SCHIO. Il frutto del talento di
quattro studenti: un robot da missione impossibile, capace di
individuare le vittime di un terremoto sotto le macerie grazie a un
sofisticato sistema.
A costruirlo quattro eccellenti ragazzi
dell’Istituto De Pretto di Schio, che dopo avere sbaragliato la
concorrenza nazionale, da oggi rappresentano l’Italia ai mondiali
“RoboCup Jr 2017” - dai 14 ai 19 anni -, che si disputano nel tempio
dell’elettronica a Nagoya in Giappone.
Gabriele Dalla Via di Tonezza del Cimone, Matteo Meneghini e Rares
Florian Covaci di Schio, e Davide Lora di Recoaro, tutti appena
diplomati della VD, hanno staccato il biglietto per l’appuntamento
mondiale e vogliono giocare le loro carte da protagonisti.
Sono il più
efficace biglietto da visita di una scuola capace di interpretare al
meglio i bisogni dell’industria 4.0.
Ad accompagnarli il loro professore
di elettronica, e “capitano” non giocatore della squadra, Roberto
Cortiana, che ha saputo far risaltare al meglio le qualità dei ragazzi.
Per i quattro studenti che partecipano alla categoria “Rescue Maze”,
per robot specializzati in operazioni umanitarie, è una sfida che li
riempie di orgoglio.
Gabriele Dalla Via è un grande appassionato di robotica.
Il suo 100 e
lode è frutto di un percorso contrassegnato da impegno ed applicazione.
Ma anche gli altri compagni d’avventura non scherzano quanto a
risultati. Gabriele e Davide si sono occupati del software del robot
capace di trovare i terremotati in difficoltà, mentre Matteo e Rares
Florian hanno costruito l’hardware.
Il lavoro in team ha esaltato le caratteristiche degli studenti
scledensi che hanno raccolto il plauso alle finali italiane. «Nemmeno il
tempo di respirare dopo la conclusione della maturità - raccontano -
che voliamo per la finale a Nagoya che si svolgerà da mercoledì a lunedì
prossimi». Questo dream-team si è chiamato gli ”sgalmaroni” per
connotare le radici venete. «Il robot che abbiamo realizzato si muove in
zone colpite da terremoti o altre catastrofi. La gara consiste nel
trovare alcune bambole “superstiti” all’interno di un’arena disseminata
di ostacoli».
Gabriele, e non potrebbe essere diversamente, si è iscritto a
ingegneria dell’automazione a Padova, dove potrà consolidare il suo
sapere e vedere realizzate le aspirazioni di progettista robotico.
Vanno ricordati, inoltre, gli altri studenti del De Pretto che hanno
partecipato alle finali nazionali di Foligno. La squadra degli
“Stracaganase” composta da Andrea Maruffa e Davide Roana, della classe
4aC per la categoria “Rescue Maze”; dei “Sambei” con Riccardo Zattra e
Matteo De Facci della classe 3aC per la categoria “Rescue Line”, inoltre
hanno partecipato Gabriele Orlandi, Niccolò Orlandi, Alex El Shorbagi
della 3aC; Christian Maddalena, Francesco Sartori e Alex De Rizzo della
4aD che hanno aiutato le squadre a raggiungere il traguardo.
Adesso l’attenzione è per i quattro ragazzi della VD che cercano, non
sarà semplice vista la concorrenza planetaria, di coronare con una
grande performance la trasferta a Nagoya.
Ma già essere arrivati in
Giappone è un risultato con i fiocchi. Da incorniciare.
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