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Visualizzazione dei post da agosto, 2020

La Segha di Russa

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【 Gianni Spagnolo © 200830 】 Non è agevole risalire all’origine delle contra’ dell’Alta Valle dell’Astico. I documenti antichi si limitano a citare gli abitati principali, cioè le  ville e i  colonnelli , trascurando quelli minori. A parte Bellasio, che era un maso privato e fa un po’ storia a sé. La maggior parte delle contrade che conosciamo oggi si svilupparono tra la fine del XVI e del XVII secolo, sull’onda di spinte demografiche e furono originariamente corti familiari, dato che di ciascuna possiamo identificare il clan d’origine e la sua provenienza. Sull’altra riva dell’Astico, nelle pertinenze di Forni, si vede ripetersi lo stesso schema già osservato per San Pietro. Contra’ come: Sella ( Sella ), Maso ( Pettina’ ), Grotta ( Fontana ), Luconi ( Dalla Via ) e Soglio ( Dal Soglio? ) non sono mai nominate nei documenti più antichi, mentre è ovviamente citato Forni, in quanto capoluogo, e Valpegara. Non compare neanche Barcarola, se non alla fine del XVIII sec...

Ruota di turbina Pelton

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Durante le vacanze a St. Michel de Maurienne, ho visto questa ruota di turbina Pelton. Probabilmente  nessuno dei seguaci del blog è mai stato alla Bissorte, ma molte persone della valle hanno lavorato lassù, di conseguenza nella famiglie questa località era conosciuta. La diga è tutta rivestita di sasso, opera degli scalpellini di Tonezza. Giorgio Toldo

La tempesta nel giardino di Francesco Lorenzi a Thiene il 29 sera

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Correva l'anno...

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Anagrafe del Comune di Valdastico al 1° gennaio 1967 【 Gianni Spagnolo © 200829 】 Correva l’Anno del Signore 1967.. .. I campi erano ancora arati dal vecchio mulo di Jijota e il canparo era la bestia nera di noi fanciulli in fiore, che saltavamo le vanède costellate da innumerevoli alberi da frutto. Intoccabili! Come lo era quello biblico della conoscenza del Bene e del Male, ma amorevolmente coltivati dai nostri nonni, vecchi ma ancora abili, che tuttavia non avrebbero visto la fine di quel decennio. Il paese spalancava le porte alla modernità al massimo del suo sviluppo. Le strade, e perfino il bel  saliso dei Chéca, erano stati appena asfaltati e ormai persino le bestie in stalla avevano l’acqua corrente. Sparivano, uno dietro l’altro, i vecchi cagaùri,  e le posse ai cui angoli spesso s’ergevano, come torri d’un rustico maniero. Le vacche non caracollavano più lente verso la fontana sul far della sera e solo qualche residua boassa costellava quella nera p...

Nuovo tetto per il Capitello dei Fozati

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È stato possibile realizzare il tutto con l'idea e il contributo del Geom. Slaviero Claudio e la partecipazione della gente delle tre contrade. Nelle foto: Gian Paolo Alessi, Adriano Carraro, Loris Pretto, Mario Lorenzi.

La velocità uccide

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Mark C. Taylor , filosofo 21 agosto 2020 Facebook Twitter Email Print Questo articolo è stato pubblicato il 9 ottobre 2015 sul numero 1123 di Internazionale.  “La velocità è dio e il tempo è il demonio”.  Lo ha detto David Hancock, capo della divisione computer portatili della Hitachi. Nella realtà, la vita accelera fino a far quasi sparire il tempo: “presto” è sempre troppo tardi, bisogna fare tutto adesso, immediatamente. Fare una pausa, rimandare, fermarsi, rallentare vuol dire perdere un’opportunità e dare un vantaggio alla concorrenza. La velocità è diventata la misura del successo: processori più veloci, computer più veloci, reti più veloci, connessioni più veloci, notizie più veloci, comunicazioni più veloci, transazioni più veloci, scambi più veloci, consegne più veloci, menti più veloci, bambini più veloci. Perché siamo così ossessionati dalla velocità? Il culto della velocità è un fenomeno moderno. Nel Manifesto del fu...

21 agosto - il cielo dal capitello della Torra (a occhio nudo non si vedeva quello della prima foto) - foto di Federico e Samuele

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Curiosità segnalate da Francesco Lorenzi

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Potpourri

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La maggior parte dell'umanità è predisposta alla sottomissione. Gente inconsapevole, gestita completamente. Chi ha capito, ha capito, non ha bisogno di consigli. Chi non ha capito, non capirà mai. Io non biasimo queste persone perché sono struttutate per vivere e basta. Cosa vuol dire vivere e basta? Mangiare, bere, respirare, partorire, lavorare, guardare la televisione, mangiare la pizza il sabato sera, andare a vedere la partita, il loro mondo finisce lì. Non sono in grado di percepire altro. C'è un piccolissimo gruppo di esseri umani che sono "difetti di fabbricazione"; sono sfuggiti al controllo qualità della linea di produzione. Sono pochi, sono eretici, sono guerrieri. (Carlos Castaneda)

Si guardano sempre volentieri le foto di un tempo che fu... (foto da Carlo Slaviero)

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 1 - LORENZI NEREO  2 -  3 - PIEROTTO MARILENA  4 - GIANNA TOLDO baga  5 - CERATO LILIANA  6 - SLAVIERO TERENZIO  7 -  8 -  9 - LORENZI ANTONIETTA 10 - STEFANI LUIGIA 11 - TOLDO FERNANDA 12 - LORENZI LORENZO 13 - SLAVIERO GIOVANNI 14 - LORENZI GIOVANNI 15 - MUNARI CANDIDA 16 - SELLA VITO 17 - moglie GIACOMELLI NICO 18 - GIACOMELLI NICO  1 - Alessi Celso?  2 - Lorenzi Domenico  3 - Pretto Rosalia  4 - Slaviero Giovanni  5 - Toldo Domenico  6 -  7 - Munari Candida  8 -  9 - 10 - Stefani Luigia 11 - 12 - Sella Francesco

La pagina della domenica

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IL VANGELO DI OGGI   di Luciano Manicardi Gesù si fa domanda per i suoi discepoli. E Gesù raggiunge noi come domanda. Lui stesso è la domanda che ci inquieta, che ci scuote, che non chiede di essere evasa da una risposta illusoriamente esauriente, ma riproposta ogni giorno e in ogni fase della vita. Anche per il credente Gesù non è anzitutto e soltanto una risposta, o la risposta, ma una domanda, la domanda. In quel tempo Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Ch...

Riflettiamo...

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Post di Anna Belloni Immagina di esser nato nel 1900. Quando hai 14 anni inizia la prima guerra mondiale e finisce quando ne hai 18 con 22 milioni di morti. Poco dopo, una pandemia mondiale, una influenza chiamata "spagnola", uccide 50 milioni di persone. Ne esci vivo e indenne, hai 20 anni. Poi a 29 anni sopravvivi alla crisi economica mondiale iniziata con il crollo della borsa di New York, provocando inflazione, disoccupazione e carestia. A 33 anni i nazisti arrivano al potere. Hai 39 anni quando inizia la Seconda guerra mondiale e finisce quando hai 45 anni. Durante l'Olocausto (Shoáh) muoiono 6 milioni di ebrei. Ci saranno oltre 60 milioni di morti in totale. Quando hai 52 anni inizia la guerra di Corea. Quando hai 64 anni inizia la guerra del Vietnam e finisce quando hai 75 anni. Un bambino nato nel 1985 pensa che i suoi nonni non abbiano idea di quanto sia difficile la vita, e invece sono sopravvissuti a diver...

Potpourri

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Quando uno è arrabbiato,  dice cose  che spesso non pensa. E' una reazione spontanea, è nell'indole di ogni uomo. Quando uno è arrabbiato, cerca le frasi che possano il più possibile ferire la persona  a cui sono dirette. Ma in realtà, a conti fatti, a litigio terminato, sta più male la persona che ha ricevuto quelle frecce avvelenate o colui che le ha scagliate? L. A. Seneca

Il convolvolo: l'erba infestante dai bei fiori a campana.

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Il convolvolo, o vilucchio, è una pianta erbacea perenne, infestante: il fusto è strisciante si avvolge attorno alle altre piante o ai loro sostegni arrampicandovisi. Ma in assenza di piante coltivate o di altri sostegni, il vilucchio “cammina” sul terreno e può raggiungere una lunghezza di 5 metri. Molto presente negli incolti ai margini delle strade, infesta siepi, giardini, orti, vigneti, frutteti e varie colture poliennali. Cresce dal mare alla zona montana nelle regioni temperate dei due emisferi eccetto l’Australia. Fiorisce da maggio ad ottobre con bei fiori campanulati bianchi o rosa.

Ora che leggo... qualcosina mi ricordo...

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Il 20 Agosto 1973, al Sud, ci fu una grande epidemia di colera. L'epidemia di colera ad Agosto del 1973 è stata un'epidemia che si verificò nelle aree costiere delle regioni Campania, Puglia e Sardegna tra il 20 agosto e il 12 ottobre, quando vennero diagnosticati 278 casi di colera causati dal Vibrione del colera. Quasi tutti i casi coinvolsero gli adulti, con una preponderanza di uomini, e causarono complessivamente 24 decessi. L'improvvisa epidemia, forse causata dal consumo di cozze crude o altri frutti di mare contaminati dal vibrione, causò un grande allarmismo nella popolazione (all'ospedale Cotugno di Napoli vennero ricoverate 911 persone in dieci giorni), ma già pochi giorni dopo l'inizio dell'emergenza venne avviata la più grande operazione di profilassi nel secondo dopoguerra che portò alla vaccinazione di circa un milione di napoletani in appena una settimana, grazie anche all'aiuto dell'impiego delle siringhe a pistola messe a d...

I Gruppi di un tempo... (foto di Carlo Slaviero)

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