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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

Ci mancherete... e non poco...

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Tradissiòn da no trar dò😊Soio alto

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Foto di Michele Toldo  

E con questa significativa foto... salutiamo anche il 2022

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Qualche bilancio di fine anno

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Innanzitutto un GRAZIE a LUCIA, KEKKO, GINO e FLORES che hanno collaborato con il blog. Se altri desiderano aggregarsi sono sempre i benvenuti. Un grazie anche a chi tollera qualche innocuo furtarello di foto o altro che poi condivido😊 Un GRAZIE  anche a tutti i nostri fedeli Lettori che giornalmente ci seguono. Nel 2022 siete pure aumentati e questo non può farci che piacere.  Il podio dei 3 post con maggiori visualizzazioni Qualche "triste" numero: 23 le Persone purtroppo "andate avanti" (10 uomini e 13 donne) 2 i nati: 1 bambina a San Pietro e una a Pedescala 0 matrimoni 2019 = 23 2020 = 26 2021 = 18 2022 = 23 Numeri che intristiscono...😞. Sono 40 anni che vivo stabilmente a San Pietro e la media è quasi sempre stata un meno 15/20 l'anno tenendo conto anche dei nati.  Va da sè che a mio ricordo manchino nel Comune all'incirca 700/800 persone e sono tantissime. La chiesa di San Pietro, bella piena, contiene all'incirca 200 persone. Pensate... sa...

Avvisi funebri (FC)

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  (della pizzeria King kong)

Avvisi funebri (FC)

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Spettacolari immagini delle montagne di Arsiero

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Il Toraro, il monte Campomolon con l'omonimo forte, la forcella Molon, Cima Valbona, il Valico di Valbona, il Rifugio Rumor e il Rifugio Valbona. I colori di un magnifico tramonto a 360 gradi dai quasi 2000 mt. del monte Toraro. Prendetevi 10 minuti del vostro tempo per ammirare lo spettacolo delle nostre montagne viste dal volo di un drone.

MIX: di tutto un po'...

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L'anno vecchio sta cedendo il passo a quello nuovo e tendenzialmente si è soliti fare qualche bilancio...  Penso sia abbastanza canonica per tutti la frase:  " dal primo de l'anno bion ca comìnsie a..." Ripropongo questa lettura, che rileggerla ogni tanto non penso faccia male... Cinque sono le cose che un uomo rimpiange quando sta per morire. Non saranno i viaggi confinati nelle vetrine delle agenzie che rimpiangeremo, e neanche una macchina nuova, una donna o un uomo da sogno o uno stipendio migliore.  La prima sarà non aver vissuto secondo le nostre inclinazioni ma prigionieri delle aspettative degli altri. Cadrà la maschera di pelle con la quale ci siamo resi amabili, o abbiamo creduto di farlo. Ed era la maschera creata dalla moda. La maschera di chi si accontenta di essere amabile. Non amato. Il secondo rimpianto sarà aver lavorato troppo duramente, lasciandoci prendere dalla competizione, dai risultati, dalla rincorsa di qualcosa che non è mai arrivato perché n...

Il principio della rana bollita

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Di tanto in tanto la ripropongo perchè di questi tempi rileggerla fa solo bene...  Anche nell'ultima settimana dell'anno... Il principio della rana bollita   è un principio metaforico raccontato dal filosofo e anarchico statunitense   Noam Chomsky , per descrivere una pessima capacità dell’essere umano (zombie) moderno: ovvero   la capacità di adattarsi a situazioni spiacevoli e deleterie senza reagire , se non quando ormai è troppo tardi.  Viviamo, infatti, in una società nella quale il popolo è letteralmente schiacciato dall’economia, dalla politica, dai media, e   accetta passivamente   il degrado, le vessazioni,   la scomparsa dei valori   e dell’etica che derivano da questo continuo subire, in silenzio, senza mai reagire. Questo principio può essere, tuttavia, calato in realtà diverse tra loro e ad esempio può essere usato per descrivere il comportamento delle  persone inerti , immobili, remissive, rinunciatarie, noncuranti, che si ...

E anca l'ultima boteghèta al 31.12.2022 la sara...

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Era il lontano primo settembre del 1980 quando una giovanissima Marina (aveva solamente 15 anni) iniziò ufficialmente il suo lavoro da "fruttaròla".  Per noi tutti divenne ben presto semplicemente la "Marina fruttaròla". Per la verità aveva iniziato un paio di mesi prima ad approcciarsi al nuovo lavoro. Affiancava la Emma e la Lionella, timorosa, ma attenta ad imparare tutte le malizie per affrontare al meglio, di lì a breve, la nuova avventura.  Sia Emma che Lionella capirono ben presto che la ragazza era ben scaltra ed affidabile e le consegnarono la totale gestione della boteghèta ancora prima della fine del rodaggio concordato. Passavano solamente la sera a ritirare il guadagno della giornata.  Marina confessa che all'inizio era molto emozionata ed insicura, paura di sbagliare soprattutto i conti che a quel tempo erano fatti a mano e per contenere i costi, venivano fatti direttamente sul sacchetto di carta che poi veniva riempito della frutta e verdura acq...

MIX: di tutto un po'...

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Non saranno i diplomi o le lauree a rendervi migliori, non vi regaleranno né l’intelligenza, né la cultura e tantomeno la saggezza.  Conosco persone che ostentano i loro titoli di studio, che “mettono in mostra” ciò che sanno per umiliare il loro prossimo. Persone che hanno una conoscenza sterminata, enciclopedica di nomi, fatti storici, date…, ma non importa quante lauree e quanti altisonanti titoli di studio hanno accumulato: sono poveri di spirito.  Sapete dove si trova il ritratto perfetto di tali uomini? Nei Promessi sposi. Ricordate l’Azzeccagarbugli? L’avvocato da strapazzo al quale Renzo si rivolge in cerca di aiuto?  L’Azzeccagarbugli è il simbolo dell’arroganza della persona che ha studiato. È il saccente per eccellenza, l’uomo che non può fare a meno di ostentare la propria cultura, che per il fatto di sapere determinate cose crede di essere superiore agli altri. Migliore degli altri. Fateci caso: a scuola, nei luoghi di lavoro, nei salotti televisivi… c’è semp...

Valle dell'Astico: Un inverno di oltre 100 anni fa 1916/1917

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Suggestiva istantanea invernale della Valle dell'Astico scattata dal settore difensivo austro-ungarico "Winterstellung" di Tonezza del Cimone denominato "Tiger-Stellung" (caposaldo Tigre). In primo piano l'abitato di Forni con il suo ponte a corde, poco più in alto un altro ponte sospeso sull'Astico con sulla dx Setteca', più a nord la contrada di Forme Cerati, la prateria di Bellasio e San Pietro. A dx foto in alto Cima Paile, a fondovalle l'abitato di Soglio e sullo sfondo troneggiante, il monte Krojer. [Delmo Stenghele]

Stress del periodo natalizio

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I regali. I parenti. Le lucine. Le cene.  Diciamocelo: il peggio sta per passare. Perché sì, le Vacanze di Natale sono potenzialmente un momento piacevole: intanto perché dovrebbero essere appunto vacanze, ossia vacanti, vuote, svuotate da oneri, doveri, lavori e preoccupazioni. Poi perché a Natale si dovrebbe essere tutti più buoni o quantomeno, tra pranzi e cene, più sazi, e quindi meno affamati e pericolosi per il prossimo.  Ma le Vacanze di Natale sono per molti un momento strapieno, traumatico e doloroso: si parla a proposito di Christmas Blues, ossia quel senso di tristezza profonda che colpisce sempre più persone durante il periodo natalizio. Come mai, si dirà, questa malinconia a fronte di cotanta gioia diffusa sulle note degli Wham?  Il fatto è semplice: siamo sempre più costretti a esternare la nostra felicità, a vetrinizzare le nostre giornate, a mostrarci allineati e sorridenti a lavorare nella grande catena di montaggio sociale, e le vacanze sono diventate il...

Una stranezza di nebbia al paesello...in breve scomparsa

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  foto di Michele Toldo

Fiaccolata dell'Amicizia

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E dopo i vol fare el ponte...

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Il 28 dicembre 1908 un terremoto di magnitudo 7.1 colpì le città di Messina e Reggio Calabria. Si registrarono 80 mila vittime e, ad oggi, resta uno degli eventi più tragici del nostro Paese. A cura di Stefano Gandelli-geopop credit: INGV Il 28 dicembre 1908 alle ore 05:20:27 del mattino, una scossa di magnitudo 7.1 fece tremare per circa 40 secondi le città di Messina e Reggio Calabria. È stato il terremoto più potente mai registrato in Italia in epoca strumentale. Quel sisma non solo distrusse buona parte del tessuto urbano delle due città e dei paesi limitrofi, ma fu seguito anche da un maremoto che non fece altro che peggiorare una situazione già tragica. Si stima che in questo triste evento morirono circa 80.000 persone. Ma cosa sappiamo oggi di questo terremoto? E quali furono i danni? Il terremoto, registrato dall'Osservatorio di Messina, durò tra i 30 e i 40 secondi e (secondo le testimonianze dell'epoca) fu caratterizzato da due/tre fasi distinte, di cui l'ult...

L'alberello

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  foto di Francesca Toldo

MIX: di tutto un po'...

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«L'italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino all'ammirazione di chi se ne serve a suo danno. La vittima si lamenta della furbizia che l'ha colpita, ma in cuor suo si ripromette di imparar la lezione per un'altra occasione.» Sapete dove si trova il più perfetto ritratto di tale uomo? Nei Promessi Sposi. Sì, il tanto criticato romanzo di Manzoni, quello che alcuni hanno definito inutile, obsoleto, non più attuale insomma, ci ha invece consegnato un personaggio che è ancora dannatamente attuale. Un personaggio che alla fine vince su tutto e su tutti, che grazie al suo servilismo nei confronti dei potenti di turno riesce sempre a cavarsela: Don Abbondio .  Don Abbondio è l’uomo che gli antichi greci chiamavano idiotes, l’uomo cioè interessato a coltivare il suo piccolo orticello, che ha fatto dell’omertà una virtù, dell’indifferenza alle ingiustizie uno stile di vita. Non che egli sia necessariamente malvagio o corrotto, magari ha anche pena delle soffer...

Natale

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  Un lieto Natale  e serene Festività  a tutti Voi  e alle vostre Famiglie È Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. È Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l'altro. È Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società. È Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale. È Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. (Madre Teresa di Calcutta)

Natale è...

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  Che ne è del Natale, dopo il disincanto di un anno  di barbarie infinita e di dolori, dispiegati davanti ai nostri occhi,  giorno dopo giorno senza soluzione di continuità. E' davvero giunto il momento della rinascita? Corriamo il rischio che l'assuefazione al dolore porti all'indifferenza, che non è un sentimento positivo. E invece abbiamo bisogno di far rifiorire  questa nostra umanità ammaccata, sconsiderata, sorda.  Di credere in un altro mondo possibile,  senza soccombere alla rassegnazione, perché è possibile,  se si va alla ostinata ricerca,  tra le pieghe della vita quotidiana, di una realtà  che costruisca ponti, incontri, dignità. Per questo siamo un valore nel mondo. Abbiamo bisogno di ritrovarci nelle semplici ed appaganti  azioni e scoperte quotidiane,  nella gentilezza di un gesto gratuito,  nella cura delle nostre relazioni,  alla costante ricerca di una sobrietà  e di una frugalità nel nostro modo di...