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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

El Prà de Tasinazi

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【 Gianni Spagnolo © 200629 】 Alla ricerca dei toponimi perduti, ci trasferiamo oggi nelle pertinenze di Forni per individuare il luogo indicato come “ Contra’ del pra’ di Tasinazi ”. Corre infatti l’anno del Signore 1748 quando un mio lontano parente, certo Tomaso fg. di Gio. Battista Spaniolo de Albaredo de Rozzo , che ora abita a San Pietro con la moglie Dona Chiara Cerato , affitta per 18 anni e per 144,13 ducati un prato a tal Zuane fg. di Antonio De Lai del loco di Forni comune di Tonezza, posto appunto in contra’ detta del Pra’ di Tasinazi . Il luogo confina a levante con la strada pubblica, a ponente con l’Astico, a mezzogiorno con Bortolo del fu Pietro Cerato e a settentrione col medesimo affittuario. Da queste sommarie indicazioni, avendo l’Astico ad Ovest, il luogo dovrebbe trovarsi nella striscia di prati rivieraschi situati fra la Bréiola e Settecà.  Non avendo eccessiva dimestichezza con quei luoghi, lascio a qualche volonteroso lettore di quelle zone l’on...

La foto curiosa inviataci da Guido Lorenzi: un nido di cimici sulla sua porta a vetro

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GUDBRANDO e GELSOMINA son tornati per la ricorrenza del patrono a San Pietro.

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Dal drone di Flores Munari - I trinceroni di Pioverna alta

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La pagina della domenica

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IL VANGELO DELLA DOMENICA In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa». LA POESIA Tornare bambina nei momenti più impensati, giocare con le foglie, farne ali da spedire al cielo, ballare a piedi nudi tra l'erba che mi conosce appena e pur comprende la voglia di uscire da me ste...

El galo de San Piero

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Nella vita contadina dei nostri paesi ogni cosa, ogni animale aveva un suo ruolo, niente o quasi era tenuto come “sovrappiù” se non qualche uccellino in gabbia, catturato durante il passaggio autunnale. Così il cavallo, o l’asino si meritavano le cure del padrone perché avevano il compito di tirare il carro, di rivoltare la terra con l’aratro, di trainare nel bosco i tronchi dei grandi abeti o dei faggi abbattuti. La mucca era accudita perché prezio sa per il latte e i vitelli e chi non poteva permettersi una mucca poteva almeno allevare qualche capra o pecora. Le galline davano uova, ogni giorno e poi pulcini che sarebbero diventati polli per la cucina della festa. E il gallo? Beh, il gallo aveva un ruolo importante nel pollaio che lo autorizzava a vivere praticamente “a sbafo” cibandosi per primo, del più buon grano e girando di qua e di là, razzolando, altezzoso e colorato, come un re. Anche lui aveva un importante ruolo, anzi due: fecondava, in primavera, le u...

Sempre nuove e simpatiche iniziative a Pedescala, a volte basta anche solo un fiore per fare la differenza

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E' bene distinguere tra Amicizie e conoscenze

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No, non siamo tutti amici. No, non basta aver passato una serata insieme per chiamarmi amico. No, amico non è un modo di dire. È una parola che porta con sé un mondo di emozioni, promesse e intimità. Non puoi chiamarmi amico e non guardarmi negli occhi. Non puoi chiamarmi amico e non dirmi la verità. Non puoi chiamarmi amico e celare, evadere, passare oltre. Non puoi chiamarmi amico se conosci le cose importanti per me e scegli di ignorarle perché ti fa fatica. Non puoi chiamarmi amico se ti ricordi di me solo quando ti conviene. Non siamo tutti amici. Non sono tuo amico se ci facciamo una foto insieme. Non sono tuo amico se ti sorrido. Non sono tuo amico se ci prendiamo un caffè. Sono tuo amico se mi confido. Se ti ascolto, se non mi distraggo, io che mi distraggo sempre. Sono tuo amico se evito i consigli stupidi. Le frasi fatte. Le soluzioni a portata di mano. Se so ascoltarti e semplicemente stare. Anche in silenzio, che a volte serve. Sono tuo amico s...

Anche in tempi di covid... almeno la barchetta possiamo farla! Manteniamo viva la tradizione

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La bellissima tradizione della barca di San Pietro, tra leggenda e realtà Francesca Biagioli-web Nella notte tra il 28 e il 29 giugno, in occasione della festa di San Pietro e Paolo, nelle campagne si celebra un rito molto particolare per capire come sarà il tempo, ma anche come andrà il raccolto e il destino dei componenti della propria famiglia. Si tratta di quella tradizione nota come la barca di San Pietro. La tradizione contadina da sempre si serve di rituali alla cui base vi sono credenze popolari, leggende o storie di santi. Spesso si utilizzavano questi “strumenti” per capire come sarebbero state le condizioni meteorologiche, indicatore molto importante per il buon raccolto nei campi e dunque il sostentamento delle famiglie. Ancora oggi diffusa in alcune zone, soprattutto del Nord Italia, è la tradizione della barca di San Pietro o veliero di San Pietro, un’usanza che si serve di pochi ingredienti: un contenitore di vetro, una chiara d’uovo e...

Qui da noi non ne riesco a vedere più purtroppo e mi mancano tanto...

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Le rondini – simbolo di libertà, felicità eterna e protettrice delle case. La rondine comune costruisce accuratamente un nido concavo, fatto di fango, trasportato nel becco. La parte interna del nido è composta di erba, piume ed altri materiali morbidi.  La femmina vi depone 4 o 5 uova bianche maculate di marroncino e le cova fino a quando non si schiudono per la nascita dei pulcini, che vengono alimentati da entrambi i genitori per una ventina di giorni. Già 20 giorni dopo la nascita il peso dei pulcini è come quello di un adulto, anzi, superiore, poi con la crescita del piumaggio il peso in eccesso viene smaltito e la rondine è in grado di spiccare il volo. L’età massima di vita delle rondini è di sedici anni.

Un saluto da Belfiore

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Un buon fine settimana a tutti!

Scutigera

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Sono una scutigera. Per molti esseri umani faccio schifo e devo essere schiacciata, ma basterebbe informarsi un pochino di più per capire che io non vi faccio alcun tipo di male e non sono pericolosa. Perché sono utile nelle vostre case? Perché sono un insettivoro! Mangio gli insetti brutti e cattivi che potrebbero infestare le vostre abitazioni (anche le formiche!). Lo so che non sono proprio bellina, però vi prometto che non vi infastidirò. Quindi... lasciatemi vivere. Grazie 

La pecora nera

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Le pecore nere di una famiglia sono in realtà liberatrici del loro albero genealogico. Membri della famiglia che non si adattano alle regole o alle tradizioni familiari, coloro che cercano costantemente di rivoluzionare le credenze. Coloro che scelgono strade contrarie ai percorsi ben battuti delle linee familiari, coloro che sono criticati, giudicati e persino respinti. Questi sono chiamati a liberare la famiglia da schemi ripetitivi che frustrano intere generazioni. Queste cosiddette "pecore nere", quelle che non si adattano, quelle che ululano con la ribellione, in realtà riparano, disintossicano e creano nuovi rami fiorenti nel loro albero genealogico. Innumerevoli desideri non realizzati, sogni infranti o talenti frustrati dei nostri antenati si manifestano attraverso questa rivolta. Per inerzia, l'albero genealogico farà di tutto per mantenere il decorso castrante e tossico del suo tronco, che renderà il compito del ribelle difficile e conflitt...

L'Amministrazione Comunale informa

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Ne abbiamo sentito di ogni... tutto e il contrario di tutto da una miriade di "esperti"... non cavando un ragno dal buco...con il solo risultato che ora l'incertezza regna sovrana. Allora, un parere più, un parere meno... aggiungiamoci anche questo... ;-)))

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- Origine e sviluppo delle pandemie - Perché le zoonosi (infezioni da virus o batteri che passano dall'animale all'uomo, come il covid-19) avvengono spesso da animali come i pipistrelli o roditori? Perché i pipistrelli sono esseri molto antichi (hanno avuto molto tempo per adattarsi ai virus) , vivono in colonie molto numerose e si spostano volando, queste caratteristiche permettono un ampio scambio di batteri e virus tra di loro, (a causa del numero e vicinanza di individui) e un grande adattamento ai virus sviluppando resistenza e tolleranza alla carica virale (tollerano i virus senza ammalarsi). I roditori sono anch'essi numerosi, vicini, adattabili. Entrambi: roditori e pipistrelli sono gli animali presenti sulla terra con più specie (tanti tipi diversi, ma simili), perciò ospitano molti più virus. Il salto di specie tra animali e uomo, avveniva sporadicamente in passato e si esauriva per la difficoltà di spostamento tra uomini e virul...

Parte da Schio la rivoluzionaria scoperta scientifica al Gran Sasso

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C’è un’azienda di Schio dietro all’impianto realizzato al Gran Sasso che ha permesso al Cnr di fare una nuova, rivoluzionaria, scoperta scientifica al Gran Sasso. Alca Tecnology, che dal 1999 costruisce impianti e componenti per il settore industriale e la ricerca scientifica, ha infatti realizzato una parte dell’avveniristico impianto di ricerca e sperimentazione nel Gran Sasso, il quale ha permesso agli scienziati di individuare movimenti sotto due chilometri di roccia. Un numero di eventi anomalo dentro allo strumento che cerca la materia oscura. I fisici di Xenon1T, cacciatore di materia oscura, nel corso di un seminario hanno annunciato di avere osservato uno strano eccesso di eventi ancora tutti da spiegare. Potrebbe trattarsi semplicemente di fluttuazione statistica o di una contaminazione del rilevatore, ma l’ipotesi è che si possa essere di fronte all’individuazione di nuove proprietà di neutrini o all’esistenza di nuove particelle chiamate...

Erano uomini

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【 Gianni Spagnolo © 200625 】 Nell'anniversario della Battaglia dell'Ortigara ripropongo questo post, già pubblicato cinque anni fa in occasione del centenario d'inizio della prima Guerra Mondiale. Mi era stato raccontato che mio nonno materno, Antonio Lucca, aveva combattuto sull'Ortigara, assieme a Francesco Nicolussi ( Checo Mistro ), Giuseppe Garibaldi Lorenzi ( dai Alfieri ) e altri del paese che non ricordo e che era stato fatto poi prigioniero, ma nient'altro. Sapevo che era negli Alpini, ma non in quali reparti avesse militato e dove e in quali circostanze fosse stato catturato. Né mia nonna, né mia madre, seppero mai raccontarmi di quei fatti, pur con le mie insistenze di bambino affascinato dalle vicende di guerra. Semplicemente non lo sapevano, dicevano che il nonno non ne aveva mai voluto parlare.  Non ebbi modo di conoscerlo, me nono Toni. Era della classe 1893, emigrato in Slesia appena tredicenne a fare il bocia nelle miniere dell'Imperat...

Pedemonte anni 50: Prefetto e Sindaco festeggiano l'arrivo della corrente elettrica in una contra'

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Foto da Silvio Eugenio Toldo

Dal drone di Flores Munari - Spettacolare fioritura di rododendri a Costa d'Agra

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L'iperico, l'erba di San Giovanni o erba delle streghe

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L’iperico, soprannominato anche “cacciadiavoli” è l’erba di San Giovanni per antonomasia, noto rimedio erboristico per vari trattamenti e medicamenti. E' una pianta spontanea che cresce dappertutto nelle nostre campagne. Il grande interesse attuale verso questa pianta si rifà agli antichi utilizzi della medicina popolare. I fiori sono la parte più interessante della pianta d’iperico. Sono di colore giallo-oro, formati da 5 petali molto delicati. Strappandoli dai loro peduncoli, o sfregandone i petali, inizia a sgorgare una linfa rosso sangue contenente i principi attivi. Da qui un altro dei tanti nomi popolari dell’iperico, ossia l’erba dell’olio rosso.

Una garzetta nella foto di Alago

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Americanate

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【 Gianni Spagnolo © 200618 】 Il recente Post della Carla sulla Base Tuono di Passo Coe, mi ha fatto tornare in mente un appuntamento annuale che ricorreva in Valle negli anni sessanta e vedeva mobilitata tutta la bociarìa del paese, e non solo, ad assistere al prodigioso evento. Ne ignoro le ragioni militari, strategiche, tattiche o soltanto psicologiche che fossero, ma si trattava del passaggio per il centro del paese di una lunghissima colonna militare americana che trasportava verso il Plaut degli enormi missili montati su poderosi camion articolati. Sembrava tutto enorme, vuoi per le strade strette del paese, che per la nostra stessa dimensione fisica d’allora. Enorme, tecnologico e fantastico. Si, perché era ancora l’epoca che si molàvano le vache ala fontana e i luamàri costellavano il paese come i pissacàn i prà, perciò il contrasto fra la frugalità paesana e la potente tecnologia americana era assolutamente stridente. Sarà stato proprio questo l’effetto voluto e m...

La notte conferisce al Paesello maggior bellezza

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I video di Gino Sartori - il cammino delle apparizioni 5° tappa

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Vecchio frassino

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Caro Vecchio Frassino, venerdì scorso passando per caso “in cima alla Pontara”, con mia grande sorpresa non ti ho più trovato. Al tuo posto, un  plateatico di colore giallo con funzioni molto diverse dalle tue.  Mi è stato detto che eri molto ammalato: saresti stato sconfitto da una malattia che ti aveva colpito all’interno.   Facendo delle ricerche ho scoperto che avevi oltrepassato la soglia dei 100 anni, eri stato  spettatore di due Guerre Mondiali e sopravvissuto alla tempesta Vaia. Negli ultimi mesi ti sarai chiesto perché le strade attorno a te fossero diventate deserte.  Tutti gli abitanti del nostro paese, dai più piccoli ai più anziani, ti hanno sempre guardato come una presenza fissa, proprio come guardano le loro montagne. Ma il tuo destino era segnato e noi non lo sapevamo. Per te che hai accompagnato le nostre piccole vite avrei organizzato volentieri una  cerimonia di commiato, se proprio non era possibile tenerti e festegg...

Dedizione, impegno e qualità - Malga Camporosà dei Fratelli Toldo - (foto di Michele Toldo)

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Il mestiere di crescere

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L'Amministrazione comunale, visto il periodo difficile appena trascorso e avendo a cuore il benessere dei bambini, che sono il nostro futuro, organizza per sabato 27 giugno alle 15.30 presso la Pro Loco di San Pietro un incontro con la psicologa Ghitti. Si prega di venire muniti di mascherina Tutti i genitori sono invitati... venite numerosi!

Dal boschetto di Alago che è sempre in postazione per poter catturare il particolare...

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 capinera con una mora di gelso bianco in bocca passero con un ragno in bocca

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Presto 60

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【 Gianni Spagnolo © 200609 】 Credo che, almeno da noi, nessun decennio abbia segnato un taglio netto fra passato e presente come gli anni sessanta del secolo scorso. Certamente usi, costumi e abitudini non cambiano in maniera repentina e qualsiasi passaggio richiede un po’ di acclimamento, tuttavia nessun altro periodo è stato così denso di cambiamenti come quei fatidici anni. Il moplen, la fòrmica, la lavatrice, la televisione, il telefono, il bagno in casa, il frigo, i jeans, i Beatles, la motorizzazione, … sono arrivati quasi di botto proprio in quegli anni. Parallelamente avveniva anche una rivolta sociale da parte delle nuove generazioni che portavano sugli scudi i diritti laddove imperavano da sempre i doveri gerarchicamente ordinati. Perfino Santa Romana Chiesa, fondata sulla Tradizione, s'avviò ad una profonda riforma col Concilio Vaticano II.  Se negli anni cinquanta, dalle parti nostre, i costumi non erano sostanzialmente dissimili dai decenni o addirittura dai sec...