martedì 13 giugno 2017
Il fieno di giugno
"...Udia tra i fieni allora allor falciati
de' grilli il verso che perpetuo trema,
udiva dalle rane dei fossati
un lungo interminabile poema.
E lunghi, e interminati, erano quelli
ch'io meditai, mirabili a sognare:
stormir di frondi, cinguettio d'uccelli,
risa di donne, strepito di mare." ( Romagna . G. Pascoli )
Al mattino si distendeva ancora nel campo il fieno che la sera prima era stato rastrellato in lunghe file, per ripararlo dalla guazza della notte: il sole finirà di asciugarlo e in poche ore sarà pronto per portarlo al riparo nel fienile.
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Carla, con questa foto e queste parole, quasi si sente l'odore del fieno !
RispondiEliminaAssai bello questo frammento di poesia pascoliana...
RispondiEliminaParlando de fen, ... la poesia no la podéa esser che pascoliana.
EliminaEl fen;l'ardiva e la tersa lina.
RispondiEliminaAssai originale il tuo voler essere anonimo :)
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