lunedì 30 settembre 2013

Le cascate di Valpegara: oggi e ieri...


             





Questo materiale “storico” farà drizzare le antenne a Sponcio!
Ora, andando a vedere il posto, ci si meraviglia che lassù le donne di Valpegara andassero a lavare i panni… e vivere lassù il filò diurno e tutto femminile delle lavandàre, al lavatoio naturale di una contra’ povera, ma ricca di vita.
Asilo, faccende domestiche, comarò, le ragazzette coi fratellini mentre mamma lava, ed i più grandicelli allenano i piedi nudi alla pesca dei marsùni che faranno, da grandi, giù nell’Astico.

Toni “lorda” passando, col carico di erba per i conigli, si ferma a sorridere “sotto i baffi” al fotografo, approvando l’opera delle giovani paesane e mostrandoci che allora ognuno faceva la propria parte.
Alago

Sponcio, l'Istrione


Sponcio è un "PERSONAGGIO" che, o si ama o si odia, sicuramente non passa inosservato... Un Follower addirittura si diverte ad elaborarne la foto, aggiugendo capelli, barba, baffi ed arruffamenti vari, nonchè occhi rossi e mi prega di pubblicarla, motivando questo "repentino cambiamento" alla reazione avuta nel captare che sta cadendo nel sacco...

domenica 29 settembre 2013

Sponcio


Non so voi, ma io, 
l'enigmatico SPONCIO,
nella mia immaginazione,
 me lo raffiguro così!

Un'istrione!


Caro Signor Sponcio, è vero, 
siamo in cambio di stagione 
e gli effetti sulla psiche... 
si notano, ma... 
quanti TAVOR assume al giorno? 
Solo quello per dormire la sera? 
Beh, si faccia prescrivere 
dal medico 
anche un EN da 0,50 mg 
da prendere 
prima di consultare il Blog!
 











Tutta a lei dedicata... 
ma mi raccomando... 
faccia il BRAVO!!!



Ospedale di Camporosà

Sì, difficile a credersi,
ma in Camporosà c'era la Chiesa, il cimitero e pure l'ospedale!
Periodo della Grande Guerra

(by Mario crosàto)

5 - La voce del Pastore del 1936

5



Classe 1904

1904 -
vanti Lino...
lente e... daghe ojo ai neuroni...
quisti zé compitini par casa par ti...

sabato 28 settembre 2013

Ricordando Ersilia...


I Familiari di Ersilia han desiderato ricordarla, 
come lei avrebbe voluto, 
con una cenetta presso l'Ersipoint sù al Maso Stefani. 
Ecco allora riunirsi le amiche e gli amici di sempre,
 i coscritti del 1954, le lavandare...
Speciale la "polenta e spezzatino" e i dolci di Gilda e Vittoria.
Han chiuso la serata persino i fuochi d'artificio!
Un sentito grazie a Tiziano, Martina, Giacomo e Lucia.








Patrizia - Antonella - Francesca - Gilda



Gina, Marco, Gino










Gino, Verena, Rosanna





Clara, Paola, Vittoria e Tiziano








la figlia Lucia col fidanzato





il marito Tiziano con la figlia Martina





Antonella, Francesca, Gilda





Patrizia e Antonella











e qui... un certo enigma sulla pila di Gino...








arriva Giacomo, il figlio,
 che era felice per aver brillantemente superato 
un esame al conservatorio. 
Notate il sorriso: non è quello di Ersilia?





Verena, Rosanna, Antonio, Clara, Paola





la frutta a km zero





 uhmmm... a no finirìa mai de magnàrghine...








un déo, (butà) de spumante el me gà fato vegnér caldo...





Roberta, Tiziano e Carlotta








Antonio, Clara, Paola e Vittoria








Patrizia, Antonella, Vittoria e Francesca





Gina, fedele "partner" di Ersilia 
nel quadro delle lavandare al Ritorno del Bosco















a chiusura della bella serata, 
non sono mancati i fuochi d'artificio






CIAO ERSY

Ricordi indelebili degli anni '60

Il tempo passa, oramai sono grande e mi viene data la possibilità di uscire alla sera per distrarmi alla moda degli anni sessanta. 
Il ballo è la forma di divertimento più azzardata e poichè l'unica balera di San Piero disponibile è stata spazzata via dall'alluvione, siamo costretti a portarci verso le terre alte in territorio Trentino. 


Ricordo un posticino molto grazioso chiamato "EL PUM", con tavolini in legno e la cameriera che indossava il classico grembiulino bianco con ricami colorati: noi giovani avvolti da una coltre di fumo (prodotta da schifosissime Gitanes e Gauloise) al suono stordito della musica del Jukebox e caricati da un boccale di birra fresca ci buttavamo nella mischia per fare quattro salti in buona compagnia. 

Alcuni ragazzi ballavano molto bene il ROCK (alla maniera francese) e  accompagnati dalle canzoni di JOHNNY HALLYDAY e ELVIS PRESLEY davamo sfogo al massimo delle nostre possibilità fino allo sfinimento. Qualche pausa fuori dal locale per respirare l'aria frizzantina e riprendere fiato così da poter continuare una volta tornati nella bolgia con più vigore di prima, sempre però lucidi, anche perchè la nostra consumazione ci doveva durare per tutta la serata, non erano certo momenti di spreco di denaro e ciò contribuiva a non farci ubriacare. 
Il momento clou era quando partiva la musica delle bellissime  canzoni  di SALVATORE ADAMO, allora non era importante accompagnarsi con i ballerini provetti bensì con colui che tenevi nel cuore, persino le persone sedute ai tavoli stavano in silenzio quasi volessero rispettare quei magici delicati attimi.  Alla fine della serata era d'obbligo una puntatina nella Conca di Folgaria, posto magnifico e molto romantico, le lunghe chiacchierate seduti appoggiati ai piloni degli impianti sciistici portavano la nostra fantasia a fare voli pindalici nel tempo, progetti e promesse che poi la vita non ci avrebbe permesso di mantenere, ma comunque tutto era così emozionante!!! 

La luna illuminava con discrezione la zona dei prati sottostante e il buio totale in alto mostrava le stelle in tutto il loro splendore, quasi sembrava di poterle toccare con le mani, ci si accorgeva che si era fatto tardi seguendo il loro lento spostamento nella volta del cielo. 
A questo punto via veloci verso casa, anche durante il percorso l'attraversare i paesi addormentati ci sembrava un'avventura piena di fascino; le creste delle montagne in lontananza davano un senso di protezione come i petali  di un fiore che si schiude solo al nuovo giorno. Arrivati in contrada, ancora qualche chiacchiera sottovoce per salutarci e piano piano il rientro, sempre con le scarpe in mano per non far scricchiolare le scale di legno e correre il pericolo di svegliare i "veci" che russavano alla grande... 
chissà da quante ore.
Floriana Ferrarini

Agostino Lorenzi, Franco Serafini e Giuseppe Spagnolo

Ovvero, dall'alto in basso:
Nino culàta - (Papà di Piero) 
Franco de Mansueto (fratello di Armando e Otto)
e Bepi Cogòlo (Papà di Gianni e Carla)

 Sono immortalati a CHAMBERY (Savoia) 
nell'anno 1948.
Lavoravano nella condotta forzata
Le Carlaix-Avrieux presso Modane.
Erano andati al Consolato Italiano per il passaporto,
e alla prefettura per la visita sanitaria
ed il rinnovo della carte de sejours...
(by Lino)

Montepiano








































Un giretto nella magnifica Comunità di Montepiano, per accordarci su "cose pratiche" per la manifestazione del ritorno dal bosco, lo abbiamo fatto io e Gianni stamattina.
Sarà, come spesso ripeto, che si apprezza sempre quello che non si ha, ma anche Montepiano, dopo 45 anni circa che non ci mettevamo più piede, ci ha regalato delle emozioni.
Innanzitutto lasciatemi elogiare l'impegno e il coraggio di Fanny e la sua famiglia. E' instancabile nel seguire giornalmente "la sua stupenda fattoria" composta dai Lama, che già abbiamo avuto modo di conoscere nel giorno del raccolto, da capre di varie razze, da pecore, da vari animali da cortile e anche dal cagnolino ULLY, (diminutivo di Ulisse) che, seppur zoppicante, povera stella, è di un tenero unico e si fa coccolare da subito senza problemi da tutti quelli che lassù salgono (vedete la foto).
E' perfettamete inutile che vi dica, purtroppo, che oramai anche a Montepiano, sono gli animali a fare da padroni. Se è vero, com'è vero, che sono sempre i numeri che poi alla fine contano... beh... a fronte di 11 persone residenti quasi tutte anziane, se togliamo la famiglia di Fanny... lascio a voi qualsiasi considerazione. Milly, la mamma di Fanny, che la sta momentaneamente sostituendo per la conduzione degli animali, ci racconta che lì la vita è presente soprattutto d'estate, sia per le case che si riaprono per un po' di villeggiatura, sia per un forte passaggio di "forestieri" che salgono da lì sulle montagne più alte.
Il futuro di Montepiano, personalmente, lo sto vedendo solo nelle mani di Fanny e della sua famiglia. L'ultima loro idea è un B&B, che lo potete vedere in costruzione nell'ultima foto.
Dunque Fanny... avanti sempre... ti auguro che un giorno non lontano, tu possa raccogliere abbondanti soddisfazioni a premio delle scelte coraggiose che hai intrapreso!

Carla

Potenza del nome

[Gianni Spagnolo © 25A20] A ben pensarci, siamo circondati da molte cose che non conosciamo. Per meglio dire, le vediamo, magari anche frequ...