Quando scoprii la piazza di Valpegara erano gli anni 50 e trascorrevo le mie prime vacanze d’estate dai miei nonni Sartori.
Le voci cristalline
di Pierina, Lucia, Rosa, Carolina ecc… sono rimaste impresse nella mia memoria di
bambina, come il suono dell’acqua sgorgante dalla fontana.
Questa sera, Valpegara si ritrova, ride, parla e... si ricorda…
Penso al film di
Giuseppe Tornatore «Stanno tutti bene» e in particolare ad una frase, detta dal capo stazione a Mastroianni: «E
ricordatevi che il vino si fa con l'uva ed è il migliore»
Odette
Voir ces photos font revenir tant de souvenir sur cette place de ce village de mon enfance et de mon adolescence.
RispondiEliminaValpegara merita di vivere anche per un solo giorno all'anno. Stupendo servizio fotografico, piacevole
RispondiEliminae poetico il commento di Odette. Aggiungo un pensiero di Cesare Pavese: "Un paese ci vuole. Un paese vuol dire non essere soli; sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'e' qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti". VIVA VALPEGARA.
Anonimo
E VIVA i miei genitori e sopratutto la mia mamma che ha saputo trasmettermi e farmi amare Valpegara, malgrado il ricordo delle sofferenze della guerra. Penso a mio zio Checo Sartori, fratello di mia mamma, morto in 1983, che ha vissuto tutta la sua vita di emigrato in Francia pensando al ritorno, un giorno, come pensionato del lavoro, nel suo paesino di Valpegara, e forse sarà stato deluso di non ritrovarlo come lo sognava. Purtroppo la vita è fatta cosi : tutte le cose cambiano e non c'è sempre qualcuno che ti aspetta... Forse qualcosa di tuo, più che qualcuno, come dice Cesare Pavese ?
EliminaChiudere la porta di casa, al momento della partenza, è sempre difficile.
"Partir, c'est mourir un peu" dice una poesia francese, ripresa nella canzone dell'addio : "È l'ora dell'addio fratelli, è l'ora di partir, e il canto si fa triste, è partir è un po' morir".
Difficile perchè la casa, che non è più, a questo momento, un elemento materiale, ma quasi una persona della tua famiglia, rimane sola, indifesa e silenziosa, vuota di calore umano. Soffre, ma mi sembra di sentirla dire che aspetta già il nostro ritorno l'anno prossimo...o un po prima, se possiamo ?
Si quando andavi dalla tua Nonna Manilla e Nonno Gino ogni anno per due mesi,tanti Ricordi e ogni anno la Nonna che organizzava la festa di Valpegara al caselo con Cesarino e tanti altri di Valpegara e quelli in vacanza
RispondiEliminaDes bons souvenirs inoubliables
Grazie Gianna per aver ricordato il mio papà. Ricordo con molto piacere la festa che organizzavano a valpegara negli anni 70
RispondiEliminaRicordo che il mio papà la Manila e tanti altri di prodigavano con passione affinche'tutto andasse bene.Sono convinta che adesso ovunque di trovino siamo felici di vedere che il loro paese che hanno sempre portato nel cuore,anche se per una sola serata si ritrovi tutto in.allegria. Ancora un grazie e bravi a tutti gli organizzatori 👏👏👏👏👏👏👏