Sono passati
quasi venti giorni da quel terribile giovedì, da quel giorno la vita
ci ha scosso, ci ha fatti fermare, ci ha indotti a lasciare tutto da
parte per focalizzarci su un dolore immenso che ha colpito una
famiglia, togliendo quello che di più prezioso aveva: la giovane
vita di un figlio, un fratello, un nipote. La vita che dà e prende
senza preavviso, la vita che cambia in un attimo, la vita che non è
più la stessa... eppure è la vita che ancora, nonostante tutto,
ogni istante, ci chiama e ci fa vivere. In qualche modo, in maniera
diversa, con un animo differente, si cerca di continuare per chi ha
bisogno di “vivere” e con occhi diversi, con domande, con
richieste, incita ad andare avanti. Sarebbe molto più facile
chiudersi dentro a un “corgnòlo”, rannicchiarsi in un angolo
buio, chiudere gli occhi e allontanare tutto e tutti, estraniarsi da
ogni situazione, essere altrove, addormentarsi e sognare che non è
accaduto nulla... sarebbe più facile. Ma cosa c’è di facile in
questa vita? Ogni giorno prove da superare, problemi da risolvere e
quando si crede di avere un po’ di stabilità, arrivano mazzate,
tavolate, tempeste che tolgono il fiato, fanno sentire tutta la
fragilità umana di cui siamo impregnati. La strada che si ha davanti
è piena di massi da spostare, di tronchi da evitare, di buche da
schivare: è buia e non s'intravede nessuna luce… Con gli occhi
pieni di lacrime non è possibile guardarsi intorno e vedere qualcosa
di bello, di possibile, di buono... Eppure, per fortuna, tanto di
buono c’è intorno a noi, anche se siamo coperti dalle tenebre più
fitte. Un saluto, un messaggio, un segno di amicizia, di
condivisione, una frase scritta su un bigliettino, potrà essere poca
cosa, ma credo che per la famiglia di Samuele siano medicina
preziosa. Anche i cartelloni fatti dagli amici di Samuele per il suo
funerale, sono ancora lì in chiesa ad Arsiero e ogni disegno, ogni
frase, ogni firma, ogni singola parola, parla di amicizia, di
affetto, di ricordo, di amore. In quel pomeriggio dei saluti, tanti
palloncini bianchi sono volati in cielo portati dal vento, quasi a
raggiungerlo, a salutarlo…, ma quello che è stato scritto per lui,
è lì come segno forte di vicinanza e sostegno per chi è rimasto
qui a proseguire il cammino terreno. Samuele è sicuramente nella
luce, è nella pace e sarà un nuovo Angelo per i suoi cari; potrà
manifestarsi in una parola, in una telefonata, in un abbraccio, in un
gesto che ognuno può fare, per essere vicino e condividere un dolore
grande da portare. Facciamoci quindi portatori, messaggeri di
amicizia: il carico per quanto pesante possa essere, se portato
insieme, sembra meno faticoso da sostenere e tenere sulle spalle,
nell’attesa che qualche raggio di luce, filtri tra la cortina di
fumo nero, illumini un po’ la strada e scaldi il cuore.
Lucia
Piccolo angelo😢😢😔
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