118 – Trentino Emergenza (per capirne di più)
STORIA - Nel 1959 la provincia di Trento decide di dotarsi di un gruppo di volo di elicotteri per svolgere compiti di soccorso, protezione civile e trasporto di personale e materiale ai rifugi alpini non dotati di collegamenti con il fondovalle.
Aeromobili attualmente in flotta
N° 2 Eurocopter
AS350 B3 Écureuil (I-TNLD= lima delta e I-TNAA=
alfa-alfa)
N° 1 Eurocopter
SA365 N3 Dauphin (I-TNBB=bravo-bravo)
N° 3 AgustaWestland
AW139 (I-TNDD=delta-delta, I-NOST= sierra-tango, I-
TNCC= charlie-charlie attualmente
in riparazione)
Nel
2011 sono stati
introdotti anche due AgustaWestland
AW139. L'attrezzatura medica consente di intervenire in
ambienti particolari e di compiere alcune operazioni di primo
soccorso già a bordo dell'eliambulanza ed è composta in particolare
da set di intubazione, presidi per infusione e di medicazione,
farmaci per l'urgenza, attrezzature varie per l'immobilizzazione,
monitor defibrillatore e assi spinali di tipo tradizionale e in
carbonio ripiegabili e radiotrasparenti e da attrezzature specifiche
per il recupero e il trasporto degli infortunati.[7]
Per le attività antincendio dispone di tre benne antincendio Bambi
Bucket e due benne
antincendio rigide tipo Chadwick; per il servizio antivalanga
viene utilizzata una campana Daisybell in cui viene creata un'onda
d'urto miscelando idrogeno
ed ossigeno,
contenuti in due bombole separate. Altre attrezzature per il
trasporto materiali sono tre benne per cemento e varie tipologie di
reti e corde. Per la manutenzione e il controllo dello stato
operativo degli aeromobili vengono utilizzati sistemi di
bilanciamento e di equilibratura dei rotori, sistemi di controllo dei
componenti del pilota automatico e attrezzatura di verifica circuiti
anemobarometrici.
Personale operativo e amministrativo
Fanno parte del
nucleo operativo dodici piloti, dieci tecnici, quattro coadiutori
di volo, tre impiegati e un accountable
manager. Responsabile operativo è il comandante Piergiorgio
Rosati, responsabile amministrativo, con funzione di accountable
manager e della certificazione è l'Ing. Ivo Erler.
Compiti istituzionali
Le attività di
volo sono costituite per più del 60% da operazioni di soccorso, dei
quali circa il 48% primario e il 15% secondario; circa il 15% dei
voli è compiuto per attività del nucleo elicotteri, circa il 14%
per la provincia autonoma di Trento, circa il 6% per enti pubblici,
circa il 2% per i vigili del fuoco mentre meno dell'1% di interventi
sono per incendi boschivi.
Trentino Emergenza 118
Direttore: Oliviero
Francesco Valoti
Dirigenti medici
Presentazione
- Trentino Emergenza è la struttura dell'Azienda provinciale per
i servizi sanitari che assicura gli interventi di emergenza sanitaria
a favore di tutta la popolazione.
Trentino
Emergenza inoltre gestisce i trasporti sanitari non urgenti a carico
del Sistema Sanitario Provinciale - quali dimissioni, ricoveri,
trasferimenti - su proposta motivata del medico curante e secondo la
normativa provinciale vigente.
Attività
- Gestione degli intervento di emergenza sanitaria in ambito
extraospedaliero. Soccorso di base e avanzato. Trasferimento
interospedalieri assistiti a bordo di autoambulanze attrezzate.
Gestione dei
trasporti sanitari non urgenti, secondo la vigente normativa
provinciale.
Accesso
al servizio - Trentino Emergenza è la struttura dell’Azienda
provinciale per i servizi sanitari che assicura gli interventi di
emergenza sanitaria a favore di tutta la popolazione. Il Servizio è
sempre operativo, è gratuito e viene attivato mediante una semplice
telefonata.
Quando
attivare Trentino emergenza
Quando è
necessario soccorrere una o più persone, vittime di incidente o di
malore.
Come
attivare Trentino emergenza
Comporre il
numero 112 da qualsiasi telefono, risponde un primo operatore della
Centrale Unica di Risposta che in circa 15 secondi richiede minime
informazioni per localizzare l’utente e comprendere di cosa
necessita, mantenendolo in linea viene messo in contatto con un
secondo operatore (un infermiere) che raccoglie tutte le informazioni
sanitarie e attiva i soccorsi - la telefonata è gratuita. Esporre
con calma la richiesta agli operatori delle centrali operative.
Come
collaborare e cosa riferire agli operatori di centrale
Cosa è
successo - incidente stradale, sul lavoro, agricolo, ecc.,
malore in casa, in ufficio, scuola, ecc.. Dove è
successo - indirizzo preciso (comune, località, via e numero
civico, riferimento a piazza, chiesa, campo sportivo in modo da
permettere ai soccorritori di individuare più rapidamente il
luogo). Numero delle persone coinvolte e loro condizioni -
parlano, sono coscienti, respirano, segni esterni di emorragie
e fratture. Lasciare il recapito telefonico se
richiesto. Tenere libero tale telefono dopo la chiamata per
poter essere richiamati dalla Centrale Operativa Sanitaria in caso di
bisogno. Attendere che sia l’operatore della Centrale
Operativa a chiudere la comunicazione, facendo molta attenzione a
tutte le richieste e ai consigli o indicazioni fornite.
Cosa
fare dopo la chiamata
Rimanere accanto
alla vittima, disponibili a seguire le eventuali istruzioni da parte
dell’operatore della Centrale Operativa Sanitaria. Inviare
possibilmente qualcuno sulla strada ad attendere i soccorritori per
poterli condurre più rapidamente possibile sul paziente.
Per
richieste di trasporto sanitario non urgente
In taluni casi
il cittadino può avere bisogno di richiedere un trasporto con
ambulanza in circostanze di non emergenza. La normativa
provinciale prevede: trasferimento da ospedale a
ospedale (viaggio a carico del paziente se richiesto per
avvicinamento o per scelta personale del paziente; viaggio a
carico dell’Ente quando richiesto e giustificato dalla necessità
di effettuare accertamenti diagnostici o interventi terapeutici che
non possano essere effettuati all’interno
dell’Ospedale); dimissione dall’ospedale (viaggio a
carico del paziente se residente fuori provincia, viaggio a
carico dell’Ente, con richiesta del medico di Unità operativa, per
i cittadini residenti in provincia di Trento).
La prenotazione
dell'ambulanza e ulteriori e più particolareggiate informazioni sul
servizio e sulle tariffe urgenti si possono ottenere al Numero
verde 800 070 080.
Il servizio,
coordinato da Trentino Emergenza 118, garantisce il raggiungimento di
qualsiasi zona della regione in un massimo di quindici minuti.
Il personale sanitario è composto da quindici medici
anestesisti/rianimatori
e tredici infermieri, tutti con certificazione HEMS,
SAR e
HHO;
sono al servizio anche diciannove tecnici dell'elisoccorso del CNSAS
della delegazione di Trento, quindici unità cinofile addestrate ad
operazioni con elicotteri e unità SAF
dei vigili del fuoco.[1]
Antincendio
Il servizio è
svolto in collaborazione con il corpo
dei vigili del fuoco della provincia di Trento che decide
l'impiego degli elicotteri in particolare in quei casi in cui il sito
sia di difficile accesso da parte delle unità terrestri. In questi
casi l'elicottero viene equipaggiato con un Bambi
Bucket di circa mille litri
di capacità e può rifornirsi di acqua in bacini naturali o in
vasche predisposte.
Antivalanga
In caso di
condizioni meteorologiche che possono favorire la formazione di
valanghe, gli "Ecureuil" possono essere equipaggiati con
delle campane detonanti, le Daisybell,
in grado di smuovere gli strati superficiali della neve e creare
valanghe in situazioni controllate. Le operazioni sono svolte dai
nivologi del
Servizio
prevenzione calamità pubbliche.
Trasporto
Il servizio di
trasporto persone e materiali è stato il primo ad essere svolto, in
particolare per il rifornimento dei rifugi ad alta quota non serviti
da collegamenti carrabili con il fondovalle e il relativo recupero
dei rifiuti. Il Servizio
prevenzioni rischi e metereologico si avvale degli elicotteri per
raggiungere le centraline di rilevamento per operazioni di routine o
di manutenzione.
Attrezzature
L'esemplare marca I-PATE durante la
simulazione di un intervento in Trentino
centrale unica emergenza: risposta alla chiamata in 4 secondi
In occasione della Giornata Europea del
Numero unico di emergenza, circa 250 sono stati i visitatori che
hanno visitato in questi giorni la Centrale 112 di via Pedrotti, un
flusso di cittadini interessati a scoprire "dal di dentro"
il funzionamento del servizio e che ha obbligato a raddoppiare le
visite guidate. Ad oggi la CUR-NUE (Centrale unica di risposta -
Numero unico europeo) ha ricevuto quasi 170mila chiamate.
TEMPI
Tempo medio di attesa: 7 secondi
Tempo di processo (intervista telefonica): 35 secondi
Tempo di impegno (dalla risposta al passaggio alla centrale di secondo livello): 84 secondi
Tempo medio di attesa: 7 secondi
Tempo di processo (intervista telefonica): 35 secondi
Tempo di impegno (dalla risposta al passaggio alla centrale di secondo livello): 84 secondi
MESE
Con più chiamate: agosto 2017 n. 28.010 (media 904 al giorno)
Con meno chiamate: settembre 2017 n. 16.452 (531 al giorno)
Con più chiamate: agosto 2017 n. 28.010 (media 904 al giorno)
Con meno chiamate: settembre 2017 n. 16.452 (531 al giorno)
NUMERO CHIAMATE
Maggior afflusso dalle ore 10 alle ore 21, con media di n. 50 chiamate/ora
Minor afflusso tra le ore 4 e le ore 6, con media di n. 10 chiamate/ora
Maggior afflusso dalle ore 10 alle ore 21, con media di n. 50 chiamate/ora
Minor afflusso tra le ore 4 e le ore 6, con media di n. 10 chiamate/ora
(segnalato da Domenico Giacon)
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