mercoledì 7 maggio 2014

Il Mago

( dedicato al mio caro cinema, mai dimenticato)




Arrivò chissà da dove, dalla pianura sicuramente, inaspettato e con grande esuberanza chiese subito in affitto per una serata la sala del cinema del paese. 
Il prete di allora convocò una piccola riunione del gruppo che gestiva la sala, si doveva decidere in che modo organizzare la serata con il mago, la pubblicità dell’evento e l’assistenza tecnica per lo spettacolo. Il personaggio aveva già i manifestini dello spettacolo, bastava aggiungere a penna data e luogo e fu uno spasso distribuirli per le vie del paese. 
Il mago era un tipo asciutto e di poche parole, non amava il clero e durante le prove dello spettacolo ogni tanto sacramentava contro il santo di turno. 
Io ero addetto alle luci e alla sua assistenza per quanto riguardava la sala e potei assistere alla prova dei suoi giochini di prestigio; incredibile vedere dell’acqua versata in una scatola di cartone sparire dopo aver girato la scatola. La sera venne in fretta e verso le sette mi incamminai verso il cinema, dovevo accendere il riscaldamento, operazione abbastanza laboriosa: pompare la nafta dal bidone al serbatoio del bruciatore, accendere il preriscaldamento della stessa in modo che prendesse fuoco facilmente, dopo cinque minuti avviare la ventola dell’aria, accendere una torcia, il pulsante rosso e finalmente accostando la fiamma all’uggello si accendeva il tutto: sembrava dovesse partire un razzo, tanto era il rumore prodotto.
Dopo una mezz'oretta, scambio delle paratoie dell’aria, dal prelievo interno alla sala a quello esterno, ogni tanto bisognava tornare per controllare la temperatura interna della caldaia, per me era tutto un grande divertimento. 
Oggi certi riscaldamenti si accendono con il telefonino, ma… questa è un’altra storia. 
Parecchia gente scaldava le poltroncine di legno del teatro e dalla cabina di regia sentivo che ridevano e applaudivano, segno che lo spettacolo valeva il biglietto, ricordo che verso la fine il mago… e non so come potesse saperlo, disse di guardare verso nord uscendo dal cinema. 
Andai subito alla finestra che guarda verso il Cornetto e con stupore vidi il cielo verso Trento illuminarsi a onde di verde e giallo. 


TUTTI videro quella meraviglia, si disse che poteva trattarsi di un’aurora boreale o qualcosa del genere. 
Il mago prese la sua parte di incasso e se ne andò.
Piero Lorenzi

13 commenti:

  1. Che bel racconto Piero e che bel ricordo.

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  2. E' sempre un piacere leggere i tuoi racconti Piero..parlando del cinema, visto che maggio è il mese delle promesse (e anche della Madonna!), sarebbe interessante capire dalle due liste se hanno in agenda la risoluzione dell'annosa questione del cinema: al giorno d'oggi è un pugno nell'occhio, quell'area potrebbe essere recuperata (non dico per forza di costruire, ma almeno sgombrare le macerie!) e sarebber giusto riaprire il sentiero che passa dietro la chiesa..cosa ne pensi?

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    1. ciao Nicolò in post precedente è stato scritto molto a riguardo, a parer mio è mancata e manca tuttora la volontà di sistemare la faccenda, lì c'è un degrado da baraccopoli filippina, non certo una bella cartolina da far vedere, ma come si dice... la speranza è sempre ultima a morire..

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    2. Sì, prima me lo sono riletto..purtroppo poi nei commenti si era divagato, credo che in questo mese sia giusto riportare alla luce il tema per vedere se si può fare qualcosa, o quantomeno provarci!

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    3. neanche dopo raccomandate si è mosso qualcosa per il vecchio cinema!

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  3. Ciao Nicolò, finalmente ti leggo, mi mancano i tuoi racconti, spero di leggerne uno presto. Per quanto riguarda il cinema, sia mio marito che io a Don Piero avevano dato diverse soluzioni ma cadute tutte nel vuoto. Non perchè non erano fattibili ma semplicemente perchè non interessavano

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    1. Al momento gli studi mi tengono molto occupato, magari scriverò qualcosa se a maggio troverò il tempo per salire all'Altar Knotto (stavolta proprio in cima!)..a Cogollo hanno recentemente ristrutturato il centro parrocchiale posto a lato della chiesa, su youtube ci sono due video dei lavori; lì non so se e quali siano stati gli accordi (e le spese) tra amministrazione e curia, ma il risultato è ottimo ed ora l'edificio viene usato da diverse associazioni..da noi al posto del cinema starebbe bene anche un semplice prato con due panchine rivolte verso Casotto per gustarsi il panorama della valle!

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  4. Guardate che è pericolosetto invocare soluzioni per il cinema, almeno a giudicare da quella che hanno trovato per lo strodo dei slisseghi: transennare tutto.
    Quella per il cinema potrebbe anche essere di spostare il cancello davanti a Emo.
    Le soluzioni non devono per forza essere eleganti!
    Naturalmente scherzo (spero); ma è uno schifo.

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  5. Per domani sono programmati i post delle liste e dei programmi.
    Ho fatto una proposta: anziché inveire contro l'uno e l'altro, provare ad essere propositivi con qualche idea. Alla fine, se ce ne saranno, le stamperò e saranno consegnate alla lista vincente. Si può iniziare col cinema Santa Barbara, vera indecenza che si potrebbe ovviare anche solo demolendolo, lasciando prato con delle panchine come suggerisce Nicolò, due giochini per i bimbi, due piante da pochi soldi che crescano in fretta per l'ombra. Le mamme avrebbero anche l'opportunità di monitorare i bimbi che d'estate potrebbero giocare alle fontanelle dei Checa, posto credo che meriterebbe molta più attenzione, basterebbe tenere pulito e falciato, ma NON SOLO per il ritorno dal bosco. Chiedo: ma sto patto di stabilità è determinante proprio su tutto?

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  6. Se non sbaglio il cinema è proprietà della parrocchia quindi dovrebbe essere materia più del consiglio pastorale che di quello comunale. Dato che comunque sempre di cittadinanza si tratta, credo che questo non ostacoli le possibilità di sistemazione di tutta l'area, magari facendo uno scambio alla pari: il comune cede l'ex casa del cappellano alla parrocchia (quella sopra l'Arco dei Cimbri, alias Slisseghi) e questa cede il ricreatorio, permettendo il riordino di tuta l'area e la messa in sicurezza del Parco delle Rimembranze (chi se lo ricorda più?). La ristrettezza dei luoghi credo non permetta la fruibilità di quel complesso ai fini originari di incontro della popolazione (mancano i parcheggi e l'accesso è difficoltoso per i mezzi) ma sicuramente un bel parchetto in centro paese con bel panorama sulla valle certamente si potrebbe certo fare, e pure penso con modesti investimenti. Il patto di stabilità mi sa che è come il mal di testa delle donne.

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  7. Hai ragione Gianni nel paragonare il patto di stabilità al mal di testa della donne, ottimo paravento. Hai mai visto però il grande parcheggio del cimitero vecchio sempre semivuoto? Dici pochi posti? Sono 20. Allora facciamo almeno un piccolo posticino da chiacchiere. Hai mai notato che in centro paese non c'è?

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  8. Caro MAGO fammi saltar fuori dal cilindro AGOS che son 12 gg che non batte un colpo! E mì a stragno...

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  9. Quanti ricordi d'infanzia e di gioventu' suscita in noi ,di una certa età, solo il sentire nominare
    la parola" ricreatorio': gli spettacoli innocenti dei bambini dell'Asilo,qualche bel spettacolo
    teatrale,le riunioni di tutte specie ,....ed infine,prima forma di progresso "il cinema".
    Oh!! il cinema : vecchi western americani, Charlot ,Ridolini..ed i primi cartoni animati.....
    E le corse ad Arsiero per recuperare la pellicola, comperare i bomboni e le caramelle
    per venderli durante l'intervallo.......

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