Una sera scrivendo sul computer,
ho fermato lo sguardo sulle mie mani...
le ho osservate, quasi non le
conoscessi,
eppure erano le mie mani!
Ho visto il tempo che è passato…
Ho pensato a quanto hanno maneggiato,
accarezzato, coccolato, lavorato,
quante volte hanno stretto altre mani,
quante volte hanno cercato altre mani,
per avere sostegno e incoraggiamento,
sicurezza...
Hanno stretto quelle di chi mi ha
insegnato a camminare,
preso per mano compagni di scuola,
sfogliato libri,
scritto temi, colorato disegni, giocato
a palla , a corda, a scalon...
e quanto altro ancora, ogni giorno…
E avanti, nei giorni della vita, sempre
con le mani in movimento,
cercando di non stare mai con le mani
in mano, mai…
Ho appoggiato la mia mano per ricevere
la fede,
promessa di tenerci per mano, ho
accarezzato i miei figli,
li ho aiutati mentre muovevano i loro
primi passi
e sempre, ogni giorno, se posso do una
mano.
E poi scrivono le mie mani, con l’aiuto
della mente e del cuore,
ricamano su bianchi fogli, parole per
mille occasioni...
Quanto toccano, sfiorano, accarezzano,
sostengono, tirano,
aiutano ancora le mie mani!
Nonostante la pelle sia senza più il
vigore della giovinezza,
ecco le mie mani, eccole sempre pronte
a dare, a fare, a scrivere,
a stringere, a riscaldare chi le
appoggia alle mie…
Se vuoi stringere la mia mano, fallo
sempre, senza paura,
perché è nella tua stretta che
attingerò alla forza
per andare ancora avanti, perché
spesso ci si dimentica
che il contatto fisico è una grande
medicina per il corpo e per lo spirito!
Penso alle Tue Mani Papà…
Lucia
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