è il Giglio rosso o di San Giovanni (Lilium bulbíferum) che
fiorisce da giugno, mese in cui si festeggia San Giovanni Battista (24
giugno) fino a luglio e che si trova abbastanza facilmente fino ad una
quota di 2000 metri di altitudine.
Io lo chiamavo “le maghe” al plurale. “Xe fiorìe le maghe”... Chissà perché questo nome.
Poi ho trovato che la notte di San Giovanni Battista, è una festa di origine pagana (Litha) celebrata il 23 giugno, alla vigilia del giorno di venerazione di san Giovanni Battista, quando alla sera è usanza in diversi paesi (Spagna, Portogallo, Norvegia, Svezia, Danimarca...) accendere fuochi.
Io lo chiamavo “le maghe” al plurale. “Xe fiorìe le maghe”... Chissà perché questo nome.
Poi ho trovato che la notte di San Giovanni Battista, è una festa di origine pagana (Litha) celebrata il 23 giugno, alla vigilia del giorno di venerazione di san Giovanni Battista, quando alla sera è usanza in diversi paesi (Spagna, Portogallo, Norvegia, Svezia, Danimarca...) accendere fuochi.
Nella sua versione più propriamente pagana, lo scopo
del rito era quello di dar più "forza" al Sole, che a partire da quel
giorno diveniva sempre più "debole", poiché le giornate si accorciavano
sempre più fino al solstizio d'inverno.
Simbolicamente, il fuoco era una
funzione "purificatrice" nelle persone che lo guardavano. C’era
qualcosa di… magico in quella notte.
Ecco perché, forse, c’è magia
anche nel nome (volgare) che io attribuivo, al giglio rosso, da bambino.
Avete sentito forse, in altri paesi dell’altopiano, chiamarlo così?
Nessun commento:
Posta un commento