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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

Promesse non mantenute

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Casotto 28/04/2016 Comune di Pedemonte  e impegni non mantenuti Vi scriviamo ancora per dirvi che nel Consiglio Comunale di domani 29 Aprile NON si parlerà di Calcificio. Per l’ennesima volta hanno preso un impegno che non hanno rispettato. Si sono giustificati dicendo che hanno troppi punti da discutere e che a breve, entro metà Maggio (a questo punto di quale anno non si sa...), faranno un consiglio dedicato esclusivamente al tema calcificio. Facciano come credono; hanno dimostrato di non essere di parola. Visto il loro comportamento non ci aspettiamo un’opposizione decisa, al massimo una contrarietà di facciata, sicuramente non sufficiente per una decisa resistenza alla costruzione del calcificio. Saremmo felici di essere smentiti, ma visti i precedenti ne dubitiamo. Giuseppe Sentelli - Michele Sartori

Forni - by Marco Pettinà

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STRAGE DI PEDESCALA 1 -

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Avviso

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Comune di FORNI - Mappa d'avviso 1842

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Chiesa parrocchiale di S.Maria Maddalena di Forni Passiamo ora sulla destra orografica dell'Astico per presentare quelle frazioni e contrade del Comune di Valdastico ivi ubicate e comprese tra la Val delle Loze a nord e la Val dell'Orsa a sud. Prima della costituzione del comune di Valdastico, nel 1940, questo territorio costituiva il piccolo comune di FORNI. Prima ancora faceva comune con Tonezza, paese a cui è sempre stato legato e con cui ha in comune buona parte dei suoi ceppi familiari. Per un commento storico di questa scheda, affidiamoci alla certa penna di Gaetano Maccà , un frate minore osservante nativo di Sarcedo, che visitò il luogo ai primi dell'ottocento e ne scrisse nella sua " Storia dei Sette Comuni e ville annesse " edita a Caldogno nel 1816.*  La trascrivo fedelmente nella sintassi di quella redazione, così abbiamo un documento all'incirca della stessa epoca delle mappe catastali del periodo della dominazione austriaca [1815-18...

Il calzolaio di Forni: Giovanni Dalla Via - by Marco Pettinà

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L’immigrato curdo crea negli Usa l’impero dello yogurt e trasforma i dipendenti in milionari

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di Pierangelo Soldavini 27 aprile 2016 il sole 24 ore I duemila dipendenti della Chobani,la fabbrica dello yogurt che va per la maggiore a New York, sono entrati ieri come tutti i giorni al lavoro e qualche ora dopo ne sono usciti trasformati in milionari. Il loro datore di lavoro, l’immigrato curdo Hamdi Ulukaya, ha deciso di restituire a loro, in buona parte scelti nelle fila dei migranti senza lavoro, parte della ricchezza che ha costruito in dieci anni: ieri li ha convocati per annunciargli che gli regalava il dieci per cento della sua creatura, la Chobani. Dopo aver realizzato che non si trattava di un sogno, ciascuno dei dipendenti deve aver fatto due rapidi conti: la società vende yogurt per la bellezza di 1,6 miliardi di dollari l’anno e ha una valutazione che oscilla tra i 3 e i 5 miliardi di dollari. Il che vuol dire che ognuno di loro si è ritrovato di colpo in mano un valore pari a 150.000 dollari, nella stima più prudenziale. Che però potrebb...

Questo è un "mistero"...

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Debbo riconoscere che abbiamo Follower molto, ma molto attenti al "particolare"! Marco Pettinà mi segnala, e giustamente, che fra il volantino appeso alla bacheca di Forni e quello del blog c'è una differenza: nel volantino appeso in bacheca a Forni la messa è alle 9.00, mentre nel volantino postato nel blog alle 9.30.  Chi è in grado di dipanare il mistero?

Gara di pesca a Forni - by Marco Pettinà

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Lettera ai Casottani sul calcificio (distribuita giovedì)

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Comune di Pedemonte e Calcificio Fassa:   a che punto siamo? Facciamo una breve cronistoria riguardante il nostro Comune: Elezioni 2014 : l’attuale maggioranza dichiarava sul volantino elettorale di opporsi all’eventuale costruzione del calcificio di fronte a Casotto, non essendo la zona adatta a questo insediamento. Settembre 2014 : viene presentato ufficialmente il progetto e si hanno 2 mesi di tempo per le osservazioni: il Comune di Pedemonte non presenta nessun documento. Agosto 2015 : il SUAP di Thiene approva la costruzione del calcificio, vi è poi un mese di tempo per le osservazioni. Presentate da singoli cittadini e dalla Regola di Casotto, mentre non ci risulta che il Comune di Pedemonte abbia fatto pervenire qualche nota. Stanchi di questo “silenzio assordante”, abbiamo insistito con il Sindaco e i suoi consiglieri affinché ci fosse una riunione a Casotto per un vero confronto. Avrebbero preferito...

Forni e Setteca' - by Marco Pettinà

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Forni dall'alto - by Marco Pettinà

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AGORA' - 15

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La Valle dell'Astico - by Marco Pettinà

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25 Aprile, Giornata della Liberazione. La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.

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25 Aprile...

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Sappiamo ancora volare alto? In questo giorno che ricorda la fine di una guerra atroce, mi chiedo cosa siamo disposti a fare  per continuare a mantenere la pace,  per garantire ai nostri figli e nipoti,  la libertà, che è la base del vivere civile.  Quando ci libereremo dei pregiudizi? Vedo il filo spinato limitare un confine...  segnale inquietante e inaccettabile.  Vedo popoli erranti, senza una patria, tentare di trovarne un altra.  E violenza, che incita alla violenza. Tutti coloro che hanno lottato per la libertà,  penseranno che non abbiamo capito niente e stupidamente,  stiamo facendo gli stessi errori.  La libertà è una barchetta di carta,  a cui un bambino ha affidato i suoi sogni.  La libertà è un aeroplano di carta, a cui mettere le ali,  e impegnarsi, tanto!  Per impedirgli di cadere. Buon 25 aprile  Francesca Stassi

Forni - by Marco Pettinà

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Pensiamoci

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Quando un uccello è vivo, mangia le formiche.  Quando l'uccello è morto, le formiche mangiano l'uccello. Il tempo e le circostanze possono cambiare ad ogni momento. Non sottostimare o ferire nessuno nella vita.  Puoi essere potente oggi, ma ricorda: il Tempo è più potente di te! Un albero serve a creare un milione di fiammiferi,  m a basta un solo fiammifero per bruciare milioni di alberi. Perciò sii buono e fai cose buone; sempre!

L'angolo della Poesia

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Quante parole non arrivano a toccare il cuore, fermate dai muri dell'incomprensione, dall'indifferenza... e cadono come petali di un fiore. Quante parole impresse su fogli di carta, che nessuno leggerà mai. Testimoni silenziose di sofferenze, paure, speranze. Tra delle pagine ingiallite ho ritrovato una parte di me, mi chiedeva dei miei sogni... del mio tempo. Ho visto le illusioni cadere ad una ad una, e un'unica parola, tentare di alzarsi in volo...  Amore. Francesca Stassi

Buon compleanno VESPA - (segnalato da G. S.)

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Il 23 aprile 2016 Vespa compirà 70 anni: quello stesso giorno del 1946 a Firenze veniva depositato il brevetto per la "motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica” destinata, di lì a poco, a motorizzare l'Italia e l'Europa. L’intuizione di Enrico Piaggiodeciso di riconvertire l’azienda “familiare” di aeroplani portò alla produzione in quello stesso anno di duemila esemplari di Vespa 98, il primo modello ad uscire dallo stabilimento di Pontedera e destinato poi a  quadruplicare i numeri in un solo anno, grazie alla versione 125. Un successo - oltre 18 milioni di esemplari venduti in tutto il mondo - che dura ancora oggi grazie all’indiscutibile fascino dei prodotti griffati Vespa e che Piaggio ha deciso di festeggiare quest'anno con una serie di eventi che culmineranno con l'inaugurazione in aprile del nuovo stabilimento automatizzato di verniciatura di Ponted...

Il Capitello della Singéla - by Adelfo

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Avviso - Consiglio Comunale Valdastico

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Avviso Consiglio Comunale Pedemonte

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Forni 1916 - Marco Pettinà

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Che sia da preoccuparsi?

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Pfas, arrivano gli esiti degli esami. “Sono molto preoccupanti, servono nuove fonti di acqua” ‘Una situazione preoccupante che deve investire tutte le istituzioni’. A quasi un mese dal consiglio regionale straordinario nel quale il Governo regionale aveva parato i colpi della minoranza, tornano a far discutere i Pfas, le sostanze perfluoroalchiliche riscontrate nelle acque di falda di ben 79 comuni tra le province di Padova, Vicenza e Verona, sono  stati presentati oggi i primi risultati derivanti dallo studio di biomonitoraggio che la Regione ha realizzato con l’Istituto Superiore di Sanità. A renderli noti l’assessore alla sanità Luca Coletto, il direttore generale della sanità veneta Domenico Mantoan, Francesca Russo del settore promozione e sviluppo igiene e sanità pubblica della regione, Loredana Musmeci dell’Istituto superiore di sSanità, Marco Martuzzi dell’organizzazione mondiale della sanità, il direttore del registro tumori del Veneto Massimo Ru...

PARLIAMONE - L'utopia low cost ci rende tutti più poveri

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  Il web diffonde il suo commercio facendo leva pure sul prezzo. Ma è un virus che danneggia l'economia Pier Luigi Del Viscovo - Mer 20/04/2016 - Il Giornale Quando nel 1963 gli zii partirono per il viaggio di nozze su una nave da crociera, erano dei privilegiati e a bordo il personale era tutto italiano. Oggi è già tanto se il maître è italiano, ma la crociera è alla portata di molti sposini, e pazienza se la pagano i genitori perché loro sono disoccupati, avendo ceduto il lavoro a bordo ai filippini. Il low cost è una cosa furba, non intelligente. Internet sta diffondendo il suo commercio facendo leva sul prezzo, ma acquistare la sera di domenica da casa con consegna a domicilio, attingendo a un grande assortimento, è un lusso fantastico, non mi serve pagare di meno. La mania diffusa di pagare poco i beni e i servizi è un virus che sta danneggiando le nostre fondamenta socio-economiche. Con l'illusione di rendere accessibile tutto a tu...

Forni - by Marco Pettinà

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John Lindo

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I Scorlaforéte

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Ho letto il libro di Claudio Dal Pozzo “ La casa in Contra’ Sega ”, recentemente pubblicato. Un interessante affresco storico sociale della Pedescala di due generazioni fa, visto con l’occhio di un vecchio bambino; forse il libro che avrei voluto scrivere io a proposito del mio paese. Un racconto che mi ha fatto esplorare sui suoi passi questa frazione, che dista solo pochi chilometri da dove io sono venuto al mondo, ma che certo non posso dire di conoscere. L’autore appartiene alla generazione precedente la mia ed è stato un più fedele testimone dell’agonia di quell’antica civiltà rurale di montagna, semplice e povera, ma non misera,  e a tratti anche grandiosa, di cui siamo tutti figli. L’occasione mi ha fatto ritornare in mente riti e termini ormai dimenticati; come scorlaforéte ,  usato per etichettare in modo dispregiativo gli abitanti di Forni. Era un epiteto che usava a volte anche mia Nonna o mia Mamma, anche se mai con questa accezione. …Vara che l’è un sco...