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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

"Realtà moderne"

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  di Michele Serra C’è una nuova figura sociale della quale si parla spesso. È il driver, in motorino o in bicicletta, che con la neve, il freddo, la nebbia, e in estate sotto la canicola, deve consegnare la pizza. È pagato poco, quasi sempre un precario, non ha garanzie. Facciamo bene a preoccuparci per lui. Ma dimentichiamo sempre di parlare di chi sta decisamente peggio di lui. Di chi, nella scala sociale, sta sotto di lui. Il più disperato. Il più solo. Quello di cui nessuno parla mai. È quello che ha ordinato la pizza. È chiuso in casa da una settimana. Non esce quasi mai. Digita. Ha le occhiaie fatte di pixel, ormai. Per lavarsi la faccia deve usare un detergente per il computer. Sotto casa, proprio nella sua via, ci sono due pizzerie, una cinese, una giapponese e una cinogiapponese, sta per aprire anche una giappocinese, e poi ci sono tre bar, una paninoteca, perfino un kebab. Nemmeno troppo unto. Ma lui non ci va. Il cibo se lo fa consegnare in cella, come un carcerato. An...

Flora e Fauna

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  Passati i giorni della merla, e lusingata dal proverbio sulla candelora che, comunque sarà il tempo, dall'inverno sèmo fora... io inizio sempre a sentire "odore di primavera". Sarà per lo spuntare timido di qualche anemone o primula, bucaneve od elleboro, favorito da inverni oramai non più rigidi come un tempo. Erroneamente noi chiamiamo bucaneve l'elleboro, ma in realtà il vero bucaneve sono le campanelline della prima foto. Esiste anche l'elleboro verde che io quando lo vedevo pensavo al bucaneve "nà vanti", invece no, è un elleboro verde😊 Questo fiore invernale è chiamato comunemente Rosa di Natale. Appartiene alla famiglia delle Ranuncolacee. Esistono diverse specie: l'Helleborus niger ( o rosa di Natale), l'Helleborus viridis (= elleboro verde), l'Helleborus foetidus (="cavolo di lupo"), l'Helleborus Purpurascens (le sue foglie hanno un colore vere chiaro ed i suoi fiori sono grandi di colore violetto), l'Helleborus ...

Filosofia, cultura e...

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Avere un’opinione è un reato? Oggi sembra esserci un unico pensiero, un solo modo corretto ed accettabile di vedere le cose, che viene propagandato da quella che viene chiamata l' informazione . Chiunque si discosti da tale linea, viene accusato, non di avere un’opinione contraria, giusta o sbagliata che sia, ma di promuovere la disinformazione . E la disinformazione merita di essere censurata . Mentre i fatti possono essere veritieri o manipolati, la nostra interpretazione di determinati fatti, di determinati eventi, rientra nella sfera delle opinioni. Vi sono opinioni valide, opinioni intelligenti, opinioni terribilmente ingenue o addirittura cattive, ma le opinioni sono appunto opinioni: espressione di quella sfera soggettiva che fa parte del nostro IO , del nostro vissuto personale, del nostro particolare percorso intellettuale. Quando si stabilisce cosa dobbiamo pensare, quali opinioni sia lecito avere, come dobbiamo o possiamo pensare, quando si viene a creare una sorta di M...

Letto qua e là

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  Purtroppo a breve sarà  anche questo un problema 😔

Assemblea annuale alpini

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Snoopy: il Jolly del Blog

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Il buon Snoopy, da quando ha avuto spazio sul giornale di Vicenza ed è venuto a sapere che era pure il portafortuna degli astronauti statunitensi, si è ringalluzzito parecchio e ha preteso di avere una paginetta tutta sua. Ha litigato con Tobia e pure con Woodstock e non parliamo delle liti serali col gatto dei Vicini. Ha detto che per fare da "stropabusi" è capace di farlo anche da solo! Seguiamo il suo "emme" e assecondiamolo...😊 29 - 30 - 31  "i giorni della merla" Inverni rigidissimi furono quelli del 1606, 1709 e 1788. Di quest'ultimo perdura il ricordo in qualche canzone popolare. La Laguna geló al punto che da Venezia si potesse raggiungere a piedi quel tratto di tre chilometri e mezzo che la separa dalla terraferma. Ci furono problemi per gli approvvigionamenti, e il Governo per l'occasione lasció entrare liberi da dazi, vino, carne e ogni genere di commestibili. Sulla Laguna ghiacciata, dopo aver assistito ai più vari spettacoli, gente di...

La mitica panchina di MARDIFAIA

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Percorrendo il sentiero dei Girolimini che parte dalla Madonna dell'Angelo a Piovene Rocchette, si raggiunge in meno di un'ora e trenta la mitica "panchina di Mardifaia" dove si può godere di un panorama incantevole. Proseguendo il sentiero si può raggiungere la cima del monte Summano in un'ora circa.

Ténti ale peche

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  Percorrendo i sentieri nostrani può capitare d'imbattersi nelle tracce degli animali che popolano il nostro territorio. Soprattutto sul terreno innevato, non sarà difficile riconoscere la bestiola dalle tracce che lascia, utilizzando lo schemino qui illustrato. Dal grande cervo, al neo arrivato cinghiale, passando per il più tradizionale camoscio, per finire alla fauna più minuta come volpi e scoiattoli. Sono perlopiù animali schivi e guardinghi, che difficilmente si lasciano sorprendere dagli umani, anche perché hanno generalmente abitudini notturne. Solo l'ultimo animale ha ritmi di vita affini agli umani e una diffusione così capillare che non è raro imbattervisi. Le sue tracce sono le più facili da riconoscere, anche da parte di chi non riesce a memorizzare bene le differenze fra quelle dei vari ungulati. le sue sono tracce permanenti, ma sempre diverse: solo la testa è sempre quella.

Letto qua e là

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Il ponte di Pedescala

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Oggi sicuramente innescherò polemica io...😖😖😖 Però mi piacerebbe sentire anche qualche vostro parere in merito. Sabato scorso verso le 10, mi trovavo sul ponte pronta per uscire a sinistra e, intanto che attendevo che transitasse qualche auto proveniente da destra, mi arrivano delle auto a sinistra: 3 con la freccia per entrare a Pedescala, quindi ferme. A destra nessuna auto, quindi provo ad uscire. La quarta auto stava sorpassando contemporaneamente alla mia uscita . Ci è mancato molto, ma molto poco che... e, non so a voi, ma a me questa "situazione" NON è assolutamente la prima volta che capita!!! A mio ricordo altre 3/4 volte di sicuro. Durante le festività natalizie, verso le 18:30 di una domenica, rientravo da Arsiero, ed entrare nel ponte era impossibile, perché tutte le auto che scendevano dal Piovàn s'infilavano nel ponte per girare a sinistra senza dare la possibilità di entrare a chi proveniva da Arsiero.  Ovviamente, c'era pure la solita colonna che sc...

Un capolavoro di film

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“Comincia il gioco, chi c'è c'è, chi non c'è non c'è. Si vince a 1000 punti. Il primo classificato vince un carro armato vero. Beato lui. Ogni giorno vi daremo la classifica generale da quell'altoparlante là. All'ultimo classificato verrà attaccato un cartello con su scritto 'asino', qui sulla schiena. Noi facciamo la parte di quelli cattivi cattivi che urlano, chi ha paura perde punti. In tre casi si perdono tutti i punti, li perdono: 1) Quelli che si mettono a piangere; 2) Quelli che vogliono vedere la mamma; 3) Quelli che hanno fame e vogliono la merendina, scordatevela! È molto facile perdere punti per la fame. Io stesso ieri ho perso 40 punti perché volevo a tutti i costi un panino con la marmellata. D'albicocche. Lui di fragole. Ah, non chiedete i lecca-lecca perché non ve li danno: ce li mangiamo tutti noi. Io ieri ne ho mangiati 20. Un mal di pancia. Però erano buoni. Lascia fare. Scusate se vado di fretta, ma oggi sto giocando a nascondino, ...

L'avarizia

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Umberto Galimberti L'avarizia è il più stupido dei vizi capitali perché gode di una possibilità, o se si preferisce di un potere, che non si realizza mai. Il denaro accumulato dall'avaro, infatti, ha in sé il potere di acquistare tutte le cose, ma questo potere non deve essere esercitato, perché altrimenti non si ha più il denaro e quindi il potere a esso connesso.  Quando il denaro diventa il fine ultimo, tutti i beni che non sono di natura economica come l’intelligenza, la cultura, l’arte, la forza, la bellezza, l’amore, per l’avaro cessano di essere valori in sé, perché lo diventano limitatamente alla loro convertibilità in denaro. Ma allora perché essere avari? Da quale angoscia si difende l’avaro?  L’avaro ha il terrore del futuro, da cui si protegge scegliendo un potere più raffinato, un potere che non si esercita nel presente, ma che nel futuro può essere esercitato in qualsiasi momento. Di questa possibilità gode l’avaro e la protrae fino al giorno della sua morte, che...

Per non dimenticare

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Foto varie

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  foto di Michele Toldo

A Montepiano alla Casa del Pastore "sfilate osè"...

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 Sanno di averlo carino  "il lato B"  e ben fanno  a metterlo in mostra... 😊😊😊

Servizio di ortofrutta a Pedemonte

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Dal gruppo WhatsApp "Pedemonte Informa" dell'Amministrazione Comunale: 🍎🍐🍊🍋🍌🍇🍉 *Ortofrutta a Pedemonte* 🍎🍐🍊🍋🍌🍇🍉 Si avvisa la popolazione che *da lunedì 30 gennaio* sarà a disposizione un servizio di ortofrutta che farà tappa in ogni frazione, partendo da Casotto alle ore 13.30, passando poi per Scalzeri, Longhi, Brancafora, Ciechi e Carotte. Si precisa che la scansione oraria è da considerarsi provvisoria.

Flora e Fauna

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Troviamo ancora qualche brandello di tempo per poter ammirare le meraviglie della natura? L'alchechengi per esempio, io lo trovo di una bellezza unica, sia nel pieno della fioritura che d'inverno! foto di Franca Rocchetti

Corso per usare in sicurezza la motosega

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El gronbiàle dela nona

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[Gianni Spagnolo © 23A7] Ve lo ricordéu el gronbiàle dele None? Grando fa on tarlisòn, co le scarsèle che ghe stava rento de tuto, màssima el fassoléto da naso, grando anche èlo e bon par tuti i usi. Lo scopo primario del grembiule delle nonne, il nostrano gronbiàle , era ovviamente di proteggere gli abiti, in tempi in cui i lavaggi non potevano essere troppo frequenti. Serviva poi per innumerevoli usi, a seconda delle attività di chi lo indossava; eccolo quindi fungere da: Sugamàn improvvisato; Comoda protezione per voltare el caliéro o estrarre la padella dal forno; Veloce protezione per evitar di scottarsi riempendo la flassa; Portar su i uvi dal punàro; Portar su le sìcole pal fogo; Tor sù la roba dal’orto; Tor do fighi, pumi, piri e ùa e tor su le nose; Netàr le téghe e sernìre i fasùi; Tegnér su i gémi; Sugàrghe le lagrime ai bocéte; Netàrghe face e oci ai popi, bagnadoghe on cantonsèlo co l’acua; Scòndare i tosatéi pì timidi co rivàva gente par casa; Tirar do le terajine e netàr...

Mondo Sanità

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I nodi della sanità vanno affrontati  strutturalmente 24/01/2023  Gentile Direttore, La violenza nei pronto-soccorso e nelle sedi di guardia medica, le aggressioni ai sanitari suscitano l’interesse della politica quando diventano fatti di cronaca. Solo allora ci si premura di intraprendere soluzioni d’urgenza, raffazzonate, che più che essere utili per le vittime del sistema riempiono di titoloni le prime pagine dei quotidiani. Ma si è mai chiesta la politica, si sono mai chiesti gli amministratori quali sono le cause del fenomeno crescente che mina la sicurezza dei lavoratori della sanità nel settore dell’urgenza e dell’emergenza? Da molti anni la politica sanitaria delle compagini di governo che si sono avvicendate ha tagliato in modo trasversale le risorse del SSN: riducendo posti letto negli ospedali e nelle altre strutture di ricovero, stremando il personale con il blocco del turnover, chiudendo molte sedi di pronto-soccorso. Si è così  progressivamente compromessa l...

Vuoti incolmabili

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Questa scultura  si chiama " VUOTO "  è stata creata da un padre  nel tentativo di far capire  come ci si sente  a perdere un figlio.

Avvisi funebri (FC)

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MIX: di tutto un po'...

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Ricordate l’espressione: «fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza?» Dante le fa dire ad Ulisse. Sono forse le parole più celebri dell’intera Divina Commedia. Ma cosa significano? Che cosa vi sta dicendo Ulisse? Ecco è molto semplice: vivere per mangiare, respirare, soddisfare i bisogni primari della vita, significa vivere come animali. Non essere niente di più. In tanti scelgono questa sorta di vita: non pensano, fanno ciò che tutti fanno, non hanno curiosità, non hanno passione, si limitano a sopravvivere, capite? Dante invece vi sta dicendo: non vivete come bruti, perché non siete nati soltanto per questo!  Ricordate le parole di Kant: abbi il coraggio di servirti della tua intelligenza? Più di duemila anni prima  invece un altro grande filosofo diceva: conosci te stesso. Il conosci te stesso di Socrate, il Sapere aude di Orazio (osa sapere!) vi stanno dicendo la stessa identica cosa. La vostra missione su questa  terra è di arricchire il ...

Avvisi funebri (FC)

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