Questa è una parte del Sentiero delle Puche (in zona Sambugari-Melette di Gallio) percorso e fotografato, qualche giorno fa dal mio amico Mauro Saterini.
A parte la grande bellezza che l'autunno regala al bosco in questi giorni, le foto evidenziano una specificità nel panorama della silvicoltura del Veneto e cioè vi mostrano le Puche, vere e proprie magie della natura.
Le puche (dall'antico cimbro=faggi), in molti casi sono simili a enormi candelabri.
La particolarità della loro forma è dovuta alla pratica della capitozzatura, tecnica ora completamente abbandonata, che consisteva nel taglio del tronco (all'altezza di 2-3 m) per stimolare la pianta all'emissione di nuove fronde e polloni nella parte bassa del faggio.
In questo modo, mucche e altri animali potevano nutrirsi più facilmente di foglie.
Detto ciò, il sentiero presenta ancora testimonianze tristi della tempesta Vaia, si incontrano spesso tronchi, rami e massi che bloccano il passaggio e si deve ricorrere a deviazioni che potrebbero portarti fuori strada. Il mio amico Mauro consiglia massima attenzione a chi volesse fare questo sentiero.
GRAZIE MAURO!
da Franca Rocchetti
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