sabato 18 agosto 2018

Prima festa Alpina della Comunità di Pedescala
















Tutto è partito dal desiderio del Coro Parrocchiale di cantare una Messa presso la Chiesetta di San Francesco a Campolongo, poi grazie a Don Sergio e alla disponibilità del presidente della Pro Loco, Marino Lorenzini, si è potuto organizzare una domenica a Campolongo, intitolata : 
FESTA ALPINA DELLA COMUNITA’, che si è svolta domenica 12 agosto 2018.
In tanti hanno dato una mano per preparare e organizzare ogni cosa necessaria, perché solo grazie alla collaborazione di molti, tutti hanno potuto godere di una giornata serena. La S. Messa, animata dal coro, è stata celebrata alle 11.00 ed è stata molto partecipata anche da persone giunte lì per caso. Essere a contatto con la natura, con le meraviglie della montagna, fa sentire più forte la grandezza di Dio e viene spontaneo ringraziarlo e lodarlo. Alla fine della celebrazione, con un breve pensiero, sono stati ricordati gli anni, dove molte famiglie di Pedescala hanno potuto tirare avanti, grazie al lavoro delle malghe, ringraziando anche per aver contribuito a tenere viva la montagna e l’amore per le bellezze che ci circondano. Un particolare pensiero e una preghiera a tutti coloro, e sono tanti, che durante l’estate hanno lavorato, gestito e curato le tante malghe del vasto territorio montano. A tre malgari presenti, Pretto Giuseppe, Pretto Silvano e Pretto Francesco, è stata consegnata una targa a ricordo del loro lavoro in malga e della loro dedizione. Un piccolo segno di riconoscimento per un lavoro duro e faticoso che merita di essere ricordato. Sono stati momenti di commozione, dove tanti avevano gli occhi lucidi…Per il pranzo ci siamo trasferiti sotto i gazebi posti all’entrata di Campolongo, dove al mattino presto alcuni volontari avevano tagliato l’erba e dove si è servito il pasto: pasticcio, sopressa, formaggio, sottaceti, da bere a volontà. Poi è stato portato il dolce, grazie alle tante donne che con i dolci fatti in casa hanno dato un tocco di dolcezza e per finire… fette di anguria! Alcuni, nel pomeriggio, hanno fatto una passeggiata visitando il “Buso del Siesòn”, luogo di particolare interesse e bellezza. La buona compagnia, il cibo e l’allegria, hanno contribuito a rendere piacevole la giornata, che speriamo che si ripeta ogni anno con sempre maggior entusiasmo. Trasportare a Campolongo tutto il necessario per una festa con più di ottanta persone è un bell’impegno: ma il fatto che tutto sia andato bene, dimostra che con la buona volontà, tutto è possibile! Un grande grazie a chi ha organizzato, a chi in qualsiasi modo è stato disponibile per aiutare, a chi ha partecipato e a tutti quelli che con la loro presenza hanno reso speciale una domenica tra le nostre amate montagne.
Lucia Marangoni

 
Oggi ci troviamo riuniti in questo luogo tanto caro a tutta la comunità di Pedescala; un posto dove da sempre si viene volentieri e ci si riempie gli occhi e il cuore delle meraviglie che la montagna sa offrirci.
Un luogo che, grazie alla Malga Campolongo e alle altre qui intorno, in passato ha dato sostentamento a tante famiglie a Pedescala, dove nei mesi estivi si lavorava duramente, con semplici mezzi ma con tanta volontà e impegno. Il compito di chi gestiva la malga era impegnativo, a cominciare dal “cordare” le vacche da latte, sapendo a quante la malga poteva dare da mangiare per tutta la stagione, avere un buon casaro, un scottòn, i vaccari, disporre quindi di aiutanti sempre pronti e responsabili perché tutto andasse nel migliore dei modi: ogni capo di bestiame veniva curato come fosse il proprio e se ne conoscevano qualità e difetti. La vita era scandita dai soliti ritmi, ogni giorno gli stessi gesti tramandati da secoli, pieni di sapienza e di affidamento, come la croce tracciata sulla cagliata perché il formaggio venisse bene: un gesto che ancora oggi viene ripetuto. Unico diversivo qualche partita a carte la sera, al lume del canfin o quando qualche paesano veniva in visita. Profumi e sapori che chi ha vissuto la malga, conserva nella mente e nel cuore perché sono parte di un tempo passato che non esiste più e per questo ancora più prezioso. Stagioni di buona produzione, o periodi dove a causa del secco e la mancanza di acqua nelle pozze, bisognava tornare a casa prima di San Matìo, ed era motivo di preoccupazione per quello che si era perso. Insieme ai Forestali, i malgari erano i custodi del bosco, lo tenevano pulito e si davano da fare perché crescesse bene. Raccontare in poche righe la vita della malga non è possibile: ma oggi qui vogliamo ringraziare chi, tenendo la malga ha contribuito a tenere viva la nostra montagna, ci ha tramandato l’amore per questi luoghi che, anche se ai nostri giorni sono tanto cambiati, portano con sé ricordi indelebili. Per questo il nostro pensiero, accompagnato da una preghiera, va ai malgari che non sono più tra noi; un grande Grazie va ai malgari presenti a cui siamo grati per quello che ci hanno trasmesso amando la montagna e un augurio che sempre ci sia dedizione, interesse e salvaguardia per questi luoghi che racchiudono in sé un valore immenso.


Campolongo, festa alpina della comunità di Pedescala 12 agosto 2018

2 commenti:

  1. un grande grazie agli organizzatori e un arrivederci ai partecipanti.E' stata una giornata indimenticabile

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  2. Bravi... e complimenti.

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