Il medico condotto era un medico, dipendente dei comuni italiani, che
prestava assistenza sanitaria gratuita ai poveri e, dietro pagamento dei
compensi stabiliti secondo un tariffario, agli altri cittadini.
La
figura è stata in seguito sostituita, nel 1978, dal medico di famiglia.
Era il medico che trovavi in ambulatorio fino a tarda sera o che girava da una parte all’altra del comune a passo svelto e in mano la borsa in pelle.
In campagna girava col calesse, in città con la bicicletta. Poi con la lambretta o l'utilitaria. Soprattutto nei paesi era un'istituzione. Insieme al prete, al sindaco e al maresciallo dei carabinieri.
Era il medico che trovavi in ambulatorio fino a tarda sera o che girava da una parte all’altra del comune a passo svelto e in mano la borsa in pelle.
In campagna girava col calesse, in città con la bicicletta. Poi con la lambretta o l'utilitaria. Soprattutto nei paesi era un'istituzione.
Nel suo lavoro faceva l'internista, il dentista, l'ostetrico.
Era una figura romantica, amata e temuta, ma sempre dignitosa e rispettata.
Al suo arrivo, tutta la famiglia dopo aver preparato al meglio la casa, spesso povera, si raccoglieva silenziosamente in disparte .
Terminata la visita, invitato a lavarsi le mani e ad asciugarle con il migliore telo da bagno, il Dottore era osservato con occhi pieni di speranza e di apprensione, mentre, dopo aver deposto la tazzina di caffè, amabilmente offerta, lentamente svitava il coperchio della penna stilografica, accingendosi a prescrivere chissà quale intruglio simil divino.
Alla fine della visita, chi non aveva soldi e soprattutto i contadini, omagg iava
il dottore con prodotti della terra che coltivava: uova, insalata, polli... e qualche volta con il pagamento di un onorario, che pur con
sacrificio, era un doveroso e sentito atto di ringraziamento.
Era una figura romantica, amata e temuta, ma sempre dignitosa e rispettata.
Al suo arrivo, tutta la famiglia dopo aver preparato al meglio la casa, spesso povera, si raccoglieva silenziosamente
Terminata la visita, invitato a lavarsi le mani e ad asciugarle con il migliore telo da bagno, il Dottore era osservato con occhi pieni di speranza e di apprensione, mentre, dopo aver deposto la tazzina di caffè, amabilmente offerta, lentamente svitava il coperchio della penna stilografica, accingendosi a prescrivere chissà quale intruglio simil divino.
Alla fine della visita, chi non aveva soldi e soprattutto i contadini, omagg
Poi è arrivata la Mutua: è nato il diritto alla salute e la scoperta del Farmaco Miracoloso, ma questa è un altra storia!
c'eraunavolta |
Medici condotti e levatrici erano veramente delle persone mitiche e fantastiche benvolute e rispettate da tutti.Sarebbe bello raccontare della levatrice "BRUNA" mi sembra che si chiamasse cosi che ha aiutato a venire al mondo tanti bambini della mia generazione.
RispondiEliminaMi ricordo che il dottor Stefani, diretto a visitare un ammalato da "rentolà" durante l’alluvione del 1966, per superare il ponte in prossimità della contrà Sella, si è fatto legare alla vita con una corda per non farsi portar via dai flutti. Oltre alle funzioni narrate nel post, il dottor Stefani ci eseguiva presso "Casa Nostra" pure gli esami schermografici. Tale attività potrebbe esser stata la causa dei gravi problemi alle mani che ha avuto negli ultimi anni della sua encomiabile lunga vita.
RispondiEliminaMedici che non esistono più. Mi ricordo che, qui in Francia, avevo 4 anni, il medico di famiglia mi ha portata direttamente, con la sua macchina, in clinica per un appendicite acuta. Adesso, sebbene che lo stato paga i studi, i giovani medici vogliono esercitare dove vogliono loro ; niente paesi di campagne o montagne, tutti in città. Invece i professori delle scuole, nelle stesse condizioni, devono accettare posti dove lo stato li mette.
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