sabato 25 marzo 2017

La stangata della luce

Martedì 14 marzo 2017 – da Internet 
 

Seconde case, la stangata della luce

Nuove bollette: per le famiglie non residenti è una spesa di 135 euro in più all’anno, dovuta agli «oneri di sistema». Con la riforma del sistema tariffario stabilita dall’Autority crescono i costi fissi e incide meno il consumo effettivo.

Tariffe e nuovi oneri con quote fisse maggiorate sulle bollette: arriva la “stangata 2”, specie per le seconde case e per le case “non utilizzate”.
Con quest’anno cambia marcia, infatti, la riforma dell’energia elettrica avviata dall’Autority il primo gennaio del 2016, piano triennale che «ridefinisce completamente il sistema tariffario» e che vede adesso l’entrata in vigore della seconda parte. E vanno a cambiare i criteri di calcolo dei costi, con l’introduzione di una tariffa unica per gli utenti domestici residenti e l’inserimento di una quota fissa di ben 135 euro annui «a copertura degli oneri di sistema» per i non residenti.

A cambiare in realtà è tutto il sistema tariffario: tra gli obiettivi della riforma, si è puntato a rendere il costo del kWh indipendente dal consumo annuo del cliente. Fino al termine del dicembre 2015 si pagava in relazione al consumo, con il prezzo legato a cinque scaglioni differenti. In sostanza, spiegano i consulenti tecnici dei movimenti consumatori, «si faceva pagare di più il kWh a chi aveva consumi maggiori e meno a chi aveva consumi bassi».

Ora con il 2017 si è arrivati a una tariffa unica per gli utenti domestici residenti, rendendo uguale ogni livello di consumo. Ma in un sistema ridefinito e complesso che prevede diverse forme di quantificazione tariffaria e altrettante compensazioni, va a distinguersi l’incremento della quota fissa per gli oneri di sistema introdotta nel 2017 per le seconde case, con un aggravio di 135 euro spalmati sui 12 mesi. E in questo caso, sempre secondo gli analisti del settore, si arriva a stimare un aumento tra il 2016 e il 2017 per una «casa vacanza con uso stagionale» pari a un +88%.
Cresce nel complesso, dalle prime stime, anche il costo della quota fissa sulla bolletta, destinata a incidere con un incremento di circa il 22% sui costi della famiglia-tipo con contatore da 3 Kw e consumi medi annui sotto i 2.700 kilowattora.

L’incidenza aumenta per circa il 37% sui consumi più bassi, 1.500 kilowattora all’anno, presumibilmente i piccoli nuclei, i single e le famiglie a bassi consumi e si riduce sui consumi alti. Con circa un meno 15% per chi supera i 2.700 kilowattora annui, corrispondenti alla soglia di consumo di una famiglia-tipo italiana con contatore da 3 kilowatt di potenza. Si parla di famiglie numerose, con almeno 4 componenti, o quelle probabilmente più abbienti, che consumano di più perché utilizzano più elettrodomestici senza curarsi delle fasce di consumo a minore costo, o perché hanno optato per l’elettricità per riscaldare o refrigerare la propria abitazione. 
(segnalata da Marco Pettinà) 

6 commenti:

  1. Un invito allo spreco...
    Unico vantaggio, de torse la macchina a bateria.

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  2. Che cosa è la spesa per oneri di sistema?
    Sono gli importi fatturati per coprire i costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico, e che vengono pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico.
    In particolare per:

    messa in sicurezza del nucleare e misure di compensazione territoriale;
    incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate;
    copertura delle agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario;
    sostegno alla ricerca di sistema;
    copertura del bonus elettrico (non viene pagato dai clienti cui è stato riconosciuto il bonus sociale);
    copertura delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia;
    integrazioni delle imprese elettriche minori e promozione efficienza energetica.

    Cosa ne pensate, giusto cosi ?

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  3. Dove abito io abbiamo una pompa elettrica per immettere in fognatura le acque nere utilizzata da quattro famiglie. E' allacciata ad un contatore da 3KW per servizi.
    A fronte di un consumo medio di 14 Kw.ogni 2 mesi arriva una bolletta di € 33,50 Perciò 33,50 : 14 = 2,39€ Kw.
    Nella bolletta di uso domestico a fronte di un consumo 2 mesi di Kw.267 ho una spesa di € 52,72 + € 18,00 di canone Rai. Mentre 52,72 : 267 = 0,19 € Kw. Lascio a voi la risposta

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    1. Confermo quanto scritto da Francesco, io ho lo stesso problema per la luce delle scale

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  4. Non capiscono che più aumentano le tasse , più la gente taglia i consumi, tra cui anche le utenze. Io così ho fatto. Mi costa meno far funzionare ogni tanto un piccolo gruppo elettrogeno . Valuterò anche un fotovoltaico ridotto.

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  5. Dal governo Monti fino a quello di Renzi,solo aumenti di tasse sui servizi, ove la gente non più rinunciare e dove non c è concorrenza. Alla faccia della ripresa. Vogliono il funerale, anzi la cremazione del settore immobiliare.

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Avvisi funebri (FC)