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Visualizzazione dei post da dicembre, 2021

Petardi bio

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Da molte parti giungono ormai pressanti inviti a rinunciare ai botti per festeggiare il Capodanno, quando non espressi divieti. Ciò per evitare le vittime incaute di questa pratica e il disturbo che gli scoppi arrecano agli animali, in primis ai cani. Eppure, complici gli strascichi dei tradizionali strapazzi alimentari delle Feste, non dovrebbe essere troppo difficile orientarsi su soluzioni più naturali, economiche ed ecologiche come il Petardo Bio. Pur non raggiungendo i fragori di quello chimico, il petardo bio è comunque in grado di dare analoghe o anche maggiori soddisfazioni. In ogni caso, esso condivide con il botto artificiale un componente fondamentale: lo zolfo. Agmatina, Mercaptano, Istamina, Cadaverina, Putrescina, Tiratina, Indolo e Scandolo sono le sostanze che compongono e profumano le puzzette. Ma i maggiori responsabili della formazione dei gas intestinali  sono gli alimenti ad alto contenuto di zolfo, come carne rossa, latte o proteine vegetali. Quando nutriamo i...

Le Valli dentro per Posina dal drone di Flores Munari

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  Arsiero e Val Rio Freddo in tutta la loro bellezza nel video di Flores Munari 28/12/2021   Alto Astico ,  Attualità Sta facendo il giro del web lo splendido video di Flores Munari che ritrae Rio Freddo ad Arsiero e alcune contrade. Ancora una volta sono le spettacolari immagini proposte dall’autore e realizzate con un drone, accompagnate da una gentile musica di sottofondo, ad aiutare a percepire il fresco e i profumi della montagna, il pungente freddo che penetra nella vallata e ricopre le contrade. Protagoniste Arsiero, Val Rio Freddo e le sue Contra' Cise, Crosara, Peralto, Martini, Frighi, Polo, Scattolari, Bugni, Valsondrà e Cornolò. Non nuovo all’utilizzo del drone per far conoscere e apprezzare la Valle dell’Astico, Flores Munari nel suo canale propone un’ampia collezione di video che riguardano l’Alto Vicentino. (da: altovicentinonline)

L'acqua e le fontane pubbliche di Arsiero: el Fontanon del Cao de La' con il presepe.

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Nel 1847 il Regno Lombardo Veneto emana un decreto disciplinare per conservare pulite e pure le acque dei "pubblici lavacri" assegnati nelle varie località, tra cui Fontanelle (probabilmente Caodilà), stabilendo che si debba attingere con secchi puliti per gli usi domestici e che possano abbeverarsi solo gli animali sani. Durissime le sanzioni e le pene per chi si lava il corpo sporco, per chi vi immerge animali morti o vivi e per chi vi "resenta" (pulisce) qualsiasi utensile da cucina o qualsiasi altro oggetto. Il più antico presente ad Arsiero ed oggi scomparso era probabilmente quello delle Vignette, con sorgente propria. Come venivano creati i lavatoi? Individuata la sorgente, si ricavava uno scavo, adiacente lo zampillo, il cui fondo veniva parzialmente impermeabilizzato con grosse pietre accostate. Formato il bacino, intorno si collocavano i lavatoi in pietra. Nel 1888 viene realizzato il grande lavatoio coperto del Caodilà, comunemente detto "el Fontanon...

SNOOPY

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Scatole di Natale

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  Il periodo Natalizio, da alcuni decenni, ha assunto una particolarità molto diffusa: lo scambio dei doni. Regali per la famiglia, per le persone care, per gli amici: a Natale tutti trovano qualcosa sotto l’albero! Spesso, nella foga di far regali, ci dimentichiamo delle tante persone che non hanno niente ogni giorno e non sono abituate a ricevere nulla. Chi vive situazioni disagiate, chi è solo e abbandonato, chi non ha dove dormire, né di che sfamarsi… Per tutti, ricevere un qualsiasi gesto di sostegno e amicizia, diventa dono importante che può cambiare la loro giornata.  Per il Natale da poco passato, l’Amministrazione Comunale ha aderito all’iniziativa “Scatole di Natale-Vicenza” che quest’anno, grazie all’aiuto dell’Ordine di Malta, corpo italiano di soccorso di Vicenza, hanno distribuito aiuti alle varie associazioni sparse in provincia. Nel nostro comune, erano state fornite le indicazioni su come preparare le scatole che sono poi state raccolte nei giorni prestabilit...

Le vie del Paese (parte terza)

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Proseguiamo con VIA REGINA MARGHERITA , la Via principale che attraversa il Paese, dalla piazza fino alla Banca. Parallela a questa, che inizia da sotto le scalette del Prete ed esce anch'essa dove c'è la banca, troviamo VIA MARTIRI 1848 (che i postini nuovi confondono spesso con Via Martiri 1945 di Pedescala)... Sinceramente preferivo di gran lunga il nome "Via Fontanelle", che c'era prima, molto più pertinente e simpatico.  A circa metà strada, sotto alle scalette della Tea, troviamo PIAZZETTA ORTIGARA e penso che fino al cinema S. Barbara sia VIA ORTIGARA.   Fra la ex bottega della Emma e la casa della Tea c'é una stradina che porta in ferrata: VIA GIARE.

Piero Angela dixit:

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Sento che il conto alla rovescia va avanti, ma bisogna solo accettare quello che è la vita. Abbiamo una possibilità su miliardi di nascere, e dobbiamo esser felici di aver vissuto, siamo stati fortunatissimi. E quindi va anche accettato che, ad un certo punto, il biglietto sia scaduto. Da quando ho compiuto 90 anni mi chiedono che penso della morte.  Penso che la morte sia una grande scocciatura. È una mancanza di vita. Se ci pensiamo, noi moriamo ogni notte quando ci addormentiamo. La sofferenza, soprattutto fisica, ma anche psicologica, è la cosa che può turbare. Ognuno di noi si augura una buona morte. Penso sempre a un detto di Leonardo: così come una buona giornata porta a un buon dormire, così una vita spesa bene porta a un buon morire.” - Piero Angela , che il 22 dicembre ha compiuto 93 anni ❤️

SNOOPY

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Logica dromedaria

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Un carovaniere arabo, morendo, lasciò ai i suoi tre figli i suoi 17 dromedari in eredità, disponendo che la metá di essi fosse data al primo, la terza parte al secondo e la nona al terzo figlio. I figli, incapaci di eseguire le volontà del padre, dopo essersi inutilmente arrovellati su come dividersi i dromedari rispettando la volontà del genitore, si rivolsero infine al Cadì.  Questi venne col proprio dromedario, che unì agli altri 17 che costituivano l'asse ereditario; quindi diede la metà dei 18 dromedari, cioè 9, al primo figlio; un terzo, cioè 6, al secondo; un nono, cioè due, al terzo. Infine, ripreso il proprio dromedario, se ne andò, ringraziato calorosamente dai tre figli, ognuno dei quali aveva ricevuto più di quello che si aspettava, senza dover sopprimere nessun animale per dividerlo. 

Le vie del Paese (parte seconda)

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Proseguiamo con VIA SANTA BARBARA (Arèta), poi usciamo e ci troviamo in VIA CARLO ALBERTO con il  LARGO 7 COMUNI in ARA e poco più avanti a destra  LARGO DUE VASCHE (i lavatoi). Ancora  VIA CARLO ALBERTO fino al Municipio e LARGO SAVOIA. Si prosegue fino al cimitero con VIA XXIV MAGGIO 1915.

SNOOPY

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Scanpoli de serenissima sapiensa

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Ecco una piccola rassegna di proverbi veneti, un modo pratico per tramandare saggezza spicciola. A lavàrghe la testa ai mussi a se perde l’acua e anca el saòn.  Amor de fradei, amor de cortèi.  A magnar massa puìna, tarè che tanto no se camina.  Dala candelora da l'inverno a sémo fora, ma se piove e tira vento in te l'inverno a sén ancora rénto.  Inte l'acua turbia no se se spécia. A tola e in leto no se porta rispeto.  Un scalin ala volta se riva in sima.   Bàtare le nose, tender le tose, spalar la gneve e copar la gente i xe laùri che no serve a gnente.  Bele da dòvene, sbèteghe da vece.  Bej in fasse, bruti intele piasse.  Trar via, a l'è parente del piàndare.  Chi mal capisse, pedo risponde.  Chi che more, el mondo lassa, chi che resta se la spassa.  Chi che nasse musso nol more mia cavalo.  Chi che nasse scarognà a ghe piove sul culo anca da sentà.  Chi che no magna in conpagnia, o l'è un ladro o na spia....

Le vie del Paese (parte prima)

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Ho scoperto che, stranamente, non tutti sanno i nomi di tutte le Vie del nostro Paese. Ecco allora che, con le foto fatte da Kekko, iniziamo a segnalarle: Iniziamo dalla Piazza di San Pietro che forse è anche la più nota: PIAZZA ROMA. A seguire ARCO DELLE CAMPANE , ovviamente sotto al campanile, BELVEDERE PINCIO nel retro della Chiesa e ARCO DEI CIMBRI giù per "i slìsseghi"

La misura della Bellezza.

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Si può misurare la bellezza, l’armonia? Ci hanno provato in tanti a trovare una regola fissa che servisse a creare e misurare la bellezza, anche se quest’ultima è normalmente intesa come valutazione molto soggettiva, i cui canoni sono perciò parecchio relativi. È detta Sezione Aurea, o Rapporto Aureo, o Regola Aurea, o Numero Aureo… tanti nomi per una sola, magnifica costante matematica che, da secoli, cerca di dare una logica all’armonia. È insita nella Natura e l’uomo crede d'averla scoperta; vediamo un po’ che cos’è e qualche esempio di applicazione. Cominciamo con la sua spiegazione matematica, semplificandola al massimo, giusto per dare l’idea. Prendiamo dunque un segmento (L) e lo dividiamo in due parti diseguali; ma non a caso, bensì facendo in modo che il tratto più corto (b) abbia un rapporto con quello più lungo (a) uguale al rapporto che (a) ha con l’intero segmento (L), ossia: [b:a=a:L] . La Sezione Aurea è perciò una costante rappresentata da un numero irrazionale con ...