Se c’è un avviso che la primavera è vicina, questo è dato
proprio dalla fioritura del salicone, una pianta che comunemente è arbustiva, ma che può diventare anche un piccolo albero.
Lo spuntare
delle tenere gemme dei saliconi, detti anche salici delle capre (Salix caprea),
dei quali erano ricchi particolarmente i Giarùni, dava la sveglia a
tutta la bociarìa del
paese che correva a raccogliere fasci di ramoscelli destinati a portare la
primavera nelle case.
Anche noi allora eravamo come loro: teneri germogli della
nostra terra, speranza di futuro, rigenerazione della vita.
Non ne avevano certo
a male quelle piante, da sempre abituate alle brusche potature, nel donarci
quel segno di rinascita. E quei teneri battuffoli che continuavano a schiudersi
nelle nostre case testimoniavano il continuo rinnovarsi della natura.
"No vién pì la
primavera, ... la se gà desmentegà", canta un'aria triste di Bepi de Marzi.
Chissà se c'è ancora
qualche bambino che vigila sulle porte della Primavera.
Bisogna!
Perché che finché ci
sarà un bambino che vigila ... la Primavera non si dimenticherà di venire.
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