Ogni individuo, durante il suo percorso di vita, scrive su pagine bianche la sua storia. Che sia lunga o corta, ogni storia contiene qualcosa di unico e speciale: parla di vita vissuta, di gioie e dolori, di emozioni e fatiche. Ogni storia è preziosa, ogni pagina scritta è un frammento tra tante vite, eppure quel frammento è come una pietra preziosa.
Sabato 13 maggio 2023, a Pedescala, Olga Bernar ha festeggiato un compleanno bello tondo: 100 anni di vita!
Le campane hanno suonato a festa e tante persone sono andate a farle visita per portarle gli auguri; anche il Sindaco, il Parroco, un rappresentante della Pro Loco e dell’Amministrazione Separata di Pedescala, l’hanno salutata e omaggiata con delle composizioni floreali.
Credo che per Olga sia stata una giornata veramente “piena” com’è giusto che sia quando si festeggia il centenario, ma più di tutto credo sia stata grata di essere arrivata a questo giorno in maniera quasi autonoma. Il giorno successivo, domenica, è stata celebrata una S. Messa di ringraziamento e poi al Portego, i famigliari hanno offerto un rinfresco per festeggiare anche con tutto il paese.
Ha ricevuto visite, telefonate e in quel giorno c’è stata tanta gioia per la sua famiglia: Olga ha la fortuna di essere ancora a casa sua, accudita dai figli e attorniata dai nipoti e pronipoti, avvolta da tanto affetto.
100 anni sono un bagaglio importante e per questo, grazie agli appunti della figlia e della nipote più grande, vorrei raccontare la sua storia.
“C’era una volta una ragazzina di 12 anni, che andava a custodire le mucche a Roana, partiva a piedi da Barcarola e si recava con la mamma in Altopiano, dove restava per i cinque mesi estivi, ricevendo 10 franchi al mese. Cresciuta, ha lavorato da alcune famiglie come donna di servizio a Verona, Milano e Schio per mettere da parte i soldi per “farsi” la dote; quando è arrivato il momento è andata per prelevarli, purtroppo non le sono bastati perché in quel periodo c’è stata una grande inflazione. Davanti a casa sua, passava spesso un ragazzo, Giovanni Dal Pozzo di Pedescala che faceva il carrettiere; con il suo cavallo trasportava un po’ di tutto e dopo un periodo di corteggiamento chiese alla giovane di sposarlo e lei acconsentì subito, anche perché il ragazzo viveva da solo e aveva bisogno di una mano in casa. Così Giovanni e Olga si sono sposati il 26 maggio 1945 e dal loro matrimonio sono nati tre figli: Eros, Vanna, Udilla.
La vita quotidiana era semplice, come quella di tutti a quel tempo: coltivare la terra, allevare conigli e galline, avere una mucca e una capra, fare il fieno, procurare la legna e tanti piccoli lavori indispensabili per mandare avanti la famiglia.
Giovanni a 42 anni si ammala e non riesce più a lavorare, ma Olga, nonostante le difficoltà, non ha fatto mancare nulla ai figli e al marito. Nel 1989 Giovanni muore e nel 2000, perde anche la figlia Udilla che aveva 45 anni; la vita di Olga continua nonostante il dolore e le preoccupazioni, ma con i famigliari che le sono stati vicini con il loro affetto, è riuscita ad andare avanti per tutti questi anni, arrivando quasi incredula a compirne 100! E la storia continua...”
I ricordi di Hellen, la nipote più grande, sono intrisi dell’amore di una nonna sempre presente, sono ricordi coccolosi che rallegrano il cuore perché sono fatti di tanti momenti insieme, dove gli insegnamenti ricevuti tornano più forti di un tempo e le immagini degli anni felici della giovinezza si fanno più nitide, mentre la certezza di assomigliarle, diventa fierezza e ringraziamento. Mi è piaciuto l’esempio che Hellen ha fatto della nonna: la paragona a una rosa, un po’ “rùstega” come sono le rose, con un cuore buono come i suoi fiori, ma che ha messo le spine per proteggersi dagli eventi difficili della vita, ma che è sempre lì, pronta a rifiorire dopo ogni batosta, dopo ogni tempesta. È bello quando i ricordi di una nipote sono così colmi d’amore, si può scoprire di quante piccole attenzioni è avvolto un rapporto, della sintonia che c’è fra di loro, di quanto sia stato importante avere una nonna vicino per tutti questi anni, ed è una fortuna che non capita a tutti. Raccontando questa semplice storia, ho pensato che ogni persona che ha vissuto il secolo scorso, ha un’esistenza speciale che meriterebbe di essere scritta, perché in ogni storia ci possono essere insegnamenti di vita e si può comprendere quanto a volte ci si lamenta per cose di poco conto, dimenticandosi di ciò che di bello e buono abbiamo intorno.
Certo è che Olga ha raccolto in un grande libro tante pagine, tante stagioni sono passate tra le pieghe della sua vita, ha visto la guerra, la fame e tutto quello che si può aver vissuto nel secolo scorso e che ha segnato l’esistenza di tante persone. Per lei, gli auguri perchè ci siano ancora tante pagine da scrivere, giorni da passare in salute e con accanto le persone importanti della sua vita, quelle che le sono vicine in ogni momento e che le possono dare la serenità che merita, facendole sentire quanto la sua testimonianza di vita sia importante.
Lucia Marangoni (Dàmari)
Par i 100 ani de la Olga
Ma che festa in sto giorno
tanta gente tuto intorno
ala Olga, tuta elegante,
par sta data inportante!
Tanti xè i auguri che la gà ciapà
par el so secolo d’età,
i parenti e i amici ghè xè sta intorno
par far più belo sto gran giorno.
100 ani i xè tanti,
ma se pol ancora ‘nare vanti,
se l’animo xè contento,
no se sente el passar del tempo.
Insieme co la so famejà,
fiui e nevùdi, nà meraveja!
La gà passà un giorno pieno de emossiòn
con tanti che ghè gà fato le congratulassiòn!
Parchè rivare a 100 ani,
anca se con tanti afani,
anca se fasendo fadiga,
no xè roba che tuti ghe riva.
Le canpane le gà sonà dopo mesogiorno
le se gà sentie tuto intorno,
anca el sior Paroco e le Autorità
a casa de la Olga i xè ‘ndà!
Con gran massi de fiuri
e biglieti co i auguri,
e anca nà Messa par pregare
el Signore e la Madona, ringrassiare.
Ala Olga ghè femo tanti auguri
chè i sia ancora boni i tenpi futuri,
che ogni giorno che vegnarà
la sia senpre ben cocolà!
Tanti auguri de bon conpleano,
chè no rive nessun afano,
che insieme ai so parenti
la vive ancora tanti giorni contenti!
Lucia Marangoni (Dàmari)
Pedescala 13 maggio 2023