martedì 19 dicembre 2023

Potrebbe essere?!?


La verità è che noi adulti odiamo i giovani.

Non ci piace la musica che ascoltano, non ci piace come si vestono, non ci piace nemmeno come parlano. Sarà per questo che li ascoltiamo così poco?

Non sappiamo nulla di loro.

Non sappiamo nulla della giovane ricercatrice italiana che qualche giorno fa è stata premiata come ricercatrice dell’anno a Bruxelles (si chiama Elena Crespi, si occupa di idrogeno, nessuna tv, radio o giornale l’ha intervistata, abbiamo cose più serie di cui occuparci).

E non sappiamo nulla nemmeno di Martina Strazzer che a 23 anni fattura 10 milioni l’anno vendendo sui social i gioielli che disegna: lo sapete che è partita qualche anno fa su Instagram con 300 euro e contro il parere dei genitori? Questi influencer, che palle, ma che mestiere è? [...]

Nei giorni scorsi ci sono state le occupazioni scolastiche, un rito che si ripete da 45 anni, vero. E però è un segno di vita: sono studenti che ci dicono di volere altro, di volere di più, di avere addirittura l’ambizione di cambiare il mondo.
Anche noi, un tempo.
Eppure sulle chat scolastiche giravano messaggi di genitori che invocavano sanzioni esemplari. Ma parlarsi, no?
Sabato, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno versato in diversi fiumi d’Italia la fluorescina, colorando l’acqua di un verde brillante. Si tratta di un sale innocuo, usato come tracciante, non provoca alcun danno a fauna e flora. Nessuno. Protestavano, i ragazzi, perché alla Cop28 di Dubai i petrolieri non vogliono indicare una data dopo la quale non useremo più combustibili fossili. La scienza dice che senza questo impegno non c’è futuro. A Venezia una ragazza, mentre gli altri calavano gli striscioni dal Ponte di Rialto, suonava il contrabbasso e cantava, o meglio, gridava “My Heart Will Go On”, il brano del Titanic.
Era commovente tutta quella passione, tutta quella rabbia, anche.
Sono stati portati in questura e denunciati per vari reati: 27 attivisti, la musicista e il contrabbasso; a 4 di loro è stato dato un foglio di via, un ministro ha invocato la galera. [...]
Siamo adulti che odiano i giovani, ecco perché li critichiamo: se si battono per una causa sono 'ingenui', se non lo fanno 'superficiali'. La loro ambizione di cambiare il mondo viene soffocata.
Piuttosto, ai nostri figli leviamo loro gli smartphone che li stanno rendendo dei deficienti; e lo scriviamo sui nostri smartphone dai quali però non ci separiamo mai.
La stupidità digitale deve essere un virus da cui si guarisce con le rughe. [...]
La verità è che odiamo i giovani. Forse perché non lo siamo più; qualcuno non lo è davvero mai stato.
Riccardo Luna
La Stampa

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