Con le festività natalizie alle porte anche la tradizione del Presepe torna viva nelle nostre case e a Pedemonte questa tradizione è molto sentita e ben radicata.
Noi, come associazione Culturale “Le Contrade”, per 10 anni abbiamo allestito, prima nella sala parrocchiale di Pedemonte e poi presso l’edificio ex-scuole a Lastebasse, una rassegna di presepi artistici ed artigianali, inserita nel percorso de “La Strada dei Presepi”.
Purtroppo negli anni alcune tradizioni legate ai presepi sono però andate perse…
Una di queste era il presepio realizzato dai giovani di Pedemonte presso la canonica della parrocchia di Santa Maria Assunta in Brancafora.
Per i giovani del paese, simpaticamente soprannominati “PRESEPIAT”, questo evento era sì un impegno, ma anche un modo per ritrovarsi, per fare gruppo, per divertirsi e stare assieme, realizzando un qualcosa che avrebbe contribuito a dare lustro al territorio ed al paese stesso.
La realizzazione del presepio, ogni anno diverso, aveva una data di consegna ben precisa: la Santa Messa della Vigilia del 24 Dicembre.
Per quella sera tutto doveva essere pronto, tutto doveva essere pulito, le sequenze di luci dovevano essere sincronizzate perfettamente, l’acqua nei torrenti doveva scorrere limpida senza inzuppare il resto del presepio…
Per poter giungere a questo risultato l’impegno profuso era grande a tal punto che la fase di smontaggio del Presepio dell’anno prima iniziava addirittura a fine estate, anticipando ogni anno perché ogni anno il Presepio aumentava di dimensioni, estendendosi addirittura all’esterno dell’autorimessa che era stata concessa dalla parrocchia (come dice qualcuno dei ragazzi, ormai uomini, che lavorava nel presepio “Gavaressimo dovèsto pagàrghe sora l’IMU”).
Durante questi 4 mesi di lavoro si progettava, si tagliava, si martellava, si “ingraffettava”, si cablava, si “imboiaccava” (pratica tipica del PRESEPIAT che consiste nel cospargere un tessuto di un composto molto liquido di acqua e cemento con lo scopo di realizzare la roccia finta), si incatramava, si “andava par mus-cio”, si “andava a dase”, si discuteva, a volte anche si litigava, ma solo perché ognuno voleva raggiungere il miglior risultato possibile, perché il presepio dei PRESEPIAT era un vanto per la Parrocchia, il Comune e la Valle dell’Astico stessa.
In questi 4 mesi si passava dalla tranquillità del “ste calmi… ghè tempo” alla frenesia del “non finiremo mai… Nadale l’è dopo doman”, si passava dalla tipica tenuta di lavoro estiva del muratore (pantaloncini corti e canottiera) alla giacca, guanti e berretto dell’ultimo periodo (erano anni in cui faceva ancora freddo, innumerevoli sono le volte che, avendo dimenticato l’antigelo nell’acqua dei torrenti, abbiamo dovuto scongelarla con altra acqua calda).
In vista del Natale abbiamo deciso di onorare il lavoro di questi ragazzi riproponendo le foto di alcuni dei presepi realizzati nel corso dei 10 e più anni di “Presepiat”, cercando di inserire ulteriori aneddoti e ricordi…
Inizieremo con il presepio del Natale 2006… uno degli ultimi…
Un sentito ringraziamento agli amici Sandro Ciechi (nonché uno dei fondatori dei Presepiat) e Don Giacomo Viali per le foto.
Ricordiamo inoltre che anche quest’anno la Pro Loco di Pedemonte ha organizzato “Pedemonte e i suoi presepi”.
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