domenica 8 maggio 2022

Chi prende il caffè con me?

 






Pirano e Portorose in Istria, una semplice, ma gradevolissima gita che consiglio a chi ancora non ha avuto modo di apprezzarli. 
Io per la verità ci sono andata per la prima volta e ne sono rimasta entusiasta, complice anche la giornata scevra da nubi e temperatura gradevolissima.
E anche assaporare una grigliata di pesce (squisitissima) in riva al mare ha contribuito all'aggiunta di una stellina🐟 😊

Ho dovuto cedere pure ai ricatti di Snoopy... farlo partecipare a questa gita parchè el ghe mole da sgnaulàre che Ale nol lo gà tolto drio in Perù...😊 (chissà chel la piante lì...)😊però è stato bravissimo ed ubbidiente, ho dovuto prenderlo in braccio solo per salire in cima al campanile con 146 scalini... (***)
Ovviamente Woodstock e Tobia li ha lasciati a casa a custodire la cuccia e fare le pulizie di primavera...😊








(***) Duomo di San Giorgio

La città è dominata dal Duomo di San Giorgio la più grande di tutte le chiese di Pirano, situato su un’altura da dove lo sguardo abbraccia un panorama che si estende su ben tre stati. La chiesa deve il suo nome al patrono della città, San Giorgio, che avrebbe salvato Pirano durante una tempesta.

Le dimensioni attuali risalgono al XIV secolo; al secolo XVII risale, invece, l’attuale configurazione portata a termine nel corso della ristrutturazione barocca. L’interno della chiesa è abbellito da un organo, da due sculture in rilievo di San Giorgio, dal soffitto riccamente decorato e da quadri da parete della scuola di pittura veneziana.

Campanile di San Giorgio

Il campanile, costruito durante la dominazione veneziana (XVII secolo), è la copia ridotta di quello di San Marco a Venezia. 146 gradini portano in cima alla costruzione dove sono presenti quattro campane. Sulla sommità del campanile, alto 47,2 m, torreggia l’Arcangelo Michele che si muove a seconda del vento, indicando il tempo che farà. Sali in cima e ammira lo splendido panorama che abbraccia la città e i dintorni più lontani.

Museo parrocchiale di San Giorgio

Al pianoterra della sacrestia sono esposti oggetti che fanno parte dell’allestimento e del vasellame della chiesa, mentre nello spazio sotto alla navata centrale sono stati scoperti i resti più antichi di strutture edilizie che risalgono ai tempi dei Romani, all’Antichità classica, all’Alto Medioevo, al periodo romanico e a quello gotico. In quest’area è esposto anche un modello di legno, probabilmente della chiesa gotica di San Giorgio, realizzato prima della minuziosa ristrutturazione barocca della chiesa.



Qualche curiosità dalle quali eventualmente prendere spunto: 
tipo le gambe dei tavoli con quelli delle macchine per cucire Singer... piuttosto che mestoli d'alluminio di un tempo, come portacandele... grattugie appositamente arrugginite come portalampade, lampadari di posate...





e che nessuno si azzardi 
a portarsi via il gel disinfettante...
😊😊😊


La Slovenia, situata proprio dietro le porte di Trieste, è entrata nell’Unione Europea dal 2004, e dal 2007 ha adottato l’euro, abbandonando la vecchia moneta nazionale, il tallero sloveno. Ha raggiunto l’indipendenza nel 1991, dopo una drammatica guerra civile che ha coinvolto l’intera ex Yugoslavia. 

Il suo territorio offre paesaggi variegati, dalle asprezze dell’altopiano carsico alle verdi colline, fino al mare, in un continuo scambio di colori che raggiunge la massima vivacità in estate e in autunno. 

La costa è ricca di piccoli borghi che si affacciano sul mare. 

Il più famoso è Portorose in cui si annovera la presenza del casinò e del bellissimo Grand Hotel situato al centro del paese, ma il paese più pittoresco della costa slovena è Pirano, la cui storia la rende un luogo unico e ricco di fascino.

Dall’830 al 935 Pirano fu sottoposta al governo del Regno d’Italia di Pipino, figlio di Carlo Magno, in seguito divenne possedimento bavarese e successivamente carinziano fino al 1040. I successivi duecento anni furono un susseguirsi di dominazioni, ma fu anche l’inizio dei rapporti commerciali con la Repubblica di Venezia che portò nel 1283 all’annessione di Pirano alla Serenissima, entro i cui confini la città rimase fino al 1797.

Pirano era circondata da possenti mura – i cui resti possono essere visitati ancora oggi – che le permisero di resistere agli attacchi dei pirati. 

Varie pestilenze colpirono la città causandone il declino e riducendone nel 1558 la popolazione di due terzi. 

Nei primi decenni dell’Ottocento, Pirano tornò a prosperare quando fu annessa all’Austria e divenne il secondo porto per gli Asburgo dopo Trieste. Fu proprio  in questo periodo che  nacque la città di Portorose, abitata quasi esclusivamente da italiani che lasciavano il Belpaese per lavorare al cantiere navale cittadino.

Il turismo scoprì Pirano nella seconda metà dell’Ottocento, dopo che Portorose divenne una rinomata destinazione per vacanze, molto cara agli austriaci. Oggi i visitatori principali continuano ad essere italiani e austriaci, e le lingue più diffuse sono lo sloveno e l’italiano.

Pirano accoglie i suoi visitatori con il porticciolo sul quale si affacciano caratteristici palazzi variopinti, ma il suo passato storico si nota subito arrivando in Piazza Tartini, luogo centrale di ritrovo per cittadini e turisti. 

La piazza é dedicata al grande violinista compositore Giuseppe Tartini, nato a Pirano, ma che visse e studiò in Italia. La delimitano numerosi palazzi che riportano ancora gli stemmi della Serenissima. Il Duomo con il suo altissimo campanile sovrasta la città, ma chiese più piccole e caratteristiche si trovano vicine al porto e in centro.

Le terme e il mare sono il simbolo del turismo di Pirano. La costa cittadina è rocciosa, il mare è limpido, non ci sono stabilimenti balneari attrezzati e tutti sono i benvenuti sulle spiagge libere, a patto di conservare pulito l’ambiente. I cani sono ben accetti, gli abitanti li lasciano liberi di scorrazzare e divertirsi.

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Le terme e il mare sono il simbolo del turismo di Pirano. La costa cittadina è rocciosa, il mare è limpido, non ci sono stabilimenti balneari attrezzati e tutti sono i benvenuti sulle spiagge libere, a patto di conservare pulito l’ambiente. I cani sono ben accetti, gli abitanti li lasciano liberi di scorrazzare e divertirsi.

Tobia riflessivo


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