MMS sta partendo per un ritiro meditabondissimissimo presso l'Abbazia di Le Barroux. Conscio che il buon Schubkarry non sopporterebbe tale penitente clausura, l'Ei lo solleva dal gravoso trasporto, lasciandolo gozzovigliare sulle avite sponde dell'elastico rio. A bientot! https://www.youtube.com/watch?v=tYRhbvKsCl8
Potrei anche crederti, Sponcy, ma .... Letto sul sito dell'Abbazia di Le Barroux : Attention : l'hôtellerie sera fermée du 26 décembre au 5 février 2018. “Per essere creduto, rendi la verità incredibile.” diceva Napoleone Bonaparte. A questo punto, perchè non meditabondare su questa altra frase di Aulo Gellio : “Quando mento e dico che sto mentendo, mento o dico la verità?”
Ody, ..Ody, ..perché mi percuoti? Perché mi allochi impunemente fra i mendaci? Cosa ti fa credere che lo MMS trovi alloggio presso l'hôtellerie? Codesto loco non è troppamente acconcio a metabondissimi impegni dello MMS, altrimentemente avrebbe condotto seco il Buon Schubkarry, come novello Sancho. Lo MMS incomberà grave e pensoso fra i fruscianti sai, al riparo dei pagani che potrebbero insidiare la sua arcanità medesima stessa bazzicando l'hôtellerie.
Non posso venire … e sono preoccupato … stai attento Supremo Venerabile, non è solo sublimazione, cioè non è tutto oro ciò che luccica! Mentre sei immerso nelle tue personali e profonde disquisizioni, vigila di tergo, sappi che di ventotto ce n’è uno, mentre tutti gli altri trentuno, cioè lo superano. Ti accompagnerei, sarei un ottimo fido Sancho nel parare certi fendenti che potrebbero minare seriamente il tuo meditabondare, ma non posso, purtroppo, perché sono assillato dalle ultime conoscenze estive.
Sulla questione, mediante notturni contatti telefonici, ho eseguito i doverosi accertamenti presso il Priorato del sacro sito di Le Barroux. Dice il vero la Ody sulla chiusura dell’hôtellerie, ma l’Ei dovrà condividere la fredda cella dell’asceta Fra’ Anselmo du Megeve, un tozzo e austero montanaro savoiardo che non è assolutamente da addentare, perché non è un biscotto. Il Sommo Pensatore dovrà stare attento, tra una meditazione e l’altra, alla sua incolumità, anche se la dieta a base di acqua e farine impastate con alcune rare specie di insetti eterometaboli è genuina, squisita e garantita dal Priore. Mi consenta l’Esimio Meditabondo di darle un ultimo consiglio: visto che alla Bady, in qualità di femmina, è precluso l’accesso al sacro sito e che il sottoscritto è impegnato in personali, già accennate, faccende di cuore, dovrà, al fine di ridurre il grande rischio mortale occorso all’isola di Sant’Elena, di farsi accompagnare dal Micio di casa, in qualità di assaggiatore della sbobba quotidiana. Al rientro, MMS potrà tracimare il suo sapere appena acquisito ai residenti della Valle.
Avviso "gli esimi frequentatori" di codesta rubrica... che se la stessa non riprenderà entro una settimana il suo solito "verve", proovvedo a toglierla e prego già da ora gli interessati a spostarsi con i "colloqui" su quella di SNOOPY. ;-)))))))))))
Ritengo giusta ed opportuna l’osservazione della padrona di casa. Una settimana per rinvigorire le mie stanche braccia indolenzite, per ritemprare le meningi arroventate dell’Esimio Pensatore, per aggiornare le onnipresenti conoscenze enciclopediche della Ody dovrebbe bastare. Però, coraggio ragazzi, voi tutti, i Venerabili qualche volta incespicano e necessitano di qualche sostegno, non solo ligneo. Non vorrei che le mie argomentazioni, in assenza dei suddetti supporti, intristiscano e rovinino nella attuale maleodorante politica preelettorale, provocando mal di fegato ai più.
Carry, per fortuna ci sei tu ! Mi ero messa un po in ritiro per non infastidire i lettori del blog con i miei pensieri sponcieschi, se si può dire. Pensavo, invece, al racconto del viaggio di Gianni in Mitteleuropa e alla sua preoccupazione sul futuro, o destino, della Grande Europa, adesso che il nostro Presidente, E.M., contrario al pessimismo ambiente, si da da fare per la Comunità, anche in Cina.
Accidenti Ody, mi tiri per la manica, nonostante la mia appena dichiarata ritrosia ad intromettermi in discussioni improduttive sull’agire dei nostri stomachevoli politici vocianti. Quand’ero ragazzo, se dovevo mandare a quel paese qualcuno, dicevo: “Ma va’ in Cina!” Mi sembra che il nostro amato Presidente, nei confronti dei politici nostrani abbia l’ingrato e vano compito simile a quello dell’agire del Papa nei confronti della Curia romana, laddove afferma di avere la sensazione di utilizzare uno spazzolino da denti per pulire la sfinge egizia. Ecco, il nostro Presidente è andato in Cina nel tripudio generale dei politici.
Qua se capiss pi nagot! Ma el Carry xelo fransè desso? E mi ca lo favo da Unterkasott. I Fransè in Cina i va farse i afari sui, compagno che in Africa e in altre ubertose lande, afaunbrodo l'ambinete.
Can de l’Aspio, d’un Venerabile! Mi viene il sospetto che, in quel di Le Barroux, Fra’ Anselmo du Megeve ti abbia fatto ingerire una damigiana intera d’infuso di bacche di fuca, quelle che favoriscono la regolarità del transito intestinale, che ti vedo scrivere, pur in forma striminzita. Per risponderti: sono sempre stato un estimatore del Polo, il Marco!
Andaloke tusi, ... vedo che vi sollazzate troppamente nel gettarla sulla giovenca, nonostante il monito in Mt 10,24-33 e nonostantemente MMS si prodighi incessantementemente per elevare il tono di questa fucina di civiltà. Ora, ditemi: in cosa consistette il segno dato a Caino?
Ahi, ahi. Non sia mai che carichiamo la soma sulla vacca, anzichenò sull’asino.
Siamo tutti un po’ Caino e un po’ Abele. Tutti, però, tendiamo al maestro, sia verso il bene, che verso il male (cioè, in quest’ultimo caso verso Belzebù o, meglio, sottostiamo al "segno di Caino").
Nel secolo scorso, il professore di fisica ci sentenziava il motivo della sua avarizia nell’attribuire un bel voto a noi studenti: "se io, che sono il maestro, conosco la fisica e merito 8, voi, che siete i discepoli, valete, quando sapete tutto della materia, non più di sei meno (come riportato nel Vangelo secondo Matteo: "Un discepolo non dà più del maestro, né un servo dà più del suo padrone") Ecco, quindi, spiegata la pertinenza della seguente nostra umile, ma sincera supplica a Voi Grande Maestro, reduce della feconda permanenza presso la Abbaye du Barroux: "Illuminaci, Esimio, donaci, almeno in minima parte, ciò di cui Vi siete nutrito dalla favella illuminata di Fra’ Gesualdo du Megeve, cosicché possiamo considerarci Vostri discepoli, pur sempre indegni e in difficoltà. Usate, per Vostra misericordiosa concessione, un linguaggio nella nostra madrelingua, semplice, chiaro e privo di fronzoli, ma forbito, conciso ed appropriato al nostro digiuno in materia patristica. Amen"
Carry ha ragione, Sponcy : Assieme Anselmo, Gesualdo, Matteo, Isaia, et les autres, elevi troppo il livello della storia e del discorso. "Noi, piccoli esseri dai cervelli grigi, abbiamo tanto da imparare" ! Perchè non rispondi alle nostre domande ?
Madame Ody, il Venerabile è soggetto, come Isaia, a forti correnti d’aria ascensionali e, quindi, fatica, suo malgrado, a ridiscendere tra noi per illuminare la nostra umana quotidianità. Ora, che ci pare conoscere questo suo incredibile limite soprannaturale, dobbiamo rassegnarci se talvolta dobbiamo fare a meno della sua superiore conoscenza. Ma forse mi sbaglio ...
Chive ciò, dopo Les Matinales, no se riva pì a ciapar sono, elora me colego de scondòn. MMS pone quesiti sostanziali, mais vous continuez à jeter tout à la vache. Rispondete prima su Caino e tutto il resto vi sarà dato in aggiunta.
Eminenza Superlativa, succede quasi sempre ai Grandi di incespicare sulle cose semplici, per esempio ad Albert Einstein, noto fisico e matematico, capitava di sbagliare una semplice addizione per la classe seconda elementare. Sia sulla vacca, che su Caino ti ho risposto sopra. Ora sciogliti e dacci quello che definisci "aggiunta", per noi preziosa. Dai, è l’azione che favorisce il sonno. Poi ti premierò nel farti fare un un bel giretto sulla sponcy-mobile.
Sponcy, non esiste, in Francia, l'espressione jeter tout à la vache, a parte per parlare del fieno. Si potrebbe dire "prendre tout à la rigolade". Non sarai l'ultimo che dice, come il chirurgo francese Henri de Mondeville al xiii° sec, « le corps se fortifie par la joie et s'affaiblit par la tristesse » (il corpo si fortifica con la gioia e si indebolisce con la tristezza) Carry, al modo suo, ti ha risposto su Caino. Non penso che riceverai altre risposte dai followers che aspettano, come sempre, la tua spiegazione. Neanche la Bibbia non dice esatamente cos'è questo segno su Caino, che deve corrispondere al 6° comandamento.
Ma credete di cavarvela con risposte così banali, mainstrimizzate e pernulla meditabondissime su questiti chiave dell'umanità? Là dove migliaia di meditaboindissimi si sono arrovellati per secoli, voi mi tirate in ballo il 6° comandamento che c'entra come il 6° Alpini?
Ody la Bibbia l'ha letta, tu invece ti sei nutrito, solo per pochi, ma fruttuosi giorni, delle sapienti sentenze di Fra' Gesualdo. La verità è che vuoi tenere per te quanto ti è stato rivelato, come se fosse l'ultimo segreto della pastorella Suor Maria Lucia di Fatima.
Ma che vino danno alla Messa nell'Abbazia ? Boh ! Dunque, Carry, se ho capito bene, NMS con i FollowersMS, dobbiamo riordinare le tessere di un mosaico(altro che le mosaiche di Piazza Armerina!) che affonda le sue radici nelle origini della civiltà occidentale e che ci coinvolgerà in una cospirazione tramata da agenti segreti e spietati assassini, perché sono molti coloro che vogliono scoprire il segreto che si cela dietro... la Chiave Maestra. Si, proprio la Chiave maestra, hai capito bene, Carry, l'ultima chiave dell'Umanità!
Proprio così, però la Chiave Maestra è anche la chiave che il Venerabile, dimentico del nono comandamento nell’Abbaye, cioè quello che vieta di rubare, intrufolando la propria mano furtiva nella profonda tasca sinistra dell’umile saio di Fra’ Gesualdo, in catalessi mistica, "de scondon", scendeva quatto quatto nei sotterranei che conducevano alla cantina per assaggiare il pregiato Château du Barroux, prodotto mediante pigiatura dai benedetti arti inferiori non sempre puliti degli operosi monaci. Il Priore, preoccupato, mi ha comunicato che dopo la permanenza dell’Ei, deve ricorrere alle forniture di serie cantine esterne per poter celebrare la S. Messa. L’Abate, in tale contesto, mi ha assicurato che il vino, anche se santo, bevuto senza freni direttamente dalle botti, può far male!
La domanda che testé vi pongo è: come mai che i Sartori li troviamo dispersi un po' dappertutti i cantoni mentre gli altri cognomi dei nostri desolati villaggi di monte e di valle, di destra e di sinistra, di sotto e di sopra, furono piuttostamente geolocalizzati?
Ben, Sponcy, varda che xe dificile narte drio : te ne parli del segno de Caïno, e desso dei Sartori. In Fransè i dixe "sauter (ou passer) du coq à l'âne" che significa cambiare argomento immantinente-nente. Posso dirti che i primi cognomi trovati sui registri, per Valpegara, sono Sartori e Fontana, al 16°sec. Saranno scesi dagli Altipiani di quà e di là, e, prima ancora, nel passato remoto, da regioni un po più giù o paesi un po più su. Avendo l'esperienza dell'emigrazione nell'ADN, non hanno tergiversato quando hanno dovuto emigrare di nuovo, per mangiare o trovarsi un futuro migliore. Dunque viaggiatori erano e viaggiatori sono rimasti. J'ai dit juste, professeur ?
In questi ultimi tempi, la linearità di pensiero del Reverendo, se si vuole essere sofisti ad ogni costo, lascia esterrefatti. Per rispondere al post proposto, premetto che la mobilità o la sedentarietà di certuni determina il propagarsi o meno dei relativi cognomi. Nella nostra Valle, terra di confine, c’è stata per secoli una certa riluttanza alla migrazione, in assenza delle fondamentali cause economiche che sempre la determinano. Da circa 150 anni a questa parte, con l’unità dell’Italia, e il conseguente immiserimento della zona, il fenomeno della migrazione è stato considerevole. Ci sarà un motivo se conosciamo l’esistenza di San Pedro Encantado in Brasile e di Florennes in Belgio. Perché la maggior parte delle case, vuote durante il resto dell’anno, si riempiono quando arrivano famiglie, da Francia, Svizzera, Belgio, Germania, per scoprire e rivivere le loro radici? Tutto ciò premesso, personalmente non mi sembra interessante conoscere il motivo per cui il cognome Rossi, con qualche altro, è il più diffuso in Italia.
La storia di come i Sartori siano arrivati dalle nostre parti è stata descritta in diversi testi. L’ultimo è un capitolo nel libro di Gianfranco Bortoli : Margareta e Fra’Dolcino – Amore e Libertà, a.D. 1299. Arrivarono da Firenze nel 1295 con il vescovo Andrea Mozzi “cacciato da Firenze” e dapprima s’installarono a Vicenza. Il Sartori era il sarto della corte. Il Mozzi era conosciuto per “i suoi vizi sessuali e crapuloni, la smania di lusso e di ricchezza personale”, e Dante lo ha piazzato nell’inferno nel cerchio dei sodomiti (Canto XV versi 110-115) e dice « ................... e vedervi, s'avessi avuto di mal tigna brama, colui potei che dal servo de' servi fu trasmutato d'Arno in Bacchiglione, dove lasciò li mal protesi nervi ». Morì nel 1296 e c’era chi diceva "È morto per le malattie causate dal suo vizio! " altri "No, è morto avvelenato dai Guelfi".
Al Sartori furono concessi in feudo certi pascoli che si trovavano nel comune di Rotz, più esattamente nel villaggio di Robàan, circondati da boschi e con una fonte d'acqua (in particolare il Monte Verena). La chiesetta dei Sartori con patrono San Filippo Neri si trova nella contrada Snaidar – Rebeschini di Roana. Si racconta che su un poggiolo dei Sartori di Roana c’era anche lo stemma , che aveva al centro il giaggiolo fiorentino. Perché i Sartori si son sparsi in tutto il mondo? Eh beh, soffrivano della “bougeotte”, l’irrequietezza, la necessità di continuare a muoversi, a viaggiare; dell’incapacità di rimanere sul posto, insomma dei veri zingari!
Lo stemma ricordato da Riko Snaidar è costituito da uno scudo suddiviso in due parti: quella superiore è rappresentata dal classico fiore fiorentino su sfondo nero, mentre quella inferiore da due arcaiche forbici su sfondo bianco. Sia il fiore che le forbici sono di colore rosso.
@Enrico : "On a tous quelque chose en nous de... Sartori Cette volonté de prolonger la nuit Ce désir fou de vivre une autre vie Ce rêve en nous avec ses mots à lui Quelque chose de... Sartori" ? Zingari i Schneider... Nella genealogia di mio nonno materno di Valpegara, si nota che costumavano dare il nome di Andrea negli anni 1600. Non si chiamava Andrea, il Mozzi ? Carry è possibile vedere questo stemma ?
Andaloke tusi, .. ben valà ciò, che florilegio di dotti e documentati interventi sulle origini dei nostri Tagliatori. Eh, eh,.. messà ca ghi nén ciapà già du de resettele, col gran de sale sula coa. Essendo cionondimeno noi medesimi stessi adusi di mondo et eziandio pettegoli e curiosi assaissimo, non possiamo sottrarci ad un’investigazione meno agiografica e più scientifica della genealogia propinataci. Dunquemente, come risulta da sponciche esoteriche fonti, il citato vescovo Mozzi che il buon Riko riconosce di censurabili costumi, venne allontanato dalla splendida Firenze e relegato nelle remote beriche contrade eziandio perché notoriamente e scandalosamente adepto della castigata sponda. Il Sartori potenziale patriarca, che già portava questo cognome essendo esso presente nella Firenze d’allora, ne era il segretario particolare, piuttostamente che il sarto. Tant’è vero che venne beneficiato di possedimenti fra le rudi slapare genti alfin d’evitarne l’inglorioso rientro a Firenze con la coda fra le gambe, datosi la precaria situazione del suo protettore, che infatti durò poco assai. Ordunque, il razionale senno di MMS non può non rilevare che il segretario particolare un un siffatto inverecondo presule non potesse che essere anch’egli medesimo stesso incline alla medesima stessa oscura riviera. Orsù logica insinua, che avvallare che un siffatto lezioso personaggio, a meno di repentine conversioni sulle damascene tracce, si sia accasato fra i rudi, alloglotti e binari slapari e abbia poscia figliato come un coniglio nano, è un ninìn temerario.
Intanto i rasetle i xe pi furbi che te cridi. Na volta i ga fato na corsa co na aquila, e i ga vinto. In che modo ? I se ga messo su le ale del rapace, e, prima de passare el traguardo,i rasetle se ga buta sora l'arivo, e i xe sta primi. Secondariamente, non so se me nono Schneider de Valpegara saria contento de vedre cosa che te pensi del so antenato due-trecentesco ghibellino. (ciò,Ei, el nome Gilberto venielo da Guibertus ?)
Anche il Grande Luminare talvolta può essere soggetto a qualche svista! Il tema era già stato ampiamente dibattuto dal competente Convegno a Fiuggi nel 2012, appositamente convocato. In tale simposio, composto da storici e da cultori di scienze che scrutano la psiche umana, i dotti intervenuti, dopo approfondita discussione, convennero che mai il Moggi potrebbe essere stato esiliato con uno dei suoi innumerevoli amasi (termine all'uopo usato nei libri di storia di filosofia antica). Trattandosi di peccati contro natura, il Tribunale Ecclesiastico per la tutela della fede, bonariamente, decretò di relegarlo sull’altopiano vicentino, in quel tempo pressoché disabitato, accompagnato da un integerrimo uomo di fede, il Sartori appunto, allo scopo di accompagnare il Moggi a valicare il confine dell’aldilà con cuore sereno.
Mon cher Schubby, quive stiam vieppiù deviando dalla retta via, acciocché confondi il Moggi col Mozzi (sarai mica milanista, per caso?) e il protetto col protettore. L’invereconda eminenza insediossi nel berico episcopio in fra gli agi e le mollezze e giammai sognossi di praticare li inospitali nostrani acrocori, elargendo nondimeno locali prebende al fidato cicisbeo. Il qual medesimo stesso, se stato fosse sol sartore, a cotal omaggio non ardea bramare. Esse infeudazioni non implicavano necessarissimamente che il titolare vi si dovesse allocare, datosi che di rendite trattavasi e improbabilmentemente immaginossi il fiorentin donzello a strossar bore per la Longalaita. o a menar le obe fra gli slaparici clivi. Acciò saran stati più acconciamente applicati i toballici mancipii. Onde per cui, l’ipotesi ventilata dall’immaginifico MMS rimane in auge fintantoché non si adducano novelli contributi a confutar l’assunto.
Quanto alle paturnie dell’odinico ancestore, sia d'uopo non allibire troppamente con codeste arcane faccede, acciocché i Valpegarois tuttor trovansi sulla negletta sponda della lacrimarum valle.
Da febbricitante può capitare di scrivere g al posto di z. Questa volta l’antinfluenzale non mi è servita. Però, era il Sartori e non il Mozzi il tutore.
Carry, sempre dire la verità, hai ragione ! Sponcy, nel stile dantesco (brao, ciò!), ci trà in inganno con queste g al posta delle z. Comunque, avevo gapito lo stezzo. E gezzo, el me dizarà ga trao tuto in vaga. Mah...
Non è del nome che ci si deve vergognare, ma solo delle proprie azioni: chiamarsi Fontana, Moggi, Sartori, Cherubini, o affini, non ha nessuna valenza.
Schubby, ... suvvia, dai! Sarai anche febbricitante (guat bessara), ma come si fa a nominare i Cherubini e dimenticare i Serafini? Ti consiglio impacchi bollenti di pelle di coniglio ammollata nella cavallina bianca.
Ma non ti sarai mica rabiato, vero? Anche MMS è rettiliano, ascendente geco, per la precisione. Ciò data la sua abilità ad arrampicarsi sugli specchi. Per altri versi è una personcina specchiata.
Sponcy, non sarebbe più utile contare gli uccelli del giardino ? In Francia,per il sesto anno consecutivo, la LPO(associazione per la protezione degli uccelli) ed il Museo nazionale di storia naturale invitano a riservare 1 ora del nostro week-end per osservare e contare gli uccelli del giardino, sabato 27 gennaio 2018 o domenica 28 gennaio 2018. Mi dirai quanti ne hai contati, e i diversi nomi.
Andaloke, Ody,.. sa me perdo via a contare le séleghe sula passaia a no ghe cato mia de volta ala question dela noxe, caramia. Epò, ... xavutu ghe ghe sipia de sta stajon dale bande nostre se no séleghe. Magari a Sanpancrass a garì già le upupe, le sisile e i finchi, ma chive a no se vede altro che séleghe e cornacie.
Ciò Sponcy, li conossitù anca ti i nomi della neve ? Mi domando come mai che te te perdi via co la question de le noxe che xe na question insolubile. Se almeno sto seto el servesse a pagare meno tasse, tanti i podaria sercare la solusion !
Hai ragione Ody, .. la dilemma è insolubile. Ho provato anche a immergere il setto nella Cavallina, datosi che l'alcol dicono sia un buon diluente e anche un potente antisettico, .. ma niente da fare, ciò!
Le noci, Sponcy, devi mangiarle : sette noci per giorno(soltanto)possono proteggere contro le malattie cardiache, le noci aiutano a sviluppare più di trenta neurotrasmettitori per le funzioni del cervello. Dunque, le noci sono un vero miracolo di Dio, deliberatamente creato per il beneficio dell'uomo. E, te che hai osservato attentamente-mente una noce, vedi come l'interno assomiglia al cervello. E' il frutto secco che contiene il più di antiossidanti(quelli della noce sono 15 volte più potenti della vitamina E). Evviva la noce !
Indovinindovinello, né sei dolce, né sei bello: Una macina galleggiava sull'acqua. Seduti sopra c'erano tre uomini. Uno era cieco, l'altro zoppo, il terzo nudo. Il cieco vide una lepre, lo zoppo le corse dietro e l'acchiappò, l'uomo nudo se la mise in tasca. Cos'è? (per aiutarvi: ha a che fare con certi discorsi politici ...)
MMS sta partendo per un ritiro meditabondissimissimo presso l'Abbazia di Le Barroux. Conscio che il buon Schubkarry non sopporterebbe tale penitente clausura, l'Ei lo solleva dal gravoso trasporto, lasciandolo gozzovigliare sulle avite sponde dell'elastico rio.
RispondiEliminaA bientot!
https://www.youtube.com/watch?v=tYRhbvKsCl8
Potrei anche crederti, Sponcy, ma .... Letto sul sito dell'Abbazia di Le Barroux :
EliminaAttention : l'hôtellerie sera fermée du 26 décembre au 5 février 2018.
“Per essere creduto, rendi la verità incredibile.” diceva Napoleone Bonaparte.
A questo punto, perchè non meditabondare su questa altra frase di Aulo Gellio :
“Quando mento e dico che sto mentendo, mento o dico la verità?”
Ody, ..Ody, ..perché mi percuoti? Perché mi allochi impunemente fra i mendaci?
EliminaCosa ti fa credere che lo MMS trovi alloggio presso l'hôtellerie? Codesto loco non è troppamente acconcio a metabondissimi impegni dello MMS, altrimentemente avrebbe condotto seco il Buon Schubkarry, come novello Sancho. Lo MMS incomberà grave e pensoso fra i fruscianti sai, al riparo dei pagani che potrebbero insidiare la sua arcanità medesima stessa bazzicando l'hôtellerie.
Non posso venire … e sono preoccupato … stai attento Supremo Venerabile, non è solo sublimazione, cioè non è tutto oro ciò che luccica!
EliminaMentre sei immerso nelle tue personali e profonde disquisizioni, vigila di tergo, sappi che di ventotto ce n’è uno, mentre tutti gli altri trentuno, cioè lo superano.
Ti accompagnerei, sarei un ottimo fido Sancho nel parare certi fendenti che potrebbero minare seriamente il tuo meditabondare, ma non posso, purtroppo, perché sono assillato dalle ultime conoscenze estive.
Sulla questione, mediante notturni contatti telefonici, ho eseguito i doverosi accertamenti presso il Priorato del sacro sito di Le Barroux.
EliminaDice il vero la Ody sulla chiusura dell’hôtellerie, ma l’Ei dovrà condividere la fredda cella dell’asceta Fra’ Anselmo du Megeve, un tozzo e austero montanaro savoiardo che non è assolutamente da addentare, perché non è un biscotto.
Il Sommo Pensatore dovrà stare attento, tra una meditazione e l’altra, alla sua incolumità, anche se la dieta a base di acqua e farine impastate con alcune rare specie di insetti eterometaboli è genuina, squisita e garantita dal Priore.
Mi consenta l’Esimio Meditabondo di darle un ultimo consiglio: visto che alla Bady, in qualità di femmina, è precluso l’accesso al sacro sito e che il sottoscritto è impegnato in personali, già accennate, faccende di cuore, dovrà, al fine di ridurre il grande rischio mortale occorso all’isola di Sant’Elena, di farsi accompagnare dal Micio di casa, in qualità di assaggiatore della sbobba quotidiana.
Al rientro, MMS potrà tracimare il suo sapere appena acquisito ai residenti della Valle.
Avviso "gli esimi frequentatori" di codesta rubrica... che se la stessa non riprenderà entro una settimana il suo solito "verve", proovvedo a toglierla e prego già da ora gli interessati a spostarsi con i "colloqui" su quella di SNOOPY. ;-)))))))))))
RispondiEliminaBeh questa era ad esclusivo uso dell'esimmobili Don e Sig. Carriolante
RispondiEliminaRitengo giusta ed opportuna l’osservazione della padrona di casa.
RispondiEliminaUna settimana per rinvigorire le mie stanche braccia indolenzite, per ritemprare le meningi arroventate dell’Esimio Pensatore, per aggiornare le onnipresenti conoscenze enciclopediche della Ody dovrebbe bastare.
Però, coraggio ragazzi, voi tutti, i Venerabili qualche volta incespicano e necessitano di qualche sostegno, non solo ligneo.
Non vorrei che le mie argomentazioni, in assenza dei suddetti supporti, intristiscano e rovinino nella attuale maleodorante politica preelettorale, provocando mal di fegato ai più.
Carry, per fortuna ci sei tu ! Mi ero messa un po in ritiro per non infastidire i lettori del blog con i miei pensieri sponcieschi, se si può dire.
EliminaPensavo, invece, al racconto del viaggio di Gianni in Mitteleuropa e alla sua preoccupazione sul futuro, o destino, della Grande Europa, adesso che il nostro Presidente, E.M., contrario al pessimismo ambiente, si da da fare per la Comunità, anche in Cina.
Accidenti Ody, mi tiri per la manica, nonostante la mia appena dichiarata ritrosia ad intromettermi in discussioni improduttive sull’agire dei nostri stomachevoli politici vocianti.
EliminaQuand’ero ragazzo, se dovevo mandare a quel paese qualcuno, dicevo: “Ma va’ in Cina!”
Mi sembra che il nostro amato Presidente, nei confronti dei politici nostrani abbia l’ingrato e vano compito simile a quello dell’agire del Papa nei confronti della Curia romana, laddove afferma di avere la sensazione di utilizzare uno spazzolino da denti per pulire la sfinge egizia.
Ecco, il nostro Presidente è andato in Cina nel tripudio generale dei politici.
Qua se capiss pi nagot! Ma el Carry xelo fransè desso? E mi ca lo favo da Unterkasott.
EliminaI Fransè in Cina i va farse i afari sui, compagno che in Africa e in altre ubertose lande, afaunbrodo l'ambinete.
Can de l’Aspio, d’un Venerabile!
EliminaMi viene il sospetto che, in quel di Le Barroux, Fra’ Anselmo du Megeve ti abbia fatto ingerire una damigiana intera d’infuso di bacche di fuca, quelle che favoriscono la regolarità del transito intestinale, che ti vedo scrivere, pur in forma striminzita.
Per risponderti: sono sempre stato un estimatore del Polo, il Marco!
Andaloke tusi, ... vedo che vi sollazzate troppamente nel gettarla sulla giovenca, nonostante il monito in Mt 10,24-33 e nonostantemente MMS si prodighi incessantementemente per elevare il tono di questa fucina di civiltà.
RispondiEliminaOra, ditemi: in cosa consistette il segno dato a Caino?
Ahi, ahi. Non sia mai che carichiamo la soma sulla vacca, anzichenò sull’asino.
EliminaSiamo tutti un po’ Caino e un po’ Abele. Tutti, però, tendiamo al maestro, sia verso il bene, che verso il male (cioè, in quest’ultimo caso verso Belzebù o, meglio, sottostiamo al "segno di Caino").
Nel secolo scorso, il professore di fisica ci sentenziava il motivo della sua avarizia nell’attribuire un bel voto a noi studenti: "se io, che sono il maestro, conosco la fisica e merito 8, voi, che siete i discepoli, valete, quando sapete tutto della materia, non più di sei meno (come riportato nel Vangelo secondo Matteo: "Un discepolo non dà più del maestro, né un servo dà più del suo padrone")
Ecco, quindi, spiegata la pertinenza della seguente nostra umile, ma sincera supplica a Voi Grande Maestro, reduce della feconda permanenza presso la Abbaye du Barroux:
"Illuminaci, Esimio, donaci, almeno in minima parte, ciò di cui Vi siete nutrito dalla favella illuminata di Fra’ Gesualdo du Megeve, cosicché possiamo considerarci Vostri discepoli, pur sempre indegni e in difficoltà. Usate, per Vostra misericordiosa concessione, un linguaggio nella nostra madrelingua, semplice, chiaro e privo di fronzoli, ma forbito, conciso ed appropriato al nostro digiuno in materia patristica. Amen"
Carry ha ragione, Sponcy : Assieme Anselmo, Gesualdo, Matteo, Isaia, et les autres, elevi troppo il livello della storia e del discorso. "Noi, piccoli esseri dai cervelli grigi, abbiamo tanto da imparare" ! Perchè non rispondi alle nostre domande ?
RispondiEliminaMadame Ody, il Venerabile è soggetto, come Isaia, a forti correnti d’aria ascensionali e, quindi, fatica, suo malgrado, a ridiscendere tra noi per illuminare la nostra umana quotidianità.
EliminaOra, che ci pare conoscere questo suo incredibile limite soprannaturale, dobbiamo rassegnarci se talvolta dobbiamo fare a meno della sua superiore conoscenza. Ma forse mi sbaglio ...
Chive ciò, dopo Les Matinales, no se riva pì a ciapar sono, elora me colego de scondòn.
EliminaMMS pone quesiti sostanziali, mais vous continuez à jeter tout à la vache. Rispondete prima su Caino e tutto il resto vi sarà dato in aggiunta.
Eminenza Superlativa, succede quasi sempre ai Grandi di incespicare sulle cose semplici, per esempio ad Albert Einstein, noto fisico e matematico, capitava di sbagliare una semplice addizione per la classe seconda elementare.
EliminaSia sulla vacca, che su Caino ti ho risposto sopra.
Ora sciogliti e dacci quello che definisci "aggiunta", per noi preziosa.
Dai, è l’azione che favorisce il sonno.
Poi ti premierò nel farti fare un un bel giretto sulla sponcy-mobile.
Sponcy, non esiste, in Francia, l'espressione jeter tout à la vache, a parte per parlare del fieno. Si potrebbe dire "prendre tout à la rigolade". Non sarai l'ultimo che dice, come il chirurgo francese Henri de Mondeville al xiii° sec, « le corps se fortifie par la joie et s'affaiblit par la tristesse » (il corpo si fortifica con la gioia e si indebolisce con la tristezza)
EliminaCarry, al modo suo, ti ha risposto su Caino. Non penso che riceverai altre risposte dai followers che aspettano, come sempre, la tua spiegazione. Neanche la Bibbia non dice esatamente cos'è questo segno su Caino, che deve corrispondere al 6° comandamento.
Ma credete di cavarvela con risposte così banali, mainstrimizzate e pernulla meditabondissime su questiti chiave dell'umanità? Là dove migliaia di meditaboindissimi si sono arrovellati per secoli, voi mi tirate in ballo il 6° comandamento che c'entra come il 6° Alpini?
EliminaOdy la Bibbia l'ha letta, tu invece ti sei nutrito, solo per pochi, ma fruttuosi giorni, delle sapienti sentenze di Fra' Gesualdo.
EliminaLa verità è che vuoi tenere per te quanto ti è stato rivelato, come se fosse l'ultimo segreto della pastorella Suor Maria Lucia di Fatima.
Ma che vino danno alla Messa nell'Abbazia ? Boh !
EliminaDunque, Carry, se ho capito bene, NMS con i FollowersMS, dobbiamo riordinare le tessere di un mosaico(altro che le mosaiche di Piazza Armerina!) che affonda le sue radici nelle origini della civiltà occidentale e che ci coinvolgerà in una cospirazione tramata da agenti segreti e spietati assassini, perché sono molti coloro che vogliono scoprire il segreto che si cela dietro... la Chiave Maestra. Si, proprio
la Chiave maestra, hai capito bene, Carry, l'ultima chiave dell'Umanità!
Proprio così, però la Chiave Maestra è anche la chiave che il Venerabile, dimentico del nono comandamento nell’Abbaye, cioè quello che vieta di rubare, intrufolando la propria mano furtiva nella profonda tasca sinistra dell’umile saio di Fra’ Gesualdo, in catalessi mistica, "de scondon", scendeva quatto quatto nei sotterranei che conducevano alla cantina per assaggiare il pregiato Château du Barroux, prodotto mediante pigiatura dai benedetti arti inferiori non sempre puliti degli operosi monaci. Il Priore, preoccupato, mi ha comunicato che dopo la permanenza dell’Ei, deve ricorrere alle forniture di serie cantine esterne per poter celebrare la S. Messa. L’Abate, in tale contesto, mi ha assicurato che il vino, anche se santo, bevuto senza freni direttamente dalle botti, può far male!
EliminaLa domanda che testé vi pongo è: come mai che i Sartori li troviamo dispersi un po' dappertutti i cantoni mentre gli altri cognomi dei nostri desolati villaggi di monte e di valle, di destra e di sinistra, di sotto e di sopra, furono piuttostamente geolocalizzati?
RispondiEliminaBen, Sponcy, varda che xe dificile narte drio : te ne parli del segno de Caïno, e desso dei Sartori. In Fransè i dixe "sauter (ou passer) du coq à l'âne" che significa cambiare argomento immantinente-nente.
EliminaPosso dirti che i primi cognomi trovati sui registri, per Valpegara, sono Sartori e Fontana, al 16°sec. Saranno scesi dagli Altipiani di quà e di là, e, prima ancora, nel passato remoto, da regioni un po più giù o paesi un po più su.
Avendo l'esperienza dell'emigrazione nell'ADN, non hanno tergiversato quando hanno dovuto emigrare di nuovo, per mangiare o trovarsi un futuro migliore. Dunque viaggiatori erano e viaggiatori sono rimasti. J'ai dit juste, professeur ?
In questi ultimi tempi, la linearità di pensiero del Reverendo, se si vuole essere sofisti ad ogni costo, lascia esterrefatti.
EliminaPer rispondere al post proposto, premetto che la mobilità o la sedentarietà di certuni determina il propagarsi o meno dei relativi cognomi. Nella nostra Valle, terra di confine, c’è stata per secoli una certa riluttanza alla migrazione, in assenza delle fondamentali cause economiche che sempre la determinano.
Da circa 150 anni a questa parte, con l’unità dell’Italia, e il conseguente immiserimento della zona, il fenomeno della migrazione è stato considerevole.
Ci sarà un motivo se conosciamo l’esistenza di San Pedro Encantado in Brasile e di Florennes in Belgio.
Perché la maggior parte delle case, vuote durante il resto dell’anno, si riempiono quando arrivano famiglie, da Francia, Svizzera, Belgio, Germania, per scoprire e rivivere le loro radici?
Tutto ciò premesso, personalmente non mi sembra interessante conoscere il motivo per cui il cognome Rossi, con qualche altro, è il più diffuso in Italia.
La storia di come i Sartori siano arrivati dalle nostre parti è stata descritta in diversi testi. L’ultimo è un capitolo nel libro di Gianfranco Bortoli : Margareta e Fra’Dolcino – Amore e Libertà, a.D. 1299.
EliminaArrivarono da Firenze nel 1295 con il vescovo Andrea Mozzi “cacciato da Firenze” e dapprima s’installarono a Vicenza. Il Sartori era il sarto della corte.
Il Mozzi era conosciuto per “i suoi vizi sessuali e crapuloni, la smania di lusso e di ricchezza personale”, e Dante lo ha piazzato nell’inferno nel cerchio dei sodomiti (Canto XV versi 110-115) e dice
« ................... e vedervi,
s'avessi avuto di mal tigna brama,
colui potei che dal servo de' servi
fu trasmutato d'Arno in Bacchiglione,
dove lasciò li mal protesi nervi ».
Morì nel 1296 e c’era chi diceva "È morto per le malattie causate dal suo vizio! " altri "No, è morto avvelenato dai Guelfi".
Al Sartori furono concessi in feudo certi pascoli che si trovavano nel comune di Rotz, più esattamente nel villaggio di Robàan, circondati da boschi e con una fonte d'acqua (in particolare il Monte Verena). La chiesetta dei Sartori con patrono San Filippo Neri si trova nella contrada Snaidar – Rebeschini di Roana.
Si racconta che su un poggiolo dei Sartori di Roana c’era anche lo stemma , che aveva al centro il giaggiolo fiorentino.
Perché i Sartori si son sparsi in tutto il mondo? Eh beh, soffrivano della “bougeotte”, l’irrequietezza, la necessità di continuare a muoversi, a viaggiare; dell’incapacità di rimanere sul posto, insomma dei veri zingari!
Lo stemma ricordato da Riko Snaidar è costituito da uno scudo suddiviso in due parti: quella superiore è rappresentata dal classico fiore fiorentino su sfondo nero, mentre quella inferiore da due arcaiche forbici su sfondo bianco.
EliminaSia il fiore che le forbici sono di colore rosso.
@Enrico : "On a tous quelque chose en nous de... Sartori
EliminaCette volonté de prolonger la nuit
Ce désir fou de vivre une autre vie
Ce rêve en nous avec ses mots à lui
Quelque chose de... Sartori" ?
Zingari i Schneider...
Nella genealogia di mio nonno materno di Valpegara, si nota che costumavano dare il nome di Andrea negli anni 1600. Non si chiamava Andrea, il Mozzi ?
Carry è possibile vedere questo stemma ?
Sì, lo invierò a Carla.
EliminaAndaloke tusi, .. ben valà ciò, che florilegio di dotti e documentati interventi sulle origini dei nostri Tagliatori. Eh, eh,.. messà ca ghi nén ciapà già du de resettele, col gran de sale sula coa.
EliminaEssendo cionondimeno noi medesimi stessi adusi di mondo et eziandio pettegoli e curiosi assaissimo, non possiamo sottrarci ad un’investigazione meno agiografica e più scientifica della genealogia propinataci. Dunquemente, come risulta da sponciche esoteriche fonti, il citato vescovo Mozzi che il buon Riko riconosce di censurabili costumi, venne allontanato dalla splendida Firenze e relegato nelle remote beriche contrade eziandio perché notoriamente e scandalosamente adepto della castigata sponda.
Il Sartori potenziale patriarca, che già portava questo cognome essendo esso presente nella Firenze d’allora, ne era il segretario particolare, piuttostamente che il sarto. Tant’è vero che venne beneficiato di possedimenti fra le rudi slapare genti alfin d’evitarne l’inglorioso rientro a Firenze con la coda fra le gambe, datosi la precaria situazione del suo protettore, che infatti durò poco assai.
Ordunque, il razionale senno di MMS non può non rilevare che il segretario particolare un un siffatto inverecondo presule non potesse che essere anch’egli medesimo stesso incline alla medesima stessa oscura riviera. Orsù logica insinua, che avvallare che un siffatto lezioso personaggio, a meno di repentine conversioni sulle damascene tracce, si sia accasato fra i rudi, alloglotti e binari slapari e abbia poscia figliato come un coniglio nano, è un ninìn temerario.
Intanto i rasetle i xe pi furbi che te cridi. Na volta i ga fato na corsa co na aquila, e i ga vinto. In che modo ? I se ga messo su le ale del rapace, e, prima de passare el traguardo,i rasetle se ga buta sora l'arivo, e i xe sta primi.
EliminaSecondariamente, non so se me nono Schneider de Valpegara saria contento de vedre cosa che te pensi del so antenato due-trecentesco ghibellino. (ciò,Ei, el nome Gilberto venielo da Guibertus ?)
Anche il Grande Luminare talvolta può essere soggetto a qualche svista!
EliminaIl tema era già stato ampiamente dibattuto dal competente Convegno a Fiuggi nel 2012, appositamente convocato.
In tale simposio, composto da storici e da cultori di scienze che scrutano la psiche umana, i dotti intervenuti, dopo approfondita discussione, convennero che mai il Moggi potrebbe essere stato esiliato con uno dei suoi innumerevoli amasi (termine all'uopo usato nei libri di storia di filosofia antica). Trattandosi di peccati contro natura, il Tribunale Ecclesiastico per la tutela della fede, bonariamente, decretò di relegarlo sull’altopiano vicentino, in quel tempo pressoché disabitato, accompagnato da un integerrimo uomo di fede, il Sartori appunto, allo scopo di accompagnare il Moggi a valicare il confine dell’aldilà con cuore sereno.
Mon cher Schubby, quive stiam vieppiù deviando dalla retta via, acciocché confondi il Moggi col Mozzi (sarai mica milanista, per caso?) e il protetto col protettore.
EliminaL’invereconda eminenza insediossi nel berico episcopio in fra gli agi e le mollezze e giammai sognossi di praticare li inospitali nostrani acrocori, elargendo nondimeno locali prebende al fidato cicisbeo. Il qual medesimo stesso, se stato fosse sol sartore, a cotal omaggio non ardea bramare. Esse infeudazioni non implicavano necessarissimamente che il titolare vi si dovesse allocare, datosi che di rendite trattavasi e improbabilmentemente immaginossi il fiorentin donzello a strossar bore per la Longalaita. o a menar le obe fra gli slaparici clivi. Acciò saran stati più acconciamente applicati i toballici mancipii.
Onde per cui, l’ipotesi ventilata dall’immaginifico MMS rimane in auge fintantoché non si adducano novelli contributi a confutar l’assunto.
Quanto alle paturnie dell’odinico ancestore, sia d'uopo non allibire troppamente con codeste arcane faccede, acciocché i Valpegarois tuttor trovansi sulla negletta sponda della lacrimarum valle.
EliminaDa febbricitante può capitare di scrivere g al posto di z. Questa volta l’antinfluenzale non mi è servita.
EliminaPerò, era il Sartori e non il Mozzi il tutore.
Carry, sempre dire la verità, hai ragione ! Sponcy, nel stile dantesco (brao, ciò!), ci trà in inganno con queste g al posta delle z. Comunque, avevo gapito lo stezzo. E gezzo, el me dizarà ga trao tuto in vaga. Mah...
EliminaOrca miseria, devo cambiare cognome allora...
RispondiEliminaNon è del nome che ci si deve vergognare, ma solo delle proprie azioni: chiamarsi Fontana, Moggi, Sartori, Cherubini, o affini, non ha nessuna valenza.
EliminaSchubby, ... suvvia, dai! Sarai anche febbricitante (guat bessara), ma come si fa a nominare i Cherubini e dimenticare i Serafini?
EliminaTi consiglio impacchi bollenti di pelle di coniglio ammollata nella cavallina bianca.
Grazie Don. Seguirò il tuo sagace consiglio, ma è un brutto malanno, con febbre da sauro.
EliminaSarà perché sei un rettiliano.
EliminaParole che si commentano da sole.
EliminaMa non ti sarai mica rabiato, vero? Anche MMS è rettiliano, ascendente geco, per la precisione. Ciò data la sua abilità ad arrampicarsi sugli specchi. Per altri versi è una personcina specchiata.
EliminaC'è una domanda che ultimamente arrovella l'ingenioso MMS nelle insonni e meditabondissime nottate: a cosa serve il setto dentro le noci?
RispondiEliminaSponcy, non sarebbe più utile contare gli uccelli del giardino ?
EliminaIn Francia,per il sesto anno consecutivo, la LPO(associazione per la protezione degli uccelli) ed il Museo nazionale di storia naturale invitano a riservare 1 ora del nostro week-end per osservare e contare gli uccelli del giardino, sabato 27 gennaio 2018 o domenica 28 gennaio 2018.
Mi dirai quanti ne hai contati, e i diversi nomi.
Andaloke, Ody,.. sa me perdo via a contare le séleghe sula passaia a no ghe cato mia de volta ala question dela noxe, caramia. Epò, ... xavutu ghe ghe sipia de sta stajon dale bande nostre se no séleghe. Magari a Sanpancrass a garì già le upupe, le sisile e i finchi, ma chive a no se vede altro che séleghe e cornacie.
EliminaAlago el ga da savere co tute le bele foto de osei quel fà !
EliminaCiò Sponcy, li conossitù anca ti i nomi della neve ? Mi domando come mai che te te perdi via co la question de le noxe che xe na question insolubile. Se almeno sto seto el servesse a pagare meno tasse, tanti i podaria sercare la solusion !
EliminaHai ragione Ody, .. la dilemma è insolubile. Ho provato anche a immergere il setto nella Cavallina, datosi che l'alcol dicono sia un buon diluente e anche un potente antisettico, .. ma niente da fare, ciò!
EliminaLe noci, Sponcy, devi mangiarle : sette noci per giorno(soltanto)possono proteggere contro le malattie cardiache, le noci aiutano a sviluppare più di trenta neurotrasmettitori per le funzioni del cervello. Dunque, le noci sono un vero miracolo di Dio, deliberatamente creato per il beneficio dell'uomo. E, te che hai osservato attentamente-mente una noce, vedi come l'interno assomiglia al cervello.
EliminaE' il frutto secco che contiene il più di antiossidanti(quelli della noce sono 15 volte più potenti della vitamina E). Evviva la noce !
Indovinindovinello, né sei dolce, né sei bello:
RispondiEliminaUna macina galleggiava sull'acqua.
Seduti sopra c'erano tre uomini.
Uno era cieco, l'altro zoppo, il terzo nudo.
Il cieco vide una lepre,
lo zoppo le corse dietro e l'acchiappò,
l'uomo nudo se la mise in tasca.
Cos'è?
(per aiutarvi: ha a che fare con certi discorsi politici ...)