Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2024

Ex Canonica di Forni

Immagine
"417.500 euro per un progetto senza fondamenta: chi paga? Noi!" Ah, povera Italia! Terra di sole, mare e... lavori in ritardo. Questa volta, il palcoscenico è la nostra "Ex Canonica di Forni", teatro di una nuova commedia all'italiana. I lavori per trasformarla in una colonia per ragazzi sono iniziati con tutte le buone intenzioni. Eppure, dopo aver iniziato i lavori e tolto il tetto, ci si è resi conto che... sorpresa! Non ci sono le fondamenta! Sì, avete letto bene: la canonica, costruita agli inizi dell'800, è rimasta lì per oltre due secoli senza uno straccio di fondamenta. Ora, capisco che l'edificio sia antico e che all’epoca fosse normale costruire senza fondamenta profonde, soprattutto nelle case rurali. All'inizio dell'800, infatti, molte strutture rurali venivano semplicemente appoggiate sul terreno, senza fondamenta vere e proprie. Certo, oggi ci si aspetta che ingegneri e architetti conoscano queste differenze storiche, specialmente ...

I viaggi della cicogna

Immagine
In Contra' Lucca é arrivata AMELIA BONATO per la gioia di Mamma Elena Martini e Papá Fabio, della sorellina Anita, nonché dei Nonni!!! Congratulazioni e Auguri a Tutti!

I consigli di Elettra

Immagine
  - Il profumo del bosco - Avete presente quando entrate in una stanza chiusa, piena di persone o quando entrate in una camera dove delle persone hanno passato tutta la notte a finestre chiuse?  Si sente l'aria pesante.  Questa aria è la somma del respiro delle persone. L'aria nel bosco è diversa, apre i polmoni, rilassa, calma, mette serenità.  Quando passeggiamo nel bosco, respiriamo il respiro delle piante. Questa aria non è solo ricca di ossigeno ma è composta di molecole diverse, emesse normalmente dalle piante, che hanno effetti profondi sulla nostra psiche e sul nostro corpo. Passeggiare nel verde non ci si rilassa solo per il paesaggio e per i colori, ma anche per ciò che entra in noi. Assorbiamo le molecole regalateci da esseri viventi antichi, tanto diversi, ma che ci nutrono: le piante . Onore e rispetto a questi esseri silenziosi e maestosi che si colorano in autunno e ci donano casa, calore, abiti, carta, mobili, tetto, e molto altro. Per ritrovare quest...

Il valore

Immagine
C'è la tendenza umana a non riconoscere o sottovalutare il valore delle cose, delle persone e delle situazioni che arricchiscono la nostra vita quotidianamente.  E' importante riflettere su come, troppo spesso, ci concentriamo su altro, sulle mancanze o sugli aspetti che riteniamo negativi della nostra esistenza, trascurando di apprezzare ciò che, in realtà, rende prezioso ogni nostro giorno. Bisognerebbe sempre ricordare che non c’è nulla di scontato. web

Tra le carte della storia

Immagine
 

A caccia di ragnatele

Immagine
In queste mattine di nebbia e rugiada, i ragni stendono grovigli di fili, annodati fra loro, sfidando l'arte del tessitore e la scienza del matematico.   Franca Rocchetti

La vignetta

Immagine
 

La strada del poi

Immagine
Nella nostra vita quotidiana, spesso rimandiamo impegni meno piacevoli o decisioni difficili con la speranza che diventino più gestibili con il passare del tempo.  Tuttavia, questa abitudine può trasformarsi in un ciclo di procrastinazione che ci impedisce la realizzazione dei nostri propositi. La “strada del poi” simboleggia un percorso di rinvii continui, dove le intenzioni di agire vengono costantemente spostate in avanti nel tempo.  Questo percorso può sembrare meno impegnativo nel breve termine, ma ci porta verso una “casa del mai”, ovvero a una situazione in cui le opportunità sono perse e gli obiettivi non vengono mai concretizzati. Dobbiamo riconoscere il valore del tempo presente e sfruttarlo al meglio per evitare di ritrovarsi nella stagnante “casa del mai” . web

I consigli di Elettra

Immagine
- Perché esistono 3 tipi di Lavanda?  Quale scegliere? -   Lavanda spigo, Lavanda vera, Lavandino, sono 3 tipi di Lavanda. Hanno un aroma leggermente diverso, ma si possono usare nello stesso modo scegliendo quella che più ci piace? E se  non è specificato il tipo, fa lo stesso? No. Non è uguale, anche se sono intercambiabili se non c'è alternativa. Come lo zucchero. Se si possiedono vari tipi di zucchero,  marrone di canna, bianco e un dolcificante a base di stevia si potranno usare a scelta per dolcificare il caffè, ma il risultato sarà totalmente diverso. Per la Lavanda è uguale. I tre tipi di Lavanda sono diversi perché vivono a latitudine diverse. Sole, aria, terreno diverso, pianta leggermente diversa, crea molecole differenti. La Lavanda spigo vive a livello del mare, fino a 1200 mt. (Lavanda spica) La Lavanda vera (quella classica) vive dagli 800 fino ai 1800 mt. (Lavanda vera o angustifoglia) Il Lavandino è un incrocio tra Lavanda vera e Lavanda spigo. La La...

Storiella

Immagine
  La gomma chiese alla matita: Come stai amica mia? La matita rispose arrabbiata: Non sono tua amica, ti odio. La gomma, sorpresa e triste, replicò: Perché? La matita rispose: Perché cancelli quello che scrivo. E lei rispose: Io cancello solo gli errori. E perché lo fai? Domandò la matita. Sono una gomma e questo è il mio lavoro. Questo non è un lavoro, ribatté la matita. La gomma rispose: Il mio lavoro è utile tanto quanto il tuo. La matita, con tono duro, disse: Ti sbagli e sei arrogante, perché chi scrive è migliore di chi cancella. La gomma replicò: Rimuovere ciò che è sbagliato equivale a scrivere ciò che è giusto. La matita rimase in silenzio per un po', poi, con un velo di tristezza, disse: Ma ti vedo ogni giorno più piccola. La gomma rispose: Perché sacrifico un po' di me ogni volta che cancello un errore. La matita, con voce rauca, disse: Anche io mi sento più corta di prima. La gomma lo consolò dicendo: Non possiamo fare del bene agli altri, se non siamo pronti a sacr...

La vignetta

Immagine
 

Ritrovo classe 1959 per i 65 anni!!!

Immagine
  Si sono ritrovati insieme sabato 26 ottobre 2024, i coscritti di tutta la Valle dell’anno 1959 per festeggiare il traguardo dei 65 anni .  Hanno ricordato i coscritti che non ci sono più con la Santa Messa perché  sono tante le persone che hanno perso durante il cammino della vita:  Massimo, Maurizio, Dino, Joseph, Tiziano, Giuseppina Vittorio, Monica, Renzo, Franca, Carlo e Luigino; per loro un ricordo e una preghiera. Si sono poi recati alla Pizzeria da Cioci's per trascorrere la serata in compagnia.  È stato piacevole ritrovarsi, salutarsi, chiacchierare e trascorrere qualche ora insieme. Alla fine, per ogni partecipante, un piccolo ricordo con notizie particolari riguardanti l’anno 1959.  Si sono ringraziati a vicenda per la piacevole serata e si sono promessi di ritrovarsi insieme ogni anno, perché il tempo passa troppo velocemente… Lucia Marangoni (Dàmari) 28 /10/2024

Dal drone di Flores Munari - Foliage in Val delle Lanze

Immagine
  Per gli Estimatori del "foliage"...

Dal drone di Flores Munari - Forte Lisser

Immagine
 

Le Puche

Immagine
  Questa è una parte del Sentiero delle Puche (in zona Sambugari-Melette di Gallio) percorso e fotografato, qualche giorno fa dal mio amico Mauro Saterini. A parte la grande bellezza che l'autunno regala al bosco in questi giorni, le foto evidenziano una specificità nel panorama della silvicoltura del Veneto e cioè vi mostrano le Puche, vere e proprie magie della natura. Le puche (dall'antico cimbro=faggi), in molti casi sono simili a enormi candelabri. La particolarità della loro forma è dovuta alla pratica della capitozzatura, tecnica ora completamente abbandonata, che consisteva nel taglio del tronco (all'altezza di 2-3 m) per stimolare la pianta all'emissione di nuove fronde e polloni nella parte bassa del faggio. In questo modo, mucche e altri animali potevano nutrirsi più facilmente di foglie. Detto ciò, il sentiero presenta ancora testimonianze tristi della tempesta Vaia, si incontrano spesso tronchi, rami e massi che bloccano il passaggio e si deve ricorrere a ...

Grazie!

Immagine
 

CONAD Cerati

Immagine
 

Antica sagra di San Martin

Immagine
 

La vignetta

Immagine
 

A te schisso come on bao!

Immagine
[Gianni Spagnolo © 24L24] L’attuale impari lotta con le cimici, che hanno ormai capillarmente colonizzato ogni più recondito angolino delle nostre case, mi riporta agli inizi, quelli dei tempi belli, dove schissare el bao rappresentava il primo gradino del nostro imprinting criminale.  Questa era, infatti, un’attività gratificante e alla portata anche del bocéta pì baùco. Il bao non emetteva alcun grido o suono di disappunto per l’operazione, per cui anche la nostra imberbe coscienza ne era sollevata. Inoltre, i bai erano criminalizzati nel mondo rurale per il danno, vero o presunto, che arrecavano all’agricoltura, dunque la loro soppressione, ancorché cruenta, beneficiava dell’incondizionata approvazione sociale. Di bai, allora, ne avevamo anca pai pai, dato che la nostra categoria para-scientifica di “ bao ”, includeva miriadi di creature delle più diverse specie. Che strisciassero, volassero o si arrampicassero, qualsiasi piccolo animaletto era catalogato come “bao”, salvo ragni...

Finalmente un'idea intelligente

Immagine
  “Niente smartphone a scuola”   Gli studenti del Liceo scientifico Statale "Alessandro Volta" di Torino si sono visti costretti a rinunciare al cellulare e a ogni altro dispositivo elettronico durante le ore di lezione.  D’ora in poi i ragazzi e le ragazze del biennio saranno tenuti a consegnarli ai docenti che li custodiranno in appositi armadietti chiusi a chiave, come quello in foto. E se qualcuno si rifiuta di accettare la regola, si beccherà una nota o un servizio pomeridiano di volontariato in caso di un secondo rifiuto. L’obiettivo?  Evitare distrazioni durante le attività didattiche, ma non solo: senza smartphone, i giovani sono incoraggiati a coltivare i rapporti umani, senza alienarsi in momenti come la ricreazione.  GreenMe  (Foto: Marika Bononi)

Paesaggi bucolici

Immagine
venerdì a Pedescala. Foto rubate a Lucia Sono un po' sporcaccione😌 però si ammirano sempre volentieri😊  

La vignetta

Immagine
 

La solitudine

Immagine
  La solitudine non è la mancanza di persone con cui parlare, mangiare,  passeggiare o fare l’amore. Quella si chiama carenza. La solitudine non è ciò che sentiamo per l’assenza di coloro che amiamo,  e che non torneranno. Quella si chiama malinconia. La solitudine non è il ritiro volontario che le persone, a volte, impongono a se stesse nel tentativo di ricostruire i propri pensieri. Quello si chiama equilibrio. La solitudine non è il claustro involontario che il destino ci infligge affinché possiamo riappropriarci della nostra vita. Quello si chiama principio di natura. La solitudine non è il vuoto intorno a noi. Quella si chiama circostanza. La solitudine è molto più di questo. La solitudine è ciò che arriva quando smarriamo noi stessi  e girovaghiamo invano alla ricerca di quella che una volta…  è stata la nostra Anima…  Fatima Irene Pinto   da Ecos da Alma

Tristi realtà...

Immagine
  - Ciao mamma, sono arrivata un po' tardi, ma  volevo passare per un saluto. - Io sono sempre contenta di vederti, sto  aspettando tuo fratello, non è rientrato ancora da  scuola, ma appena arriva vedrai! - Non ti conviene aspettarlo mamma, si sarà  trattenuto con i suoi amici.   Che lavoro a maglia  stai facendo? - Questo? È un maglione per mia figlia, le piace  l'arancione, la sto aspettando, anche lei non è  ancora arrivata. In silenzio la osservo mentre fa qualche punto e  poco dopo con un espressione dubbiosa lo disfa,  sono passati dieci minuti e non ha più detto  niente e nemmeno io. Ogni tanto alza la testa,  dirige lo sguardo in fondo al vialetto e con un  movimento del capo contrariato seguito da un  sospiro continua "il maglioncino". Sembra quello  per una bambola, forse mi immagina ancora  piccola nella sua testa. Mi alzo e le do un bacio,  ritrovo i suoi occhi sorridenti dentro ai mie...

L'asino di Buridano

Immagine
  Questo è un pensiero su cui riflettere... e non è uno scherzo. Immagina questo: un asino affamato e assetato si trova di fronte al dilemma più assurdo della sua vita. Alla sua sinistra, un mucchio di fieno dorato e invitante. Alla sua destra, un secchio colmo di acqua fresca. Il povero animale è esattamente a metà strada tra i due, incapace di decidere di cosa ha più bisogno. Il suo stomaco brontola, la sua gola è secca, e la sua mente... beh, la sua mente è completamente bloccata. Questa scena, apparentemente comica, nasconde una profonda riflessione filosofica che ha affascinato i pensatori per secoli. La questione, nota come il "paradosso dell’asino di Buridano" , non riguarda semplicemente un animale indeciso: è un simbolo di come un'eccessiva razionalità possa condurci all'inazione totale. Ecco il punto cruciale: l'asino, nel tentativo di prendere la decisione "perfetta", finisce per non prenderne nessuna. La sua logica impeccabile diventa la sua ...

Mostra Mercato a Posina

Immagine
 

Festa di San Prosdocimo

Immagine
 

La frase

Immagine
 

La coerenza

Immagine
L’autenticità e la coerenza personale come base per creare relazioni sincere e stabili.  Essere fedeli a se stessi significa vivere in accordo con i propri valori, principi e desideri più profondi, senza cedere continuamente alle pressioni esterne o adattarsi a convenzioni che contraddicono la propria natura. Questa coerenza è importante perché consente di costruire relazioni fondate sulla sincerità e la trasparenza.  Inoltre, la fedeltà a se stessi spesso richiede coraggio, poiché può significare fare scelte difficili o impopolari per rimanere in linea con i propri principi. Tuttavia, queste scelte sono essenziali per sviluppare e mantenere relazioni autentiche nel tempo. web

Sua Maestà "il pollice"

Immagine
Il nostro salto evolutivo è digitale, cioè in un dito: il pollice. Il «pollice opponibile» è infatti una prerogativa quasi solo umana: seppur comune ad altri primati, solo noi lo usiamo per azioni molto complesse. La nostra infatti non è una zampa, ma la mano con cui abbiamo potuto accendere il fuoco, costruire case e arnesi, pizzicare corde o guance, curare ferite... Un filosofo greco del V sec. a.C. diceva che l’uomo pensa perché ha la mano (chi non lo fa «pensa con i piedi»), e aveva ragione, come hanno dimostrato gli studi sulla sorprendente estensione delle zone cerebrali dedicate all’arto. La mano infatti implica la parola. A differenza dei versi degli animali che esprimono emozioni, noi con le parole articoliamo anche istruzioni: la trasmissione di ciò che serve per vivere.  La voce umana non è solo espressione, ma anche e soprattutto istruzione: spiega e racconta. La scuola in fondo nasce dalla mano, per questo gli animali non ci vanno, hanno l’istinto, noi invece dobbiamo ...