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Visualizzazione dei post da ottobre, 2014

La notte di Halloween

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La notte di Halloween e la festa cristiana dei santi: opposizione o continuità? Appunti in  chiave educativa per la scuola e la catechesi in forma di recensione a La notte delle zucche . Halloween: storia di una festa di P. Gulisano e B. O’Neill di Andrea Lonardo Il nome Halloween è indiscutibilmente termine di origine cristiana; è parola composta da hallow , ‘santificare’, ed eve , abbreviazione di evening , ‘sera’. Halloween , insomma, deriva da All Hallow's Eve e vuol dire semplicemente ‘Sera della festa dei Santi’ , ‘Vigilia della festa dei santi’. La chiesa cattolica fa memoria, infatti, l’1 novembre di tutti i santi e la sera del 31 ottobre è appunto la vigilia della festa. Ma l’1 novembre era il giorno della festa celtica di Samhain ed alcune delle tradizioni dell’odierna Halloween vi rimandano. Cosa è avvenuto? Perché questa coincidenza? Halloween è una festa pagana o cristiana? Siamo dinanzi ad una espropriazione cristiana o ad un camuffamento s...

Una visita da... brivido!

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Domenica scorsa, sono andata con mio marito a trovare dei parenti ad Avio, vicino a Rovereto (TN) e visto che mia nipote gestisce per il FAI (Fondo Ambiente Italiano) il Castello di Avio, sono andata come sempre a fare un saluto.  Il castello situato sopra il paese è raggiungibile in auto fino a un certo punto, poi un sentiero e la strada selciata che si snoda nel verde dei vigneti, conducono alle mura e quindi al grande portone. E’ un imponente manufatto che conserva al suo interno anche lati artistici come gli affreschi che riescono a far rivivere un’epoca  tanto lontana; tra le stanze vengono periodicamente allestite mostre e eventi. Già all’arrivo al parcheggio ci siamo accorti che doveva esserci qualcosa di strano: solitamente ci sono auto, ma quel pomeriggio  tante erano parcheggiate lungo la strada e all’entrata dei vigneti sottostanti. Poi percorrendo il sentiero alcune  persone che scendevano erano travestite da streghe, diavoletti, fantasmi, vampiri …...

Le vacche che bevono alla fontana? Cose d’altri tempi!

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Ebbene sì, se qualcuno mi avesse detto che avrei visto ancora vacche che si dissetano alla fontana della piazza di Pedescala, avrei sicuramente risposto che per vederle almeno su una foto, sarebbe servito un fotomontaggio! Invece è accaduto veramente e la piazza si è animata: sembrava che arrivasse un personaggio importante, invece da Castelletto, scendendo per la “strada vecia” sono arrivate in un sabato mattina di ottobre, 2 vacche e 2 vitelle di proprietà di Marcello Toldo, accompagnate da alcuni famigliari che per l’occasione hanno rivissuto qualcosa di un tempo passato. Sì perché da noi, a Pedescala, erano veramente tanti anni che non si vedevano vacche in piazza e questa è stata senza dubbio una cosa inusuale, ma allo stesso tempo gradita.  Si sono fermate ad abbeverarsi, mentre la nonna Fausta ha rifocillato i “Vacàri” con un buon caffè; hanno poi proseguito alla volta di Settecà, dove sono state poste in un prato recintato. Ho osservato le tante persone accorse: g...

Le interessanti segnalazioni di Odette

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l Museo dell’Emigrazione “Pietro Conti”, con la collaborazione dell’Isuc, bandisce un Concorso per la migliore testimonianza video sul tema dell’emigrazione italiana all’estero. Lo scopo dell’iniziativa è quello di favorire il recupero e la sensibilizzazione della memoria storica dell’emigrazione italiana nel mondo dalla fine dell’Ottocento ai nostri giorni, nonché favorire un’attività di ricerca ...e di studio sugli aspetti storici, sociali ed economici legati all’esodo. I video dovranno essere diretti ad illustrare il fenomeno migratorio attraverso storie individuali e/o familiari e/o comunitarie, considerando la possibilità di muoversi all’interno di un tema variegato e ricco di sfaccettature (i motivi della partenza, il viaggio, i lavori, l’emigrazione femminile, le comunità italiane all’estero, l’integrazione, gli scontri e gli incontri culturali, il ritorno, ed altro). Il Concorso prevede l’ideazione e la produzione di un audiovisivo che tragga spunto dalla tema...

Aggiornamento

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In tanti chiedono lo stato avanzamento lavori...

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El quiss de Piero - andò sémo?

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A volte il fondovalle... sparisce...

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( Succede non raramente durante le fredde giornate invernali,  con il sole da noi  e la nebbia in pianura. Parte di quest’ultima (io la definisco “umidume”) sale su per le valli nel pomeriggio, apparendo a noi come umida foschia  mentre, se fotografata  dall’alto,  sembra invece nebbia. by Riccardo Stefani)

Gli scatti di Federico

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E si insiste...

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L'ecostazione è aperta il mercoledì e il sabato, ma pare che qualcuno non lo sappia...  Siamo davanti ancora una volta a un fatto di inciviltà e nessun rispetto per l'ambiente che ci circonda?  Questa vergogna l'ho fotografata in Val d'Assa, poco lontano dalle "7 nogàre".  Lucia (mi verrebbe da dire che Lucia sia la predestinata testimone di questi... quadretti...)   :-))) Tento di spezzare una lancia: Non è che stavolta dobbiamo dare la colpa al forte vento???

Un delizioso dolce dai sapori di montagna

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INGREDIENTI Per la base: 300 gr. di farina - 120 gr. di burro - 150 gr. di zucchero - 1 uovo + 1 tuorlo Per la farcia: 300 gr. di ricotta - 50 gr. di zucchero - 3 cucchiai di liquore - miele - marmellata di mirtilli   Unire lo zucchero alla farina, Aggiungere le uova ed il burro freddi. Lavorare il meno possibile e lasciare riposare l’impasto in frigo per almeno mezz’ora. Stendere la pasta e rivestire una teglia a strappo ricoperta di carta forno bagnata e strizzata creando anche un bordo di circa un centimetro. Infornare a 180° per 10 minuti, ed utilizzare i rebbi della forchetta per bucare la pasta se tende a gonfiarsi. Togliere dal forno e ricoprire la base con uno strato di marmellata. Unire il miele, la ricotta ed il liquore e stendere sulla marmellata il composto ottenuto. Informare a 180° per circa 45 minuti. A fine cottura quando la ricotta comincia ad imbiondire ricoprire con altra marmellata ed infornare 5 minuti. Lasciar raffreddare e riporre...

Erasmus: riduce la disoccupazione 23%, e fa trovare anche l'amore

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BRUXELLES - Erasmus funziona. Chi studia o si forma all'estero ha maggiori speranze di trovare lavoro. Cinque anni dopo la laurea, il tasso di disoccupazione degli studenti Erasmus è inferiore del 23%, ma non solo: aiuta a trovare non solo una buona occupazione, ma anche l'amore della vita.  Si stima che sin dall'esordio di questo fortunato programma, era il 1987, sono nati circa un milione di bambini da coppie 'erasmiane'. E' quanto emerge da uno studio a cura della Commissione europea, il primo così corposo, sulla cosiddetta 'Erasmus generation', descritta già nel 2002 dalla gustosa commedia franco-spagnola 'L'appartamento spagnolo', ma che ormai è diventata grande e si è fatta strada: esempio per tutti, il ministro Federica Mogherini, designata Lady Pesc, che scrisse la sua tesi di laurea sul rapporto tra religione e politica nell'Islam durante il suo Erasmus a Aix-en-Provence.  Insomma, un successo, minacciato t...

Il Parroco don Antonio Fontana - “grande edile"

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Correva l'anno 1895... Il 28 novembre Carlo Righele vede arrivare dalla strada nuova di Pedescala un viandante, alquanto robusto di corporatura, vestito da prete e con un fagotto sulle spalle. "Bongiorno", el ghe dise lo sconosciuto... Dime bon omo... "Quel paese che se vede là... xelo San Piero?" Sì sì, el ghe risponde Carlo, guardandolo con aria inquisitoria. Ma lu chi xelo? "Mi a son el novo prete". Oh el me scusa salo, el me daga a mì el fagòto ca lo compàgno fin in paese, ma xe mejo ca lo avérte prima, el sarà obbligà a dormire in te la casa del capelàn parchè la canonica xe tuta na rovina! Fu così che arrivò in incognito, seppur atteso, il miglior parroco ed il più longevo che la parrocchia di Sanpietro abbia mai avuto. Colui che, con le sue opere, uomo normale, ma posseduto da un grande carisma, da un immenso coraggio e da un'inflessibile volontà del fare, con l'aiuto del popolo "unito e...

Raccolta firme contro il calcificio

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Informiamo  che per chi non è stato trovato a casa,  per chi ha chiesto  un po' di tempo per pensarci ecc...  dalle ore 18.00 alle 20.00  presso la casa di Romina e Silvia  a San Pietro in Via Rotzo, 8  c'è il PUNTO DI RACCOLTA FIRME  CONTRO IL CALCIFICIO.  RECAPITO TELEFONICO:  0445 - 74.53.41 -  IN CASO DI IMPEDIMENTO,  CHIAMATE PURE IL SUDDETTO NUMERO  CHE GLI INCARICATI VERRANNO  DIRETTAMENTE A CASA VOSTRA. PASSATE PAROLA - GRAZIE - 

La stazione ferroviaria di Velo

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Questa arriva dal Portogallo - palazzo de la Regaleira -

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