sabato 15 settembre 2018

C'era una volta




Erano bellissimi i giochi di un tempo. Correvamo nei prati alla ricerca delle margherite che illuminavano la campagna del colore del sole. Noi bambini, tutti insieme a giocare e a divertirci, imparando a saltare, a correre, a cadere e a rialzarci. Imparavamo a crescere.
Tornavamo a casa pieni di polvere e sbucciature, ma sapevamo cavarcela e, una volta a casa, cercavamo di nascondere i graffi e i vestiti strappati, altrimenti ci beccavamo anche le sgridate della mamma.
Oggi non è più così. La strada è vuota, silenziosa e triste. Non si odono le urla e le voci gioiose dei bambini che giocano a nascondino. Le grida festose delle ragazzine che corrono e si fermano al suono di una cantilena che andava sotto il nome di “Un, due, tre....stella!” oppure dell’allegra canzoncina “O quante belle figlie madama Dorè”.
I ragazzini di oggi sono stati rapiti dal computer, dalla tecnologia.
Non giocano in cortile col ragazzino vicino di casa, ma on-line, con uno sconosciuto che si trova anche a migliaia di chilometri di distanza. Sono più soli, però.
Eppure il sole bussa alla porta e ti chiama ad uscire, a giocare all’aperto e, talvolta, i ragazzini di oggi ci vanno, ma portano anche il tablet e il cellulare perché a farne a meno, proprio non ci riescono.
Peccato, però, questi giochi solitari, questo potere del PC, hanno messo il guinzaglio, hanno chiuso la porta alla libertà di essere bambini, di giocare insieme guardandosi negli occhi e non attraverso un monitor.
Alessia S. Lorenzi da “Come il Canto del Mare”

4 commenti:

  1. Ogni jorno sempre pejo.Se te ghe parli ai nevudi dele sgalmare co le broche , i scalfaroti co la sola de coperton o le lunete de fero soto el taco e la ponta i ciama la neuro parche' i pensa che te si na fora par le fassine col servelo.PORO MONDO

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    1. Co vegnarò a catarte a se fumaremo un visòn riserva speciale (a ghinò na scatoleta de speciali, ..secà comesideve), che vae a remengo anca le fassine!

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    2. I "nevudi" a quei tempi non sapevano che con poco ci divertivamo: Rubando le ciliege sul campo di "Ghiti"; le prugne sul campo di "Buci"; qualche grappolo d'uva su alle rive o scivolando con un cartone sotto il lato B sui prati in pendenza, di proprietà dell'Erminia, nel periodo autunnale quando l'erba era secca.

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  2. Non solo i bambini sono cambiati ma pure la gente diventata indifferente. E deprimente....

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