a “la simultaneità di due eventi legati dal senso, ma
non causalmente”.
Jung ha concluso che vi è un’intima
connessione tra l’individuo e il suo ambiente.
Un’esperienza sincronica viene
di solito nella nostra vita quando meno ce lo aspettiamo, a volte
cambiando la direzione della nostra vita e influenzando i nostri
pensieri. Ma per questo dobbiamo essere ricettivi e attenti al mondo
che ci circonda, creando l’apertura per la possibilità di
sincronicità
Tutto dipende da una forza
potente che ci collega all’universo e favorisce determinate
conoscenze, relazioni e avvenimenti.
Le persone e gli avvenimenti che
compaiono nella vostra vita nascondono importanti motivi, significati
e spiegazioni.
Per questo sbagliamo quando
pensiamo che incontri e rapporti siano casuali: tutto dipende da una
forza potente che ci collega e favorisce determinate conoscenze e
relazioni.
Quanto più siamo consapevoli del
nostro ambiente, tanto più probabile è che la sincronicità attorno
a noi si manifesti, dobbiamo solo essere vigili.
Quando prendiamo coscienza delle
sincronicità, con l’intenzione di farla evolvere per realizzare il
nostro destino, stiamo attuando il Destino Sincronico. Diventiamo
parte attiva nel grande piano creativo, dando uno scopo, un
significato, una direzione, una intenzione alle coincidenze; con le
nostre interpretazioni e conseguenti azioni, trasformeremo le
Sincronicità in Destino Sincronico.
Se scorriamo le circostanze e
manteniamo un atteggiamento ricettivo e aperto, lasciandoci
trasportare dalla nostra intuizione e dalla nostra saggezza interiore,
si aprirà un “magico” che ci offrirà l’esperienza della
sincronicità. Se ascoltiamo i messaggi che ci vengono inviati
possiamo fare di questi messaggi una buona guida per la nostra
vita.
Se adottiamo un atteggiamento simbolico nei confronti della
nostra vita, esplorando il significato di ciò che ci succede, e
quindi attiviamo la nostra capacità di creare una totalità a
partire dagli eventi accidentali e diversi che ci capitano, ci
accorgeremo che indipendentemente dall’intreccio,
dall’ambientazione e dai personaggi, maggiori o minori che siano,
nelle storie della nostra vita niente succede per caso.
Non c’è bisogno di essere
poeti per intuire che l’Universo, o per lo meno la nostra Terra, ci
parla in ogni modo possibile.
Ogni rapporto è una specie di
sincronicità: un evento unico in cui un incontro esterno di
individui assume rilevanza emotiva, simbolica e trasformativa. Molti
degli eventi mostrano che siamo collegati agli altri con legami molto
più forti di quanto spesso non siamo in grado di riconoscere, e che
ognuna delle coincidenze significative conferma il concetto junghiano
di inconscio collettivo, secondo cui ogni essere umano condivide a
livello psicologico e spirituale un legame con tutti gli altri
esserei umani.
Frasi fatte come “Ti succederà
quando meno te lo aspetti” riflettono una verità: nel momento in
cui siamo più concentrati, oppure più aperti, rispetto ai nostri
limitati progetti, attiviamo nell’intreccio della nostra vita una
fase di grandi potenzialità.
Come ha scritto Paulo Coelho
nell’Alchimista:
«Per arrivare fino al tesoro
dovrai seguire i segnali.
Dio ha scritto nel mondo il cammino che
ciascun uomo deve percorrere.
Dovrai soltanto leggere quello che
ha scritto per te».
Quante volte nella vostra vita
avete detto: «È un segno del destino!»?
Ma sapete che cosa
significa? Ci avete mai pensato? Significa che tutti siamo convinti
che l’Universo mandi dei segni… ogni volta che avviene una
coincidenza è come se Dio compiesse un miracolo restando anonimo..
Voglio riportarvi questo testo
del famoso iniziato del secolo scorso Omraam Mikhaël Aïvanhov, che
ha lasciato scritto quanto segue:
Benché la Terra sia altamente
popolata, molte delle angosce percepite dagli esseri umani derivano
dalla sensazione di essere stati proiettati nel mondo come in un
deserto dove si trovano soli, smarriti, senza nessuno che risponda
alle loro domande e alle loro richieste!
Ebbene, no, essi non sono soli, e
se ne renderanno conto il giorno in cui prenderanno coscienza che
fanno parte di un tutto, che questo «tutto» è vivo e che, essendo
vivo, possono avere ininterrottamente scambi con esso: se parlano, da
qualche parte ci sono sempre delle creature che li sentono e che
rispondono.
Per tutto quello che facciamo,
diciamo o chiediamo, riceviamo risposte: conferme o obiezioni,
approvazioni o condanne.
Il mondo invisibile è
continuamente presente, qui, intorno a noi: ci guarda, ci ascolta e
ci dà sempre delle risposte. Il suo linguaggio, molto diverso dal
nostro, non è di facile comprensione; e sta a noi interpretare.
Il mondo invisibile ci risponde
sempre. Ecco l’origine di segni e coincidenze.
Se volete che una coincidenza
significativa cambi la storia della vostra vita, vagabondate a caso
per il mondo e siate pronti ad accogliere qualsiasi cosa la vita vi
offra. L’imprevista svolta degli eventi potrebbe costituire il
colpo di scena in una storia nella quale non ci eravamo ancora
accorti di essere dei personaggi.
(fonte:aprilamente)