La Valdastico Nord da qualche giorno ha un nuovo ‘nemico’, il
Coordinamento Trentino-Veneto contro l’autostrada A31 Valdastico Nord.
Il nome parla da solo. La settimana scorsa, a Besenello, in provincia
di Trento, si sono incontrate una quarantina di persone, tra
amministratori e membri di comitati territoriali provenienti dalla
Vallagarina, da Aldeno, da Trento, dalla Valsugana e dalla provincia di
Vicenza che hanno dato vita ad una nuova corrente che si oppone alla
realizzazione dell’autostrada che ormai da oltre 40 anni è il ‘cruccio’
dell’Alto Vicentino.
Il Coordinamento ha fatto sapere di essere convinto che sia urgente e
necessario “contrastare la nuova spinta di carattere economico,
politico e mediatico che vorrebbe far aprire i cantieri della Valdastico
Nord, un tratto facente parte di un’autostrada che già più di
quarant’anni fa era stata giudicata la più inutile d’Italia. Quei nuovi
quaranta chilometri (la maggior parte dei quali in galleria) forse
sarebbero vantaggiosi per qualcuno – spiega il Coordinamento in un
comunicato – ma certo richiederebbero uno sforzo economico e tecnologico
contrario alle politiche di riduzione del traffico automobilistico e
del trasferimento dei trasporti su rotaia. Aumenterebbero inoltre
l’inquinamento e le emissioni di gas serra e devasterebbero alcune valli
del Vicentino e del Trentino”.
Il Coordinamento Trentino-Veneto contro l’autostrada A31 Valdastico
Nord ha quindi deciso di procedere mettendo in atto due strategie mirate
a dire ancora una volta ‘no’ al prolungamento verso nord della A31.
“Da un lato stiamo predisponendo una rete di collegamento tra gli
amministratori – spiega il Coordinamento – La cosa è particolarmente
utile nel momento in cui sembra che le istituzioni provinciali trentine
stiano facendo, o siano costrette a fare, qualche passo verso un
possibile assenso alla grande opera. Dall’altro lato stiamo organizzando
un coordinamento tra i comitati territoriali, che permetta di
condividere dati e competenze e di pianificare iniziative comuni”.
La posizione di Confartigianato
Di tutt’altro avviso Nerio Dalla Vecchia, presidente di
Confartigianato Schio, che giusto un anno fa, insieme alle associazioni
di categoria
Confcommercio e Confindustria, avevano chiesto a gran voce che le
istituzioni intervenissero per fare pressione sull’ok all’autostrada.
“Da tre mesi abbiamo una motivazione in più per volere la Valdastico
Nord – ha spiegato Dalla Vecchia – Fino a pochi mesi fa c’era la
possibilità che anche la Valsugana diventasse autostrada e quindi ne
avremmo avute due parallele, il che non avrebbe avuto senso. Ma da poco
si è saputo che la Valsugana sarà semplicemente sistemata nei punti
critici, ma rimarrà una super strada. Quindi – ha continuato – i
trentini non hanno più l’alibi di dire che invadiamo il territorio con
troppe autostrade e non ci sono più scuse per dire ancora ‘no’ alla
Valdastico Nord. Dobbiamo ricordare – ha concluso – che la realizzazione
di questa arteria è fondamentale per lo sviluppo economico e turistico
dell’Alto Vicentino ed è un collegamento di primo piano tra tutta
l’Italia e il nord dell’Europa”.
Anna Bianchini-Thieneonline
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