lunedì 14 febbraio 2022

MIX: di tutto un po'...


UOMO DEL MIO TEMPO

(Salvatore Quasimodo)


Sei ancora quello della pietra 

e della fionda,

uomo del mio tempo.

 

Eri nella carlinga,

con le ali maligne, 

le meridiane di morte,

t'ho visto - dentro il carro di fuoco,

alle forche,

alle ruote di tortura. 


T'ho visto: eri tu,

con la tua scienza esatta 

persuasa allo sterminio,

senza amore, senza Cristo. 


Hai ucciso ancora,

come sempre, 

come uccisero i padri,

come uccisero gli animali 

che ti videro 

per la prima volta.


E questo sangue odora 

come nel giorno

quando il fratello 

disse all'altro fratello:

"Andiamo ai campi". 


E quell'eco fredda, tenace,

è giunta, fino a te, 

dentro la tua giornata.


Dimenticate, o figli, 

le nuvole di sangue.

Salite dalla terra, 

dimenticate i padri:

le loro tombe 

affondano nella cenere,

gli uccelli neri, il vento, 

coprono il loro cuore.

Una riflessione amara su come la tecnologia e la scienza non siano state in grado di migliorare il comportamento  umano

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