venerdì 2 novembre 2012

Poesie - dedicate a chi non è più tra noi






 “SU DI TE” 
 Su di te, fiori…
Sopra il tuo freddo marmo,
distesa di fiori, arcobaleno di colori.
Immagine di giorni felici, la tua…
Cerco tra i lineamenti del tuo viso,
il suono della tua voce,
ti rivedo, mi riposo nel tuo sorriso.

Su di te fiaccole accese
bagliori tremolanti di fiamme,
pensieri di chi ti ricorda e ti tiene nel cuore…

Angeli e lumi
che rischiarano la notte buia…
la notte  di chi vede, di chi sente,di chi vive;
certamente non la tua….
Per te la notte non esiste più..
Dove sei ora, nulla può toccarti,
nulla: né malattie, né affanni,
né giorno, né notte, nulla…

Tu ora sei al di sopra di tutto,
non esistono le tenebre, ma solo la LUCE.
Su di te, ora
soltanto splendore infinito,
che nessuno potrà mai toglierti.

Su di te, preghiere,
ricordi, lumi.
Su di te,
ora e per sempre …l’immensa luce di Dio.

Così io ti penso, 
voglio pensarti mentre mi guardi, 
mi sorridi e segui i miei passi, 
ciao.      Lucia



NON RESTATE 
DAVANTI ALLA MIA TOMBA



Non restate 
davanti alla mia tomba
    a piangere.  
Io non sono lì.
Io non dormo…

Io sono mille venti che soffiano,
sono il luccichio della neve,
sono la luce del sole,
sono la pioggia d’autunno,
sono i mille colori del creato.

Sono il volo degli uccelli,
sono le stelle che brillano,
sono l’acqua del torrente che scorre.




Nel silenzio del mattino,

nella quiete della sera,
in ogni cosa, se lo volete,
 potete ancora trovarmi.

Non restate 
davanti alla mia tomba
a piangere.  
Io non sono lì.
Io non dormo…
Lucia









In volo”





Ecco, arriva, leggera leggera
ti prende, ti avvolge, ti fa prigioniera…
Apre , spalanca per te nuove porte ..
Ecco, in silenzio arriva la Morte…



Arriva e nulla la può fermare
E tu comprendi che è ora d’andare…
verso quel viaggio che lontano conduce
da dove già vedi quella gran luce…



Eppure  qualcosa ti fa esitare…
Vuoi andare o forse … restare?
Attaccarti con  le ultime forze alla vita,
mente senti che lenta ti scivola dalle dita…



Ma il tuo viaggio è ormai iniziato
ti porta in un mondo solo pensato…
E non sai ancora dove si va…
ormai sei in volo, ti attende l’immensità!



                                                        Lucia





Un minuto, un’ora, un giorno, 
una settimana, un mese, un anno…




Il tempo, strana dimensione, passa inesorabilmente...


passa, ma lascia dentro dolori e ricordi...


Come un orologio senza lancette è il corpo…


sensazioni ed emozioni difficili da spiegare;


solo la convinzione che certe cose

non hanno bisogno di nessun calendario,

di nessuna agenda, arrivano e avvolgono il corpo, 
la mente, il cuore, l’anima…

Tornano suoni e rumori,
tornano grida e pianti,
torna l’incredulità, lo sgomento, la disperazione...
Più di ogni altro giorno si sente un vuoto...
un vuoto che si cerca di colmare 
con ricordi, con frasi, con modi di comportarsi, 
con presenze diverse...
A volte si ritrova un po’ di chi abbiamo perso,
negli sguardi, nella voce, nel modo di fare
di chi ci sta vicino ed è parte che continua a vivere..
Altre volte ci si aggrappa a segni incomprensibili
che arrivano e che ci fanno sentire presenze insperate…

Giorno difficile, gli occhi seguono le lancette dell’orologio
e ad ogni minuto si associa qualcosa…
E così, ogni giorno, si rivivono momenti 
che sono sempre dentro di noi, 
ma che tornano fuori, prepotenti,
con tutta la loro crudeltà,
ci sconvolgono tutto l’essere…
Ma ristorandosi nei ricordi, ci può far sentire
 che meno pesante è il passare delle ore…
Mentre il tempo si trascina via un fiume di lacrime,
la mente prende coscienza del momento
in cui stiamo vivendo e ci dice di viverlo,
sempre e comunque pienamente, tenendoci stretti
i ricordi, le sensazioni, le amarezze
che sono e saranno per sempre,
parte del nostro vivere quotidiano.   
                                                                                  Lucia


IL LIBRO DELLA VITA


Il libro della vita
è un libro supremo
che non si può 
chiudere ed aprire a piacimento...
si vorrebbe ritornare sempre
alla pagina che si ama,
perchè la pagina in cui si muore
è già sotto le nostre dita...

(letta da  Lino 
su una tomba in Francia)  

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